Il melone (Cucumis melo), appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee come il cocomero e il cetriolo; è una pianta erbacea a ciclo annuale, con fusto generalmente rampicante, con foglie ampie arrotondate e fiori gialli con corolla a campana. Il frutto assume varie forme, dalla sferica all’ovoidale, con superficie liscia (Cantalupi) o rugosa (Retati), di color giallo o giallo paglierino. Indiscusso protagonista della nostra tavola, soprattutto in questo periodo, specie se abbinato al prosciutto, il melone ha diverse proprietà che possono contribuire, oltre ad appagare il gusto con un minimo apporto di calorie, a favorire anche un buono stato di salute. L’ Italia, lo ha fatto diventare una delle più importanti colture da frutto, soprattutto nelle varietà “cantalupi” e “retati”. La parte commestibile è formata per il 92% d’acqua e dal 7- 9% da zuccheri solubili (fruttosio e glucosio) con pochissime proteine (0,8%), mentre discreta è la presenza di vitamina C. Abbondanti sono il betacarotene (precursore della vitamina A) e i sali minerali (potassio). Per il suo contenuto a basso potere calorico (33 Kcal ogni 100 gr.) è un valido supporto per le diete alimentari. Read More
Anguria, buona, rinfrescante e ricca di licopene
L’anguria (Citrullus lanatus) o cocomero è un frutto appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae come il cetriolo e il melone. Questo ortaggio arriva sulle nostre tavole nel momento più giusto, cioè in questo periodo, quando il caldo estivo richiede al nostro organismo un consumo di liquidi e di minerali maggiore, in modo che ci aiuti a recuperare energia e forze. Ricchissimo d’acqua e quasi assente di grassi (30 kcal per 100 g.), il cocomero è rosso per la presenza dei carotenoidi, sostanze antiossidanti fondamentali, che servono per contrastare i radicali liberi presenti nel nostro organismo. Questi pigmenti sono stati studiati ampiamente per le loro capacità protettive della vista, antitumorali, cardiovascolari, cutanee, e di potenziamento del sistema immunitario. Uno dei più noti e importanti carotenoidi è il licopene, pigmento responsabile del colore rosso di alcuni alimenti, la cui concentrazione massima si trova nel pomodoro e nei vegetali rossi, ma anche l’anguria ne è riccamente portatrice, addirittura il doppio: mentre il pomodoro maturo ne contiene 2573 mg. per etto, il cocomero ne contiene 4532 mg. per etto! Read More
Pesca, dietetica e nutriente
La pesca (Prunus persica), appartenente alla famiglia Rosacee del genere prunus, come l’albicocca e la ciliegia, è un frutto molto succoso dal colore giallo arancione che arriva fino al rosso bruno intenso, a secondo della varietà e delle zone di produzione. Ha un sapore squisito e delicato, ricco di aromi, ma la maturazione deve avvenire completamente sulla pianta. Originaria della Cina dove era considerata simbolo di lunga vita e di immortalità, iniziò a diffondersi nella vicina Asia attraverso le carovane, ma fu Alessandro Magno che la portò nel bacino mediterraneo e in Europa. In Italia arrivò nel primo secolo dopo Cristo e, qui divenne un frutto diffusissimo in tutte le regioni e con diverse varietà, tutte eccellenti e gustosissime. Grazie al sapore dolce, rinfrescante e dissetante della polpa (contiene l’85% di acqua) la pesca è uno dei frutti estivi più consumati, inoltre ha il pregio di avere solo 25 calorie per 100 g, e questo è un bel vantaggio per l’alimentazione estiva che richiede un consumo abbondante di frutta e verdura. Ma le caratteristiche della pesca sono ben altre; ha proprietà nutritive ed energetiche grazie all’elevata presenza di zuccheri (tra i quali soprattutto il fruttosio), è facilmente digeribile, è ricca di fibra solubile (pectina) e contiene Vitamina A, B1, B2, PP e C (quest’ultima vicino alla buccia). La pesca con la polpa gialla è più ricca di vitamina A (beta carotene). Read More
Albicocca, ricca di betacarotene per abbronzarsi meglio
L’albicocco (Prunus armeniaca) è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee, proviente dalla Cina e dall’Asia Centrale, con foglie di color verde intenso e dai frutti carnosi di colore giallo-arancio, con seme osseo a forma ovoidale. Alessandro Magno lo scoprì durante una spedizione in Armenia ma furono gli Arabi a portare la pianta nel bacino del Mediterraneo. L’albicocca è stata considerata fin da sempre un frutto esotico e rarissimo, altamente digeribile, ipocalorico e ricco di fibra contenente soprattutto beta-carotene, una sostanza antiossidante fondamentale in quanto viene trasformata dall’organismo in vitamina A. L’albicocca, inoltre, è ricca di vitamina B, C e PP e di diversi elementi (magnesio, fosforo, ferro , potassio ecc.) e questo ne fa un alimento fondamentale per chi è anemico, spossato, depresso e stanco.
