Ennesima perturbazione carica di pioggia a parte, il grosso del freddo è alle spalle e posso affermare con certezza che le mie due piante di Solanum torvum, le piante che (in teoria) dovrebbero consentirmi di provare a fare l’albero delle melanzane, hanno superato sane e salve l’inverno. Lontane dalle più accoglienti temperature delle regioni meridionali hanno trovato qui in Toscana un clima senz’altro più rigido e farle sopravvivere non era affatto scontato. Questo è già un buon risultato ma l’innesto che le renderà la base per la melanzana è ancora molto lontano, ammesso che sia ancora possibile poterlo praticare.
A parte l’indesiderata presenza di qualche afide che sto cercando di eliminare, mi preoccupano un po’ le dimensioni delle piante perché sono ancora piuttosto piccole: una è alta 80 e l’altra 60 cm. Può darsi che da qui in avanti inizino a crescere velocemente ma se non cominciano a darsi da fare con un certo impegno sarà difficile fare non solo l’albero ma anche l’arbusto delle melanzane…
Altra cosa da segnalare è il fatto che entrambe le piante stanno producendo quelli che sembrano a tutti gli effetti dei fiori. La notizia di per sé potrebbe essere anche buona, avendo cioè una produzione di semi e quindi altre piante per il prossimo anno, ma potrebbe significare anche un arresto o un rallentamento della crescita delle piante e allora sì addio all’innesto.
Quello che è certo è che sono al primo tentativo di coltivazione di Solanum torvum, una pianta che ho imparato a conoscere tramite il blog e con la quale sto facendo esperienza diretta grazie alla gentilezza di Francesco che è riuscito a farmele avere lo scorso novembre. Ripeto, è già un buon successo vedere le piante vive e vegete uscire dall’inverno per il resto non rimane che aspettare e osservare il loro comportamento, sperando che si riesca a fare l’innesto della melanzana o, quantomeno, ottenere un po’ di semi per il prossimo anno.