Voglio riparlare della calendula (Calendula officinalis L.) della famiglia delle Asteraceae (Compositae) perché nel post precedente non avevo completato il discorso sul suo uso fitoterapeutico. Fino dai tempi antichi le sono state riconosciute diverse proprietà medicinali, come cura per il fegato, contro i dolori mestruali e come antisettico e cicatrizzante. Le parti utilizzate in fitoterapia sono le foglie e i fiori. I costituenti principali sono triterpeni pentaciclici, flavonoidi, polisaccaridi, carotenoidi (betacarotene, licopene, calendulina, luteina e xantofille), fitosteroli, mucillagini e un olio essenziale ricco in terpeni. La pianta è usata soprattutto in molte pomate medicinali, che si trovano anche nelle farmacie ufficiali. Molto utilizzati nella medicina popolare i decotti e gli infusi soprattutto per uso esterno. Per uso esterno al decotto sono attribuite proprietà benefiche per guarire le piccole contusioni, le infiammazioni della pelle, le punture di insetti, i geloni, l’acne, e per ridurre o addirittura eliminare i calli. In caso di ematomi preparare un infuso con 5 g di fiori secchi lasciati per 10 minuti in circa 1 litro d’acqua molto calda, quasi bollente, poi filtrare e fare un impacco più volte al giorno. Per le mani secche e screpolate pestare le foglie e metterle sulla parte lesa avvolgendola con della garza. Pare che contro il prurito delle punture di zanzare basti pestare due foglie e tenerle sulla parte irritata per circa una decina di minuti. In cosmesi per la pelle secca è molto usato il suo olio.
Le nostre nonne per lenire i dolori mestruali mettevano un cucchiaio di fiori secchi in una tazza d’acqua bollente e li lasciavano in infusione per 10 minuti, poi filtravano e bevevano la tisana ancora calda. Se non vi piace amara, potete dolcificarla con del miele. La dose dovrebbe essere due-tre tazze al giorno prima dei pasti principali. Quello appena descritto è come sempre un metodo “fai da te” che va assunto solo sotto il controllo di un esperto qualificato. Come tutte le sostanze infatti anche la calendula può scatenare effetti collaterali: si possono avere reazioni allergiche e gli estratti idroalcolici (tinture ed estratti fluidi) aumentano il tempo di sonno da barbiturici.
Foto di clisenberg