Oggi vi parlo di una notizia che farà molto piacere agli agricoltori, specialmente a quelli meno giovani: la Tokyo University of Agriculture and Technology sta studiando un esoscheletro che aiuta attivamente gli operatori nei lavori sul campo capace di ridurre lo sforzo fisico del 62%.
L’agricoltura si sa, è un lavoro piuttosto duro anche quando si è giovani: prevede orari spesso massacranti, richiede tutti i giorni un costante impiego di energie, di solito in condizioni climatiche tutt’altro che agevoli e, man mano che gli anni passano, questo sforzo quotidiano risulta per il contadino sempre più faticoso. Questo fatto si fa sentire in modo particolare in un paese come il Giappone che per la longevità dei suoi abitanti deve fare i conti con il conseguente problema dell’innalzamento dell’età dei lavoratori, situazione accentuata proprio in agricoltura, che conta un alto numero di persone non più giovanissime ancora impiegate attivamente: si calcola in due terzi i lavoratori del settore abbiano più di 65 anni, caratteristica che rende quello agricolo un mercato potenzialmente a rischio produttivo.
Per questo motivo il Professore Shigeki Toyama e il suo team della Tokyo University of Agriculture and Technology hanno sviluppato questa sorta di tuta-robot che non sarà potente come quella di Iron Man ma che sembra comunque promettere molto bene.
L’esoscheletro, costruito in metallo e plastica, vanta otto motori elettrici che amplificano la forza delle braccia e delle gambe di chi lo indossa e possiede dei sensori in grado di rilevare i movimenti e rispondere ai comandi attraverso un sistema di riconoscimento vocale. Il gruppo di lavoro ha per il momento sviluppato due modelli: uno più pesante, da 30 chilogrammi e adatto a lavori più duri che prevedano tra le altre cose il sollevamento di grossi carichi, e una versione più leggera (23 kg) adatta a compiti più “leggeri” come per esempio la raccolta dell’uva. Pur essendo un progetto maturo il suo sviluppo non si ferma qui e prevede, entro la fine dell’anno, l’introduzione di speciali occhiali per la “realtà aumentata” sui quali verranno proiettate informazioni utili all’agricoltore come la segnalazione delle uve mature, il battito cardiaco dell’utente, il consumo di calorie, le ore di lavoro, quando è il momento di riposare ecc.
Il complesso progetto va avanti da circa quindici anni e dovrebbe essere commercializzato nel Paese del Sol Levante a partire dal 2012 alla cifra di circa un milione di yen, poco più di 8.000 auro anche se, una volta prodotto in serie, a detta dei ricercatori il suo prezzo dovrebbe dimezzarsi.
Detto che va visto alla prova sul campo (in tutti i sensi…) l’esoscheletro per l’agricoltura sembra davvero un importante ausilio per i lavoratori e di sicuro tornerebbe molto utile anche in Italia visto che il nostro Paese è alle prese con lo stesso problema dell’alta età media in agricoltura.
Vedremo, di una cosa sono certo e cioè che le “cavie” per sperimentare l’esoscheletro non mancheranno: per esempio conosco personalmente moltissime persone disposte a spendere fin da subito anche il doppio di quella cifra pur di assicurarsi un “giocattolo” del genere…