Se siete tra i pochi che hanno creduto alla notizia secondo la quale i ghiacci del Polo Nord sarebbero in netto aumento è l’ora di tornare con i piedi per terra: lo scienziato interessato alla vicenda ha smentito la notizia così come è stata riportata da tutte le agenzie del pianeta, nata da un malinteso durante un’intervista con un blogger. Dal fatto emerge la schizofrenia a cui è soggetta l’informazione globale, visto che un’involontaria inesattezza si è diffusa istantaneamente in tutto il pianeta tramite tv, giornali e internet, ma soprattutto si capisce come notizie prive di fondamento vengano usate nella guerra tra chi nega i cambiamenti climatici e chi pensa che il nostro pianeta sia sull’orlo del baratro.
A favore delle teorie di quest’ultimi però giunge l’ennesimo report, lo “State of World” del Worldwatch Institute, che dipinge un quadro nero alquanto inquietante: dal 1990 al 2007 un aumento del 37% delle emissioni di CO2, verosimili stime sull’innalzamento dei mari non in centimetri ma in metri, la corrente del Golfo a rischio, l’acidificazione degli oceani sono i preoccupanti tasselli di uno scenario da scongiurare ad ogni costo. Sì, ma in che modo? con le case bioclimatiche, con le energie rinnovabili, con l’efficienza energetica, con un nuovo approccio alla questione del clima, e qualsiasi metodo di sensibilizzazione (purché non violento, logicamente) è ben accetto, anche e soprattutto i videogame a sfondo ambientalista.
In questo contesto l’ok al tritarifiuti da installare sotto il lavandino non va certo nella direzione auspicata, anzi: tritando i rifiuti organici (e non solo) e buttandoli nelle fogne si sovraccarica lo stesso sistema fognario, oltre a produrre altro inquinamento. Date retta, i rifiuti organici buttateli nel composter.
Chiudiamo con un po’ di ottimismo, ovvero la notizia della messa al bando da parte dell’Unione Europea di 22 sostanze potenzialmente cancerogene contenute nei pesticidi utilizzati in agricoltura. La decisione toglie di mezzo un po’ di veleni e può dare una spinta positiva allo sviluppo dell’agricoltura biologica come valida alternativa all’agricoltura chimica: può essere un inizio, ripartiamo da qui.
Foto di Roberto Rizzato
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Alessandra