gardenia-jasminoides
Oggi voglio parlarvi di una pianta non facilissima da coltivare, ma quando riuscirete a farla sopravvivere e soprattutto, a farla fiorire, non potrete che amarla ed apprezzarla per le sue foglie lucidissime e per i suoi fiori unici e candidi dal profumo intenso e penetrante. Lo so, vi è già venuta voglia di possederla e allora, mettervi alla prova: coltivate la Gardenia.

La Gardenia è un genere di piante arbustive orginario dell’estremo oriente che annovera moltissime specie anche se gli studiosi non sono concordi sul loro numero: c’è chi sostiene siano 60 e chi addiritttura 25. Tra le varietà più importanti della  Gardenia jasminoides troviamo la grandiflora e la florida, con fiori molto grandi e da cui si ottengono essenze utilizzate in profumeria, la fortuniana con grandi foglie e fiori solitari simili a quelli della camelia e la  G. veitchii particolarmente adatta per fiori recisi.
Ci sono alcune regole fondamentali  per la coltura della Gardenia, comuni alle diverse specie e alle varietà citate, una delle quali  è quella di assicurarle un terreno non calcareo, costituito possibilmente da terriccio di foglie, torba e sabbia (potete comunque utilizzare i terricci in commercio per acidofile). Altro fattore importante è l’umidità che deve esserle garantita soprattutto nel periodo della formazioni dei boccioli e nei mesi più caldi dell’estate, effettuando delle nebulizzazioni quotidiane sulle foglie con acqua demineralizzata a temperatura ambiente; durante la fioritura state però attenti a non bagnare i fiori perchè rischiate di farli ingiallire e deperire rapidamente. La gardenia ama la luce intensa, quindi se coltivata in casa assicuratele una posizione luminosa davanti ad una finestra (evitate però correnti d’aria), altrimenti all’esterno posizionatela in zone d’ombra magari al riparo di alberi, ma non tenetela alla luce diretta del sole.
In estate, soprattutto all’aperto deve essere bagnata frequentemente (possibilmente con acqua demineralizzata), mantenedo il terriccio umido ma non inzuppato; le troppe o le scarse innaffiature  e la mancanza di umidità compromettono la fioritura facendo cadere i boccioli.
La temperatura ideale durante la formazione dei boccioli si deve aggirare intorno ai 16/17°notturni,  mentre a fioritura avvenuta sopporta  temperature intorno ai 24/25°.
La gardenia è spesso soggetta a clorosi, riconoscibile dallo sbiadimento ed ingiallimento delle foglie che devono essere lucidissime e di colore verde scuro; in questo caso somministrate sequestrene di ferro nella dose di un grammo/litro una volta alla settimana per tre settimane di fila ed assicuratevi che il terreno non sia troppo fradicio o la temperatura non sia troppo bassa.
Per una pianta già adulta a fine fioritura accorciate i rami più sviluppati per farle mantenere una forma composta mentre nell’estate potete cimare le punte per favorirne l’infoltimento.
Per la concimazione potete utilizzare il sangue di bue facilmente reperibile in commercio.
In inverno in gran parte della nostra penisola deve essere riparatela al coperto, in una serra fredda, nel vano scale o in una zona fresca della casa, lontano da fonti di calore ed assicurandole più luce possibile; in questa stagione devono essere diradate le innaffiature pur garantendole un giusto grado di umidità, magari ponendo nel sottovaso della ghiaia o della argilla espansa umida.
La gardenia può essere riprodotta per talee prelevate dagli apici della pianta a fine inverno oppure da agosto a settembre utilizzando un composto di terriccio e sabbia in parti uguali. Successivamente le talee vanno fatte radicare ad una temperatura  di 25° per circa tre/quattro settimane, dopodichè  devono essere poste a temeperatura di 18/20°.
Foto di Kate loves Bar Pt