Stanno arrivando i primi freddi e con essi anche i mali stagionali, raffreddori e influenze, per cercare di alleviare questi noiosi inconvenienti una buona idea potrebbe essere quella di usare l’echinacea.
L’echinacea (Echinacea angustifolia) è una pianta di origine americana con il fiore rosso a forma di cuore, ed è stata immessa nel 1887 negli Stati Uniti per curare i casi di infezioni di lieve entità, come raffreddori ed influenze. Nel 1938 una casa farmaceutica tedesca ha iniziato ad analizzare questa pianta e tutti gli studi successivi sono stati effettuati in Germania, dove è approvata ufficialmente come farmaco che stimola il sistema immunitario. È ricca di acidi organici e di composti alifatici insaturi, presenti essenzialmente nelle radici. Contiene anche acidi grassi a catena lunga e polisaccaridi complessi con olio essenziale, che rappresenta lo 0,1-0,2% del peso della pianta secca e infine molti sali minerali. Diversi studi hanno mostrato l’efficacia dell’echinacea nel ridurre il verificarsi delle malattie da raffreddamento delle prime vie respiratorie tipiche della stagione fredda. Per questo viene considerata dotata di azione preventiva. Può anche favorire la cicatrizzazione della piccole ferite della pelle.
L’echinacea agisce difendendoci dalle infezioni stimolando, per primo il sistema immunitario e, poi, attaccando i virus. Quale sia l’esatto dispositivo d’azione della pianta, e quale suo costituente stimoli il sistema immunitario, non è stato del tutto accertato. Molti suoi componenti hanno dimostrato di possedere attività antivirale, inclusi quelli che provocano influenza, herpes e poliomelite. Sembra che l’echinacea stimoli le cellule del midollo osseo e del tessuto linfatico a produrre globuli bianchi più grandi e robusti, inclusi i linfociti T. Sembra inoltre che la formazione dei leucociti venga esplicata sopratutto nei soggetti con infezioni virali, il che porterebbe a pensare che l’echinacea possiede più un’attività antivirale che antibatterica.
L’echinacea ha accertato una promettente attività antitumorale contro la leucemia e alcuni tumori degli animali, tuttavia è presto per parlare di un possibile impiego contro i tumori, anche se non è da escludere per il prossimo futuro.
Le parti usate sono le radici e i fiori. Si può usare la tintura o il decotto per meglio sfruttare il potenziale antisettico oppure come possibile trattamento antiartritico. Per preparare un decotto, portare ad ebollizione 2 cucchiaini di polvere di radici in una tazza d’acqua, quindi lasciare bollire a fuoco lento per 15 minuti. La dose massima è di 3 tazze al giorno.
La FDA (Food And Drug Administration) considera l’echinacea tra le erbe di “sicurezza indefinita“, ma i dati in possesso suggeriscono che l’erba è sicura. L’echinacea dovrebbe essere usata sopratutto sotto controllo medico.