Non so di preciso perché ma la carota era rimasta fuori dalla serie di post intitolati “Cosa coltivare nell’orto” e, forse semplicemente per essermene scordato, ero passato a descrivere la coltivazione del cavolo prima e del cetriolo poi. Del resto non è che abbia niente contro questo ortaggio, anzi! Tagliata per esempio à la julienne e condita con olio e un po’ di limone la carota risulta davvero molto buona, rinfrescante (specie in queste torride giornate estive) nonché ricchissima di Betacarotene, di vitamine B, C, PP, D ed E, e di sali minerali.
Poi nei giorni scorsi ho letto l’articolo di Carlo Petrini intitolato “Quei nove centesimi nelle tasche dei contadini” e, oltre a indignarmi per le condizioni in cui versa la nostra agricoltura (i nove centesimi del titolo si riferiscono proprio al compenso che spetta a un agricoltore per un chilo di carote da lui prodotte quando lo stesso chilo a noi ci viene a costare un euro, ovvero con un vergognoso ricarico del 1100%!!!), mi sono ricordato di questo ortaggio talmente comune nei nostri orti da passare quasi inosservato.
La Daucus carota è una pianta erbacea biennale che appartiene alla famiglia delle Apiaceae (o, se preferite, delle Umbelliferae). Spontanea e diffusa dall’Europa all’Asia e all’Africa del nord è molto apprezzata fin dall’antichità e gli antichi Romani ne facevano largo uso. Può raggiungere il metro di altezza e durante il secondo anno di vita sviluppa un fusto che termina con grandi ombrelle formate da ombrellette a loro volta composte da dei piccoli fiorellini bianchi, con eccezione di quello centrale che è di un vistoso rosso scuro. Il motivo per la quale viene coltivata però è la radice a fittone cilidrica che, a seconda della varietà coltivata, può essere arancione, bianca e gialla (ma anche sul viola) e che può raggiungere anche i 20 cm di lunghezza.
Vediamo sommariamente le sue esigenze colturali.
Ciclo produttivo
Pur essendo una pianta biennale la carota viene coltivata come annuale e rimane nei nostri orti dai 60 ai 200 giorni.
Clima
Per la coltivazione della carota la temperatura ottimale si aggira intorno ai 18° centigradi ma, essendo un ortaggio che ben si adatta alle varie situazioni, cresce bene anche in climi più estremi.
Terreno
Quello ideale per la carota è un terreno leggermente acido, fertile e fresco e, se fate parte del diffusissimo club degli “esteti dell’orto”, molto sciolto perché la presenza di diversi sassi potrebbe favorire la formazione di radici biforcute. In realtà quest’ultimo non è un problema perché le carote sono buone lo stesso mentre un problema è di sicuro un terreno dove l’acqua ristagna, difetto questo mal sopportato dall’ortaggio.
Semina
La carota si semina direttamente a dimora nel lungo periodo che va da gennaio a tutto agosto. Si distribuisce un’abbondante dose di semi lungo file distanti 25 cm tra di loro e a una profondità di un centimetro circa. Quando le foglie avranno ragigunto i 3 o 4 cm di altezza si dovrà effettuare un primo diradamento che andrà perfezionato in seguito ottenendo così anche le prime carotine da consumare; lo scopo finale è comunque quello di lasciare qualche centimetro tra una carota e l’altra. Consigliatissima la semina a scalare.
Concimazione
Per le carote sono sconsigliate le concimazioni a base di letame, si può adoperare un humus maturo in presemina e concimi ternari ricchi di potassio poi.
Acqua
La carota non è particolarmente esigente in fatto di acqua e può essere bagnata moderatamente, l’importante e che le innaffiature siano costanti, pena una produzione di carote più dure e legnose e di piccole dimensioni.
Lavorazioni
Le lavorazioni per questo ortaggio sono ridottissime e si limitano alla scerbatura (per liberarlo dalla sicura concorrenza delle infestanti) e alla sarchiatura, per rompere la crosta superficiale che di sovente si forma in questa coltura. Se le carote emergono troppo dal terreno può essere talvolta necessaria una rincalzatura per evitare che il loro colletto inverdisca.
Raccolta
Di solito si può cominciare a raccogliere dopo circa due mesi dalla semina e, specie se quest’ultima è stata fatta a scalare, la disponibilità di carote si estende in pratica per tutto l’anno.
Malattie
La nemica numero uno della carota e senz’altro la mosca della carota anche se può essere colpita dall’attacco di alcuni tipi di funghi.
Rotazione
Non segue se stessa né altre apiaceae come sedano, finocchio e prezzemolo nonché la cipolla.
Consociazione
Buona consociazione con insalate e spinaci, può essere coltivata con discreto successo assieme ai ravanelli.
Foto di color line