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Melissa, sedativo naturale
La Melissa (melissa officinalis L.) è una pianta erbacea perenne dall’odore simile al limone, alta dai 30 ai 100 cm. dall’aspetto cespuglioso, quasi come l‘ortica, con steli erbacei ramificati sui quali nascono tantissime foglie a forma di cuore con margini seghettati ricche di sostanze oleose. Originaria del Mediterraneo orientale e dell’Asia occidentale, cresce spontanea nei luoghi freschi, ma può essere coltivata facilmente nelle zone d’ ombra del giardino e anche in vaso dato che non esige particolari cure. La Melissa, insieme alla Valeriana ed alla Passiflora, è conosciuta in fitoterapia come pianta sedativa e riequilibrante del sistema nervoso, dalle proprietà toniche e rilassanti. Le foglie, che sono la parte utilizzata per le preparazioni erboristiche, sono ricche in polifenoli, flavonoidi, acido caffeico, acido clorogenetico, acido rosmarinico, triterpeni, ma anche l’olio essenziale, contiene altrettante sostanze attive tipo citrale, citronellale, pinene, geraniolo, linalolo, citranellolo, mucillagine, tannino, pectina, acido caffeico, clorogenico, rosmarinico, flavonoidi, terpeni e acidi fenolici. Read More
Ciliege, mentre le gustiamo ci depurano e aiutano il cuore
Finalmente arriva sui banconi dei mercati il frutto, a parer mio, più saporito dell’anno: la ciliegia. È il momento dunque di mangiarle in abbondanza, perché oltre al fatto che sono gustose, sono anche ricche di sostanze nutrienti e curative. La ciliegia è il frutto del ciliegio (Prunus avium) appartenente alla famiglia delle Rosacee, nota per alcune piante impiegate in fitoterapia, tipo la rosa canina, la spirea ulmaria, il biancospino etc. Il merito di tante virtù terapeutiche è la presenza di elementi come fibre, potassio, calcio, fosforo, vitamine, tannini e zuccheri ma in una forma (fruttosio) adatta anche e soprattutto agli obesi e ai diabetici. Ci sono poi i flavonoidi (utili contro i radicali liberi) cui fanno parte gli antociani, sostanze che praticamente rappresentano una “aspirina naturale”, che aiutano l’organismo a combattere le malattie cardiovascolari.
