compost maturo, vagliato e pronto all’uso

Se lo spazio a nostra disposizione lo permette, produrre in proprio il compost è cosa buona e giusta, almeno per due ottimi motivi. Per primo, e fondamentale, compostando i rifiuti organici si evita di dirottare una bella fetta di rifiuti (la principale componente della spazzatura domestica, stimabile intorno al 25-30% del totale) in discarica risparmiando all’ambiente un po’ dei nostri veleni. Per secondo, quando il meccanismo è innescato si ricava dell’ottimo humus utile per ottenere vari tipi di terriccio e da usare praticamente in tutte le attività da pollice verde: nelle colture in vaso, in giardino e nell’orto.

Una volta a regime, il nostro sistema di compostaggio ci regala dunque (e a costo zero) la materia prima che dovremmo altrimenti acquistare sottoforma di terriccio che di solito si rivela di scarsa, se non di scarissima, qualità.
Il tutto senza fare praticamente niente se non accumulare rifiuti organici in un apposito contenitore (o nel vecchio, caro, efficiente, cumulo all’aperto) e aspettare che la natura faccia il suo mestiere. A quel punto e prima del suo utilizzo si dovrà compiere l’unica operazione veramente indispensabile, ovvero la vagliatura del compost.

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La Flora in Mostra, gli appuntamenti di aprile 2010

Florablog – Mappa dell’Italia
Alla fine di una settimana caratterizzata dall’umorismo (involontario e non) ecco il post degli appuntamenti del mese di aprile (in tempo anche per il ponte pasquale) delle mostre, delle fiere e degli eventi dedicati a fiori e piante e a tutto ciò che vi ruota intorno. Il listone, visto il periodo, comincia a essere bello nutrito ma come sempre carente di segnalazioni nel sud del Paese. Infine, come sempre, ricordo che se siete a conoscenza di un evento non presente nell’elenco, lasciate un messaggio e lo integrerò nel post. Buon ponte a tutti.
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Scoperta la pianta dei miracoli: Antherichthys protelafebolione, anticellulite e viagra naturale


Persa nel flusso di informazioni che ci travolge quotidianamente, la notizia della scoperta da parte dei Royal Botanic Gardens di tre nuove specie di piante era passata di fatto inosservata. Normale, chi presta interesse oggi giorno a cose del genere? Un recente studio su una di queste nuove piante però riporta in primo piano la notizia, perché pare proprio che le qualità dell’Antherichthys protelafebolione abbiano del miracoloso.
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Florablog, il pericolo è il suo mestiere (per un giorno, almeno spero…)


Ebbene sì, qualche buon tempone ha pensato bene di usare questo blog per diffondere il proprio codice malevolo allo scopo di ingannare i visitatori con intenti immagino poco edificanti. Per tutta la giornata di ieri, nonostante il problema fosse stato immediatamente risolto, i motori di ricerca hanno segnalato il dominio florablog.it (e le pagine in esso contenute) con messaggi davvero poco tranquillizzanti, avvertendo i malcapitati di non aprire le pagine del blog, pena la tramutazione dell’acqua in sangue, le invasioni di cavallette, le stragi di primogeniti e altre simpatiche conseguenze.
Ironia biblica a parte, non è molto lusinghiero ma è andata proprio così e vedremo di trarne insegnamento. Da poche ore intanto le cose sembrano tornate a posto e pure la grande G (che ringrazio per la celerità) ha tolto l’avviso di pericolo. Colgo l’occasione per scusarmi con i lettori per il contrattempo e per ringraziare l’amico Carolemico che mi ha tempestivamente segnalato il problema.
Appuntamento a domani, hacker permettendo…

Cosa coltivare nell’orto: a come asparago

Della serie “Cosa coltivare nell’orto”, in ordine alfabetico e alla lettera a, dopo l’aglio è la volta di asparago. Se decidete di intraprendere la coltivazione di questo ottimo ortaggio, la vostra esperienza di coltivatori orticoli subirà un netto salto di qualità. Non tanto perché difficile da coltivare, anzi! l’asparago è una pianta piuttosto rustica che cresce bene un po’ ovunque, ma perché l’impianto di un’asparagiaia impegna una discreta porzione di terreno per molto tempo e questo significa che il vostro progetto di orto è a lungo termine e che dovrà essere tenuto vivo per diversi anni.
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18ª Giornata FAI di primavera, tra paesaggio arte e cultura ripartiamo dalla bellezza del nostro Paese


Stiamo vivendo un bruttissimo periodo, in tutti i sensi. Inutile dilungarsi, da qualunque punto di vista la si voglia vedere, la situazione è davvero preoccupante. Il prossimo fine settimana però ci aspetta un doppio appuntamento per certi versi da sfruttare a dovere: da un lato si vota per le Regionali, e se la cosa in sé non sposterà di una virgola il quadro generale, rimane sempre la possibilità di mandare chiari messaggi a chi di dovere, e il fatto non è poi così male; dall’altro si ha l’occasione per visitare qualcosa come 590 luoghi del nostro meraviglioso Paese che di solito non sono accessibili al pubblico. Il 27 e il 28 marzo si svolgerà infatti la 18ª Giornata FAI di primavera e, tra i tanti luoghi e monumenti aperti per l’occasione, molti sono i giardini e i parchi di estremo interesse da visitare.
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Cosa coltivare nell’orto: a come aglio


Se avete intenzione di iniziare a coltivare un orto (o già lo fate da tempo) non potete non lasciare una porzione di terreno per sua maestà l’aglio. Non fatevi condizionare da pubblicità denigratorie che ironizzano sui suoi effetti sull’alito, per facilità di coltivazione, bontà e impiego l’aglio non ha forse eguali tra gli ortaggi comunemente coltivati. E dopo aver fatto conoscenza con le sue qualità benefiche e dopo aver visto quanto sia facile ottenerlo anche sul balcone di casa, vediamo per sommi capi come coltivarlo nel proprio orto.

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E due: buon compleanno, Florablog!


Sono passati esattamente due anni da quando questo blog ha visto la luce e, anche se sa un po’ di autocelebrazione (della quale, nel caso, chiedo venia), non riesco a rinunciare a un piccolo bilancio del periodo: 38 categorie,  503 articoli, 1.778 tag (Franchino, datti una calmata…) e 1937 commenti, ma soprattutto un numero sempre maggiore di appassionati che seguono con un certo interesse  e assiduità queste pagine. Agli autori, ai collaboratori, agli amici e in particolare ai lettori il più caloroso dei grazie, unito logicamente al solito consiglio: continuate a coltivare il vostro pollice verde!

Video, la potatura delle rose


Abitare nei pressi di un roseto importante come quello dedicato a Carla Fineschi ha i suoi indubbi vantaggi. Intanto, per almeno un paio di mesi all’anno, è possibile ammirare il meraviglioso spettacolo che solo la fioritura di oltre 8.000 rose sa regalare. E poi, se sei curioso e vuoi sapere come curano le piante in un luogo del genere, puoi sempre andare lì e rubare con gli occhi e magari anche con una videocamera e riprendere per esempio la potatura delle rose.
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