Il periodo che ci accingiamo ad affrontare non è davvero il massimo per la stragrande maggioranza delle piante da fiore e la cosa si ripercuote non solo sul nostro pollice verde ma anche sul nostro umore. Il progressivo calo della luce e l’inesorabile abbassamento delle temperature costringono buona parte delle piante presenti nei giardini a tirare i remi in barca e ad aspettare periodi migliori, trasmettendo un generale senso di tristezza e di abbandono che non favorisce certo l’allegria e la spensieratezza. Se a questo aggiungiamo l’imminente ritorno all’ora solare, che accorcerà ulteriormente le ore di luce a disposizione, si capisce perché in questi mesi è facile farsi prendere dalla malinconia. Per alleviare questo senso di mestizia, almeno in giardino, in questo periodo è possibile mettere a dimora alcune specie, varietà e ibridi di Viole che sono tra le poche piante capaci, in particolari condizioni, di regalare una ricca e coloratissima fioritura per tutto il periodo invernale.
Quello della Viola è un genere diffuso in buona parte del pianeta e che comprende tra le 400 e le 500 specie. Sono piante erbacee, annuali o perenni, alte fino a 20 cm e munite di foglie semplici e alterne, sviluppate in varie forme; i fiori, di dimensioni variabili, sono composti da 5 petali, talvolta lievemente profumati e presentano una vasta gamma di colori.
Oltre alla Viola odorata (più nota come Viola mammola), le principali specie capaci di regalare una fioritura invernale sono la V. tricolor (conosciutissima col nome di Viola del pensiero o pansé) e la V. cornuta e rispettivi ibridi e varietà. Questa fioritura non è certo automatica, visto che di solito le viole fioriscono a fine inverno/inizio primavera, ma è condizionata da almeno due fattori: il collocamento e un clima mite. Le viole vanno infatti posizionate in pieno sole e possibilmente in un luogo riparato, in zone devo il clima invernale non è particolarmente rigido; certo, in alta montagna al nord è praticamente impossibile vederle fiorire prima della bella stagione, ma in aree dove il termometro scende sotto lo zero solo per alcune ore della giornata le viole regaleranno soddisfazioni sicure; in zone più fredde è comunque possibile aiutarle applicando del tessuto non tessuto durante le ore notturne, accorgimento che in molti casi consente loro di sfoggiare i colorati fiori.
Queste viole, come del resto le altre, non sono particolarmente esigenti in fatto di terreno purché sia fertile e ben drenante, anche se una componente calcarea ne favorisce la crescita. Qualche giorno prima della messa a dimora il terreno va lavorato per una profondità di una trentina di centimetri aggiungendo e interrando preferibilmente del letame di cavallo ben maturo o, come valida alternativa, del buon compost, sempre bello maturo. Per la messa a dimora vera e propria si dovranno scavare delle piccole buche, capaci di accogliere il pane delle piantine, a una ventina di cm le une dalle altre; piazzata la pianta occorrerà, dopo averla adeguatamente pressata con le mani, annaffiarla abbondantemente per favorire un perfetto attecchimento. L’abbinamento di varietà e colori è ovviamente lasciato alla vostra discrezione e al vostro gusto ma visto l’enorme numero di tonalità che le viole mettono a disposizione si può dare libero sfogo alla propria fantasia e creare spettacolarari tappeti di fiori multicolori.
Queste viole si prestano molto bene anche alla coltivazione in vaso. Il substrato da usare dovrà essere composto da un buon terriccio ricco di materia organica e soprattutto ben drenante perché come già accennato queste piante mal sopportano i ristagni di acqua; a tale proposito mischiate il terriccio con qualche manciata di perlite e disponete sul fondo del vaso 4 o 5 cm di argilla espansa. Il vaso va posto a sud e in pieno sole ma, a differenza delle piante in piena terra, sarà più facile ripararlo in caso di emergenza, di fronte cioè a un forte e repentino calo della temperatura.
Per il resto non abbisognano di particolari cure: in assenza di precipitazioni vanno annaffiate anche se moderatamente e senza esagerare, preferendo piccole dosi somministrate con maggiore frequenza. Per favorire il boom della fioritura primaverile alla fine dell’inverno può essere necessario somministrare del fertilizzante, meglio se liquido per evitare il danneggiamento delle loro radici.
Foto di robynejay