Persa nel flusso di informazioni che ci travolge quotidianamente, la notizia della scoperta da parte dei Royal Botanic Gardens di tre nuove specie di piante era passata di fatto inosservata. Normale, chi presta interesse oggi giorno a cose del genere? Un recente studio su una di queste nuove piante però riporta in primo piano la notizia, perché pare proprio che le qualità dell’Antherichthys protelafebolione abbiano del miracoloso.
Unica specie (almeno per il momento) appartenente al genere (anch’esso nuovo) Antherichthys, la A. protelafebolione è stata scoperta la scorsa estate, insieme a Tahina spectabilis (una palma) e a Plectranthus cataractarum (una lamiacea), durante l’ultima spedizione dei Royal Botanic Gardens in Africa e più precisamente nei territori del Madagascar e negli altopiani del Camerun. Presa subito in considerazione per la particolarità della sua forma è stata sottoposta a vari studi il più importante dei quali è senz’altro quello svolto dai ricercatori della Columbia University. Guidato dalla responsabile della ricerca, Vera Niuss, il gruppo di scienziati ha puntato i propri microscopi su una proteina, denominata protelafebolina, parsa fin dall’inizio capace di azioni particolarmente interessanti. In laboratorio infatti la proteina ha mostrato un comportamento peculiare: una volta entrata in contatto con sostanze grasse si lega con quest’ultime riuscendo a scomporle in elementi più semplici, il tutto con un’efficacia sorprendente. Dalla teoria lo studio è passato velocemente alla pratica e ha testato la proteina su dei topi da laboratorio appositamente ingrassati per lo scopo. Ebbene, nel giro di due settimane la sostanza, applicata sulla pelle delle cavie, ha eliminato il 78% del tessuto adiposo dei roditori senza causare nessun effetto collaterale. Da lì  la ricerca ha subìto una ulteriore accelerata e la sostanza è passata alla fase di test su un gruppo di donne volontarie colpite da gravi forme di cellulite; i primi risultati parlano di effetto miracoloso, con riduzione del 69 % dell’odiata buccia d’arancia nel corso di applicazioni locali durate 20 giorni. Forse è troppo presto per dirlo ma sembra proprio che il problema cellulite abbia i giorni contati…

Ma le incredibili qualità della nuova pianta non si esauriscono qui visto che una ricerca completamente indipendente dalla prima e svolta dalla Tokyo University ha evidenziato una caratteristica del vegetale che farà sicuramente la felicità degli uomini. In modo del tutto casuale infatti il team guidato da Tokoto Katayama ha isolato una sostanza capace di inibire la fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE-5), replicando di fatto il meccanismo che sta alla base del più famoso farmaco contro l’impotenza presente al mondo (il Viagra) ma facendolo in modo del tutto naturale e azzerando i potenziali effetti collaterali del farmaco. Come potete immaginare le conseguenze di tale scoperta non hanno tardato ad arrivare e le maggiori case farmaceutiche mondiali hanno subito drizzato le orecchie (ops, verbo indelicato…) sponsorizzando l’università giapponese per seguire da vicino l’evoluzione della ricerca e mettere subito le mani sul risultato finale.

Insomma, quella della A. protelafebolione, che sembrava una scoperta come le altre, rischia di diventare la Scoperta del secolo tanti sono i risvolti economici e sociali che vi ruotano intorno.
Beh, vedremo come si evolverà la cosa intanto, per finire, vediamo cosa significa il suo nome: Antherichthys è composto da antherós che in greco significa “fiorito” e ichthýs che si traduce “pesce” mentre protelafebolione è formato da prôtos “primo” e Elafebolione, nome di una mensilità dell’antica Grecia che corrisponde – giorno più, giorno meno – al nostro mese di aprile; ricapitolando, il nome della nuova pianta in italiano suona come il “pesce del primo aprile fiorito”…
;)

  • Anonimo

    Ciao, sicuro che non si tratta veramente di un pesce d’aprile?, sinceramente mi pare un po strano come fiore. Assomiglia a parte i colori ad un fiore di passiflora.rnComunque se u00e8 vero u00e8 veramente bello come fiore, come belle sono le sue possibbilitu00e0 di impiego, specialmente il secondo modo. Heheheheheheh

  • Anonimo
  • carolemico

    Ciao, sicuro che non si tratta veramente di un pesce d'aprile?, sinceramente mi pare un po strano come fiore. Assomiglia a parte i colori ad un fiore di passiflora.
    Comunque se è vero è veramente bello come fiore, come belle sono le sue possibbilità di impiego, specialmente il secondo modo. Heheheheheheh

  • carolemico