Licopene, buone nuove per il cuore
Ho già parlato del licopene in un post precedente, lodando le sue capacità antitumorali (soprattutto per il cancro alla prostata), ma voglio tornare sull’argomento perché nuovi studi ne hanno dimostrato le funzioni protettive sul cuore e sul sistema cardiocircolatorio in generale. Il licopene è il principale responsabile del colore rosso del pomodoro maturo e di altri frutti e verdure, quali per esempio il cocomero. Ricordo che se il pomodoro viene cotto si sprigiona più licopene dato che il calore lo libera dalla struttura fibrosa; mi raccomando di condirlo sempre con olio di oliva perché in questo modo viene assimilato più facilmente. Recenti studi hanno dimostrato che rispetto ad altri carotenoidi possiede un’altissima capacità antiossidante e antiradicali liberi, soprattutto quella di disattivare l’ossigeno singoletto, e questa sua funzione lo rende una sostanza molto studiata in medicina dai cardiologi. Il dottor Michele Gulizia, presidente dell’associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione (Aiac) e organizzatore del Mediterranean Cardiology Meeting 2009 svoltosi a Taormina, sostiene che studi sul licopene avevano già dimostrato le sue potenzialità antiaterosclerosi fin dagli anni ’90, ma solo oggi ricercatori israeliani e inglesi hanno dimostrato la riduzione statistica di infarti e di ictus. Read More
Cicoria, disintossicante di stagione
La cicoria (Cichorium intybus) è una pianta erbacea che si trova in Europa, Asia, Africa e America. Conosciuta anche con altri nomi, tra i più comuni il radicchio, è un’erba perenne con radice a fittone affusolata che rimane bianca all’interno. Le foglie basali, raggruppate, spuntano in autunno e si raccolgono al secondo anno di vegetazione, in maggio-giugno, proprio di questi tempi, prima della fioritura; vengono utilizzate lessate, per poi condirle in diversi modi, all’agro o ripassate con aglio o burro, mentre le giovani foglie primaverili si mangiano in insalata, da sole o con altre erbe. In epoca romana veniva coltivata come verdura e pare che il poeta latino Orazio la consumasse tutti i giorni. I numerosi polifenoli, gli acidi organici (amari) e le fibre (inulina), sono i principali costituenti chimici presenti nelle foglie e nelle radici, ma la pianta contiene anche altri importanti elementi fra i quali vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina K, provitamina A, Sodio, Potassio, Cloro, Manganese, Calcio, Ferro, Zinco, Magnesio, Fosforo, protidi, lipidi, acido cicorico, tannini, colina, zuccheri e soprattutto i terpeni che presenti sia nella radice che nelle foglie gli conferiscono il sapore amaro e stimolano la secrezione gastrica.
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È tempo di depurarsi con la melanzana
La melanzana (Solanum melongena) è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae. Ortaggio tipico dell’estate, è una grossa bacca di forma e colore diversi secondo le varietà. La polpa è carnosa, di colore in genere bianco-verdastro, e va consumata assolutamente cotta, perché cruda è sgradevole e pure tossica dato che contiene solanina, un glicoalcaloide presente nelle solanacee ed in particolare nelle patate, nei pomodori e nelle melanzane. L’assunzione di alte quantità di solanina provoca alterazioni nervose (sonnolenza), irritazione della mucosa gastrica e perfino emolisi. Se presa in dosi particolarmente elevate può in teoria risultare addirittura mortale.
La melanzana è una piana originaria dell’India, fu introdotta in Europa a partire da metà del 1400 dagli Arabi e da alcuni Carmelitani. Il nome melanzana, di origine araba, veniva interpretato come “mela non sana”, proprio perché non era possibile mangiarla cruda.
La melanzana presenta un grande contenuto di potassio, ma modeste quantità di calcio e fosforo. Come tutti i vegetali, contiene un alto contenuto in fibra alimentare, ideale per combattere la stipsi. Accanto alle proprietà nutritive la melanzana possiede proprietà depurative e dolcemente lassative; regolarizza e stimola l’attività del fegato, aumentando la produzione e l’eliminazione della bile. Read More
Amamelide, aiuta in modo naturale la circolazione venosa
L’amamelide (Hamamelis Virginiana L.), come l’ippocastano e la centella asiatica, fa parte delle piante che curano i problemi circolatori. Quando arriva il primo caldo si possono avere dei disturbi alle gambe, come gonfiore, senso di pesantezza, prurito e formicolii, ciò è il segnale che qualcosa non va a livello della circolazione venosa; talvolta i capillari delle gambe si rompono, compaiono dei lividi e si arriva fino alla formazione delle vene varicose. Tutte queste manifestazioni sono i sintomi di una cattiva circolazione, che viene peggiorata proprio dall’aumento della temperatura, tipica della Primavera e ancor più della Estate. L’amamelide è una pianta i cui componenti terapeutici, racchiusi nelle foglie e nei rametti, sono vasocostrittori venosi, utili quindi in caso di cellulite, varici, emorroidi, flebiti e in tutti i disturbi legati alla circolazione.
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