Al genere Bignonia appartengono moltissime piante orignarie dell’Africa, dell’America, dell’Australia e dell’Oriente che di solito regalano un’abbondante fioritura estiva che si protrae fino all’autunno. Ve ne sono diverse specie, ne esistono di sempreverdi, come la B. capensis, la B. capreolata o la B. lindleyana oppure a foglia caduca come la B. radicans o la B. grandiflora.
In generale si tratta di rampicanti di rapido sviluppo, adatti ad arrampicarsi su muri o pergolati con i loro lunghi tralci.
La scelta della vostra bignonia deve essere dettata principalmente dalle caratteristiche della specie e dal clima della regione in cui vivete. Nel Nord Italia è per esempio consigliata la B. grandiflora che resiste anche a -8/10°, nel centro Italia vive bene anche la B. capensis che resiste ai -4/5°o la B. capreolata, mentre i fortunati del sud possono permettersi persino la B. ignea o la B. lindleyana che, essendo rispettivamente origianarie dell’Ameriaca meridionale e dell’Australia, non sopportano assolutamente il freddo. Nel centro-nord Europa vengono però coltivate in ampie serre fredde utilizzando grandi cassoni.
Tutte le Bignonie quando raggiungono la maturazione regalano fioriture abbondanti e durature con fiori ibutiformi o campanulati, generalmente raggruppati alla sommità dei tralci. Visto il grande sviluppo radicale sono adatte alla coltivazione in piena terra, ma si può tentare anche la coltivazione in vaso purché il contenitore sia piuttosto capiente (almeno cm. 50 di profondità) ed utilizzando terriccio ricco di sostanze organiche.
Sempre tutte le Bignonie vogliono un terreno nutriente ed argilloso e va garantita loro la circolazione d’aria fra i tralci. Un altro accorgimento è quello di rimuovere i tralci secchi o deboli per irrobustire la pianta. Prima del periodo di ripresa e quindi a fine inverno, è opportuno effettuare una potatura di circa 30/50 cm.
Il periodo migliore per la messa a dimora è da fine inverno fino a maggio, oppure in autunno.
Si riproducono per talee laterali prelevate ad inizio estate e messe nella sabbia, coperte con una campana in vetro o una bottiglia in plastica tagliata. La radicazione avviene in circa un mese e mezzo.
Una delle Bignonie più comuni e più belle è la B. capreolata, sempreverde, che resiste nelle zone a clima freddo fino a -6/8° e che comincia la fioritura fra maggio e giugno. Ha tralci lunghi fino a 6/7 metri che si arrampicano ai sostegni attraverso radici aeree; i fiori sono rosso arancio con l’interno più chiaro e sfumature gialle.
Bellissima, ma assai più rara, è la B. semperflores Alba con bellissimi fiori bianchi. Questa Bignonia può essere coltivata solo nelle regioni a clima caldo con inverni miti e, nelle condizioni climatiche ideali, fiorisce continuativamente da maggio a novembre.
Foto di Nick Turland
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