Il kiwi (Actinidia chinensis) proviene dalla Cina, dove era già noto più di 7 secoli fa con il nome di yang-ta, il cui frutto era assai apprezzato alla corte del Gran Khan. Viene importato nel 1900 in Nuova Zelanda, dove venne chiamato kiwi dal nome dell’uccello (un piccolo struzzo peloso) che rappresenta il simbolo di questo paese. Dalla Nuova Zelanda la coltivazione si estese in Inghilterra, in Francia ed infine anche in Italia, dove arrivò intorno al 1970. Il kiwi è una bella pianta rampicante con fiori gialli e con ramificazioni serpeggianti che possono arrivare fino ad una lunghezza di 8-10 metri. L’Italia è il primo paese produttore di kiwi al mondo con una produzione pari al 35% dell’intera produzione mondiale. Il Lazio è la prima regione produttrice di Kiwi con il 35% del prodotto totale, mentre la produzione più considerevole risulta concentrata nella provincia di Latina. Il Kiwi Latina IGP ha il marchio europeo di qualità IGP (indicazione geografica protetta). Il kiwi è il frutto in assoluto più ricco di vitamina C (fondamentale per aumentare le difese immunitarie), contiene inoltre la vitamina E e sali minerali tipo potassio, magnesio, calcio, fosforo, rame e zinco. Il kiwi svolge un’azione dissetante, rinfrescante, diuretica e depurativa. Ha qualità antinfiammatorie ed antiossidanti, è digeribile e contiene pochissime calorie (solo 34 in 100 grammi di prodotto). Il kiwi mantiene soda la pelle, migliora la microcircolazione del sangue ed è un efficace lassativo, specialmente se mangiato al mattino a stomaco vuoto. Favorisce la salute di denti e delle gengive, la cicatrizzazione, e la sintesi del collagene (che rende elastici i tessuti). Contiene inoltre una fibra chiamata pectina (ma in contenuto minore che nella mela e nel pompelmo) che contribuisce ad abbassare il colesterolo nel sangue, a prevenire la stipsi migliorando il transito del cibo nell’intestino ed infine ha un effetto di controllo sulla glicemia. Una recente ricerca condotta in Norvegia dall’equipe del prof. A .K. Duttaroy, pubblicata su Platelets, mostra che il consumo regolare di kiwi fa bene alla prevenzione di malattie cardiovascolari, e che si possono tenere sotto controllo I trigliceridi mangiando due o tre frutti al giorno. Il kiwi va mangiato maturo per assaporare la dolcezza e per usufruire delle sue proprietà. Per fare ciò prendete i kiwi e chiudeteli in un sacchetto di plastica insieme a qualche mela o pera o banana, frutti che producono una sostanza chiamata etilene e lasciateli a temperatura ambiente. Dopo due o tre giorni i kiwi saranno ben maturi e pronti per essere gustati.
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TroppoBarba
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Alessandra