Il genere Pinus appartiene alla famiglia delle Pinaceae e comprende circa 120 specie. Di queste in Italia è possibile trovarne diverse, dal pino silvestre, al pino mugo, al pino domestico, al pino d’Aleppo e, sui nostri litorali, il pino marittimo. Oggi parliamo del pino silvestre (Pynus sylvestris L.) che già Ippocrate usava con successo come medicinale, per via della sua capacità di curare le malattie respiratorie. Adesso, infatti, il suo impiego principale avviene in relazione ai disturbi da raffreddamento, in particolare quelli a carico della gola ma anche e soprattutto quelli che interessano i bronchi. Il pino silvestre, spontaneo nelle zone alpine d’Italia, è un albero sempreverde con foglie aghiformi riunite a due a due (raramente in tre o quattro) e con fiori che fioriscono all’inizio estate e possono essere microsporofilli e macrosporofilli, con quest’ultimi che formano I frutti, ovvero le pigne, che maturano dopo tre anni e che producono semi alati.
Le parti utilizzate in fitoterapia sono le gemme e gli aghi. I costituenti principali sono l’olio essenziale, ricco in monoterpeni: alfa- e betapinene, canfene, limonene, eucaliptolo, acetato di bornile. L’olio essenziale è presente in Farmacopea e numerose sono le specialità medicinali.I caratteristici aghi di pino, nella medicina popolare, venivano usati per le ” fumente” mettendoli nell’acqua bollente o addirittura nell’acqua calda del bagno.
L’olio essenziale ottenuto per distillazione esplica un effetto balsamico e fluidifica le secrezioni, ha la capacità di sedare la tosse e presenta un’azione antinfiammatoria. Viene usato prevalentemente per via orale tramite il metodo dell’inalazione (i suffumigi o fumente), versando circa 10 gocce di olio essenziale in un contenitore di acqua calda, per poi inalare, con la testa coperta da un asciugamano.
L’olio essenziale di pino silvestre, oltre ad essere un buon balsamico, agisce anche come antinfiammatorio delle vie genitali dimostrandosi efficace nei casi di uretrite, prostatite, cistite ecc.
Per uso esterno i terpeni presentano attività decontratturante muscolare e antireumatica. Si possono fare dei massaggi morbidi e delicati sulle parti doloranti.
In cosmesi l’olio essenziale entra nella composizione di saponi e detergenti da bagno per ottenere un effetto, oltre che deodorante, stimolante e purificante, e per togliere il senso di stanchezza.
Per uso esterno ci possono essere come possibili effetti collaterali irritazioni della cute e delle mucose, in modo particolare se utilizzato tramite aerosol. In ogni caso, prima di utilizzare prodotti erboristici, e in particolar modo gli oli essenziali, è SEMPRE BENE avvisare il proprio medico curante.
Foto di DerwinMcH
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