Tra le piante che sono soggette al viraggio del colore delle foglie, una più di altre può essere apprezzata per la sua spettacolare colorazione rossa: il Liquidambar.
Come detto in un precedente articolo, il colore rosso delle foglie è da attribuirsi alla presenza di antociani, la cui produzione è condizionata da fattori quali temperatura, luce, disponibilità di acqua.
Per le piante che virano verso il rosso come il Liquidambar è l’elevato abbassamento delle temperature (appena sopra il punto di congelamento), a condizionare l’intensità della colorazione rossa delle foglie. Read More
Perché le foglie cambiano colore?
Per definizione le foglie sono verdi, tant’è che una modificazione della loro colorazione durante la stagione vegetativa (es. ingiallimento) è un chiaro sintomo delle sue non buone condizioni di salute.
La colorazione delle foglie è dovuta alla presenza di pigmenti; tra questi, la clorofilla che conferisce il colore verde alle foglie svolge una funzione mascherante nei confronti degli altri pigmenti.
Attacchi parassitari o fitopatie di origine abiotica (es. freddo, carenze nutrizionali) possono portare le foglie ad indebolirsi o morire dando origine ad un fenomeno di degradazione della clorofilla che interrompe l’effetto mascherante nei confronti degli altri pigmenti quali i carotenoidi che conferiscono alle foglie la colorazione gialla.
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La solarizzazione: sfruttare il sole contro i patogeni del terreno
Con l’arrivo dell’estate abbiamo a disposizione un procedimento di lotta biologica che consente di ridurre il contenuto di patogeni negli strati superficiali del terreno. La solarizzazione è infatti un processo che può essere assimilato ad una pastorizzazione del terreno attraverso la cattura dell’energia solare mediante l’utilizzo di materiale plastico (ma oggi sono reperibili materiali biodegradabili a base di amido) che viene disteso a terra. Se ben condotto questo processo consente la drastica riduzione di patogeni termolabili oltre all’eliminazione delle malerbe.
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Ginkgo biloba: un fossile vivente in giardino
Un consiglio su quale albero piantare nel vostro giardino?
Non esito a indicarvi il Ginkgo Biloba, un vero e proprio fossile vivente.
Se avete un sufficiente spazio a disposizione la pianta di Ginkgo rappresenta un’originale alternativa alle tradizionali piante ornamentali grazie all’elevato effetto cromatico che si manifesta in autunno con le foglie che virano di colore prima di cadere dal verde chiaro e intenso ad un color ambra di notevole pregio estetico.
Pianta immutata dalla sua comparsa (nel Giurassico) ai giorni nostri e per questo definita fossile vivente, il Ginkgo biloba è una conifera originaria della Cina e del Giappone dove sono stati ritrovati fossili in giacimenti di carbone risalenti a 250 milioni di anni fa.
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La Processionaria, come sconfiggerla
Nel precedente post abbiamo parlato della Processionaria e delle sue caratteristiche biologiche, in questo intervento vediamo i metodi di lotta più efficaci per debellare questo parassita (o quantomeno per arginarne i danni).
Cominciamo col dire che la consueta pratica di sparare ai nidi oggi viene considerata non soltanto inutile, ma talvolta addirittura dannosa tanto che le Agenzie Regionali per l’Ambiente ne sconsigliano vivamente l’applicazione.
Tale metodo, attuato generalmente nel periodo invernale quando i grossi nidi bianchi sono visibili anche ad occhi inesperti, facilita la diffusione dei peli urticanti nell’ ambiente favorendo il possibile contatto.
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La Processionaria, conoscerla per combatterla al meglio
La Processionaria si sa è un vero flagello: se in un bosco l’impatto può essere contenuto, in arboricoltura e in ambito domestico (pensate al vostro povero pino…) diventa un vero e proprio problema. Andiamo dunque a conoscerla per poi affrotare il discorso su quella che può essere una lotta efficace a questo lepidottero davvero poco simpatico.
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