La margotta è un metodo di propagazione vegetativa delle piante che sfrutta la capacità delle cellule meristematiche del cambio (tessuto che produce i vasi legnosi e cribrosi) di produrre radici avventizie su parti aeree, se stimolate da un tasso elevato di umidità.
Si presta bene alla produzione di piante con un’età fisiologica già avanzata (si ottengono piante che hanno già qualche anno…), ottenendo individui del tutto simili ai genitori, oppure nel mondo bonsai per “abbassare” una piantina troppo alta o generare un secondo individuo. Consiste nello scortecciare, su rami di diametro fino a 4-5 cm, un anello di corteccia portando alla luce il cambio, da cui si genererà un callo e successivamente le radici. Prestate attenzione ad operare i tagli in maniera netta e, soprattutto, fate un anello di spessore adeguato per evitare che la forza della pianta richiuda la zona scortecciata, costringendovi a operare una nuova margotta. Una volta scortecciato, ricordate di raschiare bene il legno sottostante con la lama per eliminare i residui di cambio. Bisogna dire che le varie specie di piante hanno tempi di radicazione diversi che possono variare da qualche mese a circa un anno; inoltre le latifoglie si prestano meglio alla pratica di questo metodo di riproduzione.
Ma adesso date un occhiata al video….
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Giacomo Castelli
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Stefano
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Vincenzo
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