Per l’albero monumentale della settimana torniamo in Piemonte e più precisamente nel comune di Carpignano Sesia, in provincia di Novara, dove Paolo ha fotografato questo bellissimo esemplare di castagno.
Florablog – Mappa degli alberi monumentali d’Italia
Curiosamente quella del Piemonte è una delle regioni più rappresentate nel fotocensimento degli alberi monumentali di questo blog e con quello di oggi sono 5 gli alberi piemontesi segnalati. Questa volta siamo nel comune di Carpignano Sesia, al confine con quello di Sillavengo, dove si erge isolata la sagoma di questa bella pianta di castagno. L’autore della segnalazione ha poi ritrovato tra le vecchie foto uno scatto dell’albero di trent’anni fa.
Scrive Paolo:
Ciao Gianni, buon anno 2011. Ti invio le foto che ho scattato oggi, fai conto che sono alto circa 1,75, mia moglie 1,65. Il diametro del castagno è di circa 4,70 m a 1,5 m di altezza. Non so quanti anni ha. L’albero è situato a circa 1 km nord del punto che è indicato sulla tua mappa alle vecchie coordinate. Vedi il cippo di confine tra i comuni di Sillavengo e Carpignano. Il mais che vedi (è a nord -est dell’albero) è al fg 1 map. 29 del comune di Sillavengo ma il castagno è sul comune di Carpignano Sesia. Forse riesco a ritrovare una vecchia foto di trent’anni fa che lo raffigura in tutt’altro contesto. A risentirci, Paolo.
Ed è stato di parola perché dopo pochi giorni mi ha mandato la foto in questione, insieme alla descrizione del paesaggio di trent’anni fa che è davvero illuminante sui tempi e sugli ambienti che cambiano, quasi sempre in peggio:
Ciao Gianni questa è la foto vecchia che ti dicevo. Pensavo fosse più centrata sull’albero invece evidenzia il contesto. L’albero si intravede a sinistra ancora senza foglie; è primavera come si deduce dai “nasoni”, come chiamavamo noi i fiori del tarassaco. Ci sono i filari dei “scirisoi” i ciliegi selvatici che reggono i tendoni della “mericana”, l’uva fragola e c’è molta bella erba perché in quegli anni a Fara si produceva il miglior latte della provincia di Novara per fare il Gorgonzola. Non era la monocoltura di oggi. Forse se trovo il negativo riesco a tirarci fuori qualcosa di meglio perché penso che questa sgranatura dell’immagine sia dovuta alla vena artistica del fotografo (io). Paolo.