Siamo dentro all’autunno ormai da quasi un mese e, nonostante le piante se ne stiano accorgendo, nell’orto possiamo ancora trovare qualche “tardizia” come pomodori, zucchini, fagioli oltre a raccogliere un discreto numero di verdure del periodo: bietole, cardi, carote, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cicorie, finocchi, porri, rape, sedani ecc.
In questo periodo è anche possibile seminare alcune piante, come fave, piselli, radicchio e spinaci, per la prossima primavera anche se va detto che nelle zone a clima più rigido non merita rischiare solo per ottenere, di fatto, un modesto anticipo della raccolta; si possono anche interrare i bulbi di aglio.
Oltre alla raccolta delle foglie e altro materiale da utilizzare per il compostaggio dovrete pensare anche al riordino (e al ricovero all’asciutto) di tutti i tipi di sostegno (reti, canne, bastoni ecc.) che verranno riutilizzati le stagioni successive.
Il grosso dei lavori però si concentra sulla cura del terreno: non molto faticosi a dir la verità ma comunque importanti, che hanno come obiettivo quello di ripulire la superficie da residui colturali, erbacce e quant’altro la ingombri e sitemare così il terreno per l’inverno.
Potete operare rastrellando (cercando anche un po’ di profondità) la vostra terra, asportando il materiale superfluo e lasciandola il più pulita possibile. A questo punto procuratevi del letame e cospargetelo sul terreno nudo anche in modo grossolano ma comunque uniforme; l’importante è che il letame sia maturo. In assenza del letame potete usare la composta, anche questa bella matura, ovvero prodotta l’anno precedente. Ripetete il tutto anche nei mesi successivi. Lo scopo del procedimento è semplice e consiste nel lento integrarsi del letame nel terreno durante il periodo invernale, grazie all’azione degli agenti atmosferici.
Infine a ottobre si raccolgono i semi: per ottenere esemplari facilmente germinabili il consiglio è quello di sceglierli ben maturi e soprattutto generati dalle piante più sane e con le migliori caratteristiche.