Il cipresso mediterraneo (Cupressus sempervirens L.) è una pianta che cresce spontaneamente in tutta l’area mediterranea. Comunissimo in Italia è caratteristico di molte Regioni come per esempio la Toscana dove fa parte integrante del paesaggio e dove, tra gli altri impieghi nei quali è adoperato questo albero, ci sono anche i suggestivi viali, il più famoso dei quali è ricordato dal Carducci nella sua poesia “Davanti a San Guido“.
Il cipresso ama il sole e una temperatura mite, ma si adatta a vivere anche con inverni rigidi e non è esigente in fatto di clima e terreno. Sembra che il suo nome derivi dal giovane greco Ciparisso, che per sbaglio uccise il cerbiatto amorosamente allevato da lui stesso e che per il dispiacere si suicidò.
Sempre per questo motivo sarebbe il simbolo della morte e trovando spesso impiego nelle vicinanze dei cimiteri. Il cipresso è un grande albero sempreverde alto 15-25 metri, le foglie, sempreverdi, sono piccole, formate da minuscole scaglie sovrapposte, i frutti, o meglio falsi frutti, il cui nome scientifico è galbuli sono piccoli e rotondi di colore bruno, formati da squame legnose che alla fine si separano per lasciar fuoriuscire i semi.
Le parti utilizzate in fitoterapia sono le cosiddette “coccole” (frutti o bacche), mentre le foglie e i giovani rametti sono ricchi di olio essenziale. I costituenti principali sono polifenoli, in particolare flavonoidi e tannini, e un olio essenziale ricco in monoterpeni.Gli estratti secchi e fluidi del cipresso, ricchi in polifenoli, sono indicati nel trattamento di emorroidi e insufficienza venosa periferica. I frutti, ricchi di tannini, che hanno proprietà astringenti, vasocostrittrici e antinfiammatorie, vengono impiegati nel trattamento delle emorroidi e per tonificare la muscolatura della vescica in modo da impedire la perdita involontaria di urina. Diversi studi hanno appurato che il cipresso ha un’azione uguale e talvolta superiore a quella della Amamelide, come vasocostrittore di grande efficacia sul sistema venoso e in particolar modo su quello dei capillari. I galbuli riescono a far diminuire le emorroidi e ad attenuare il dolore, diminuendo la fuoriuscita di sangue fino a farla cessare. Il cipresso ha dato benefici anche come antipiretico, antisettico e disturbi della menopausa.
L’olio essenziale invece è dotato di attività balsamica, sedativa della tosse e antinfiammatoria per l’apparato respiratorio.
Non ci sono controindicazioni se non per l’ipersensibilità accertata verso uno o più componenti. Le interazioni non sono note, come sempre però prima di iniziarne l’assunzione è bene consultarsi col proprio medico di fiducia.