Ho già parlato del licopene in un post precedente, lodando le sue capacità antitumorali (soprattutto per il cancro alla prostata), ma voglio tornare sull’argomento perché nuovi studi ne hanno dimostrato le funzioni protettive sul cuore e sul sistema cardiocircolatorio in generale. Il licopene è il principale responsabile del colore rosso del pomodoro maturo e di altri frutti e verdure, quali per esempio il cocomero. Ricordo che se il pomodoro viene cotto si sprigiona più licopene dato che il calore lo libera dalla struttura fibrosa; mi raccomando di condirlo sempre con olio di oliva perché in questo modo viene assimilato più facilmente. Recenti studi hanno dimostrato che rispetto ad altri carotenoidi possiede un’altissima capacità antiossidante e antiradicali liberi, soprattutto quella di disattivare l’ossigeno singoletto, e questa sua funzione lo rende una sostanza molto studiata in medicina dai cardiologi. Il dottor Michele Gulizia, presidente dell’associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione (Aiac) e organizzatore del Mediterranean Cardiology Meeting 2009 svoltosi a Taormina, sostiene che studi sul licopene avevano già dimostrato le sue potenzialità antiaterosclerosi fin dagli anni ’90, ma solo oggi ricercatori israeliani e inglesi hanno dimostrato la riduzione statistica di infarti e di ictus.Il licopene riduce l’ ossidazione dei lipidi e dunque la formazione della placca aterosclerotica, responabile di molti problemi a livello dell’apparato cardiovascolare, arrivando dove gli antiossidanti tradizionali, tipo la vitamina C e la vitamina E non arrivano. Inoltre in un lavoro pubblicato il 23 aprile sulla rivista Cardiovascular Drugs Therapy, ricercatori dell’ università del Negev, in Israele, hanno registrato una diminuzione della pressione, da un minimo di 4 a un massimo di 13 millimetri di mercurio, in pazienti ipertesi trattati per sei settimane con estratto di licopene. Ma c’è un problema, perché il licopene produca il suo effetto protettivo sul cuore il pomodoro andrebbe cotto e mangiato in una quantità di circa un chilogrammo o, in alternativa, assunto in un etto di concentrato, e questo mi pare veramente una impresa ardua. La buona notizia è che molte industrie brevettano e stanno per lanciare sul mercato dei nutraceutici (come vengono chiamate le sostanze isolate da un alimento ed utilizzate in forma dosata in pasticche). I primi sembrano essere gli israeliani, produttori di pastiglie a base di licopene estratto da pomodoro e pompelmo rosa mescolati. Comunque per fare chiarezza sul ruolo del licopene nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, nel 2006 è partito Lycocard, progetto finanziato dalla Commissione europea con 5,2 milioni di euro. Sono coinvolti 15 centri di sei Paesi e, per l’Italia, l’università Cattolica di Roma sta curando la parte clinica. La cautela è d’obbligo perché non si hanno ancora studi clinici che confermino come questa attività antiossidante, dimostrata in vitro e dalle analisi del sangue, abbia un corrispettivo clinico nella riduzione di malattie cardiocircolatorie. Da parte mia prendo ormai da diversi anni una pillola di licopene al giorno, che trovo facilmente in farmacia o in erboristeria senza aspettare i nuovi prodotti, con buona pace degli israeliani e del loro business…
Foto di Subterrain_Homesick_Alien
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