La pesca (Prunus persica), appartenente alla famiglia Rosacee del genere prunus, come l’albicocca e la ciliegia, è un frutto molto succoso dal colore giallo arancione che arriva fino al rosso bruno intenso, a secondo della varietà e delle zone di produzione. Ha un sapore squisito e delicato, ricco di aromi, ma la maturazione deve avvenire completamente sulla pianta. Originaria della Cina dove era considerata simbolo di lunga vita e di immortalità, iniziò a diffondersi nella vicina Asia attraverso le carovane, ma fu Alessandro Magno che la portò nel bacino mediterraneo e in Europa. In Italia arrivò nel primo secolo dopo Cristo e, qui divenne un frutto diffusissimo in tutte le regioni e con diverse varietà, tutte eccellenti e gustosissime. Grazie al sapore dolce, rinfrescante e dissetante della polpa (contiene l’85% di acqua) la pesca è uno dei frutti estivi più consumati, inoltre ha il pregio di avere solo 25 calorie per 100 g, e questo è un bel vantaggio per l’alimentazione estiva che richiede un consumo abbondante di frutta e verdura. Ma le caratteristiche della pesca sono ben altre; ha proprietà nutritive ed energetiche grazie all’elevata presenza di zuccheri (tra i quali soprattutto il fruttosio), è facilmente digeribile, è ricca di fibra solubile (pectina) e contiene Vitamina A, B1, B2, PP e C (quest’ultima vicino alla buccia). La pesca con la polpa gialla è più ricca di vitamina A (beta carotene).Particolarmente ricca di pectina, una fibra solubile che collabora anche alla regolazione dei livelli di glucosio e di colesterolo nel sangue, la pesca contiene zuccheri facilmente assimilabili e molti acidi organici come l’acido tartarico, citrico e malico. Presente il potassio, il magnesio, le vitamine C, B1 e B2 e discrete quantità di betacarotene, che nell’organismo si trasforma in vitamina A, il quale oltre a rendere più acuta la nostra vista, è fondamentale per la produzione di melanina, sostanza che ci fa abbronzare.
La pesca favorisce la digestione, mentre il suo contenuto di fibra solubile (pectina) regola e migliora l’attività intestinale e tiene sotto controllo i processi putrefattivi in atto. Svolge un’azione benefica in tutte le patologie cardiache, grazie all’alto contenuto di potassio, ha un’ottima funzione antistress grazie al magnesio, agisce nei casi di anemia grazie al ferro e previene la formazione delle rughe in quanto mantiene l’umidità nelle cellule della pelle. Per ci vuole dimagrire la pesca, dato che contiene 25 kcal. per 100 gr., è un frutto perfetto e se consumata nella sua stagione, 3-4 pesche al giorno daranno un minor desiderio di altri cibi facilitando la diminuzione di peso ma, immettendo ugualmente nell’organismo il quantitativo necessario di sali minerali, vitamine e altre sostanze. Mi raccomando di non bere mai troppa acqua dopo aver mangiato le pesche perché si potrebbe correre il rischio di fare una grossa indigestione, dato che l’acido cianidrico, contenuto in proporzioni infinitesimali nel frutto, è incompatibile con l’acqua. Consumata fresca, ha proprietà astringenti e quindi è consigliata nella cura di diarree, soprattutto quelle dei bambini, mangiata secca, invece, ha proprietà lassative.
Al momento dell’acquisto, controllate che le pesche siano sode, senza ammaccature o parti mollicce. Se comprate dei frutti acerbi, basterà tenerli a temperatura ambiente per due-tre giorni chiusi in una busta di carta marrone, così da velocizzare la maturazione. Inoltre devo ricordare che la pesca troppo matura non si conserva neppure in frigo, e che i frutti che iniziano a marcire devono essere scartati perché danneggiano anche gli altri.
Foto di halighalie