E tre! Matteo, il più giovane “cacciatore di alberi monumentali” che io conosca, ha colpito di nuovo e, dopo la farnia di Guarda di Sotto a Fiume Veneto e “la magnolia della Contessa” a Polcenigo, mi ha spedito una galleria fotografica di un superbo esemplare di farnia, riconosciuto dalla Regione Autonoma del Friuli-Venezia Giulia monumento naturale.
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La Flora in Mostra, gli appuntamenti di aprile 2011
Arriva il mese di aprile e la Flora in Mostra inizia a proporre un alto numero di manifestazioni dove l’appassionato può dare libero sfogo al proprio pollice verde. Questo mese poi propone appuntamenti interessanti e importanti, uno su tutti l’edizione 2011 di Euroflora, davvero da non perdere. Come sempre il Nord si distingue per una grande concentrazione di eventi mentre, man mano che si scende verso sud, gli appuntamenti diminuiscono fin quasi a sparire. Di questa carenza meridionale un giorno me ne farò una ragione… Nel frattempo e come sempre ricordo che se avete da segnalare una manifestazione potete farvi avanti e lasciare un commento con i riferimenti dell’evento e io aggiornerò senz’altro il post. Buon pollice verde a tutti!
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Il lombrico, fondamentale alleato nell’orto e nel giardino
Suvvia, non fate quella faccia schifata, il suo aspetto non è poi così ripugnante e poi la maggior parte del suo tempo lo passa sottoterra (per emergere per lo più di notte) e quindi lontano dagli sguardi più sensibili che possono incontrarlo solo durante la lavorazione del terreno dell’orto e del giardino. In quel caso però non fatevi prendere dalla repulsione ma anzi trattatelo con il massimo rispetto perché il lombrico, nonostante il suo aspetto e la sua dimensione, è il miglior alleato per chiunque coltivi la terra.
Cosa coltivare nell’orto, M come melanzana
Nuovo appuntamento con “Cosa coltivare nell’orto” e visto che inizia il periodo della sua coltivazione facciamo un salto alla lettera M per conoscere più da vicino la melanzana, uno degli ortaggi più buoni in assoluto, talmente buono che, pur se meno facile da coltivare di altre colture, merita senz’altro di essere piantato nei nostri orti.
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Alberi monumentali, la Quercia delle Streghe a Capannori (LU)
Questa settimana segnalazione notevolissima. Merito di Giosuè (che non smetterò mai di ringraziare per la disponibilità e per la bella galleria fotografica e al quale spero sia giunto il meritatissimo premio) se il fotocensimento degli alberi monumentali può vantare un vero e proprio pezzo da novanta: signore e signori ecco a voi la Quercia delle Streghe, in assoluto uno tra gli esemplari più belli e maestosi di tutta Italia.
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L’Ora della Terra 2011, facciamo in modo che non rimanga solo un gesto simbolico
Quello dell’energia è senz’altro il problema principale non solo del nostro futuro ma anche di quello del Pianeta: come produrla senza compromettere le sorti dell’ambiente? Di sicuro non continuando a bruciare gli idrocarburi che, senza contare gli altri prodotti di scarto inquinanti, producono CO2 che causa l’effetto serra che a sua volta porta ai cambiamenti climatici che tanto ci preoccupano; né tantomeno scherzando col fuoco nucleare come le catastrofiche conseguenze del disastro di Fukushima dimostrano, perché non ci sarà mai la certezza assoluta sulla sicurezza di una centrale nucleare, neanche quelle di 80ª generazione, e il rischio che si corre non vale certo la candela. Rimarrebbero le energie rinnovabili ma non tutti, vedi il nostro governo, sono disposti a investirci con convinzione.
Dunque che fare? Come sempre il cambiamento deve partire dal basso, cioè da noi e dal nostro stile di vita che deve porsi come principale obiettivo quello di ottimizzare le risorse adottando tutti i possibili accorgimenti allo scopo di ridurre il consumo di energia e delle materie prime, il tutto magari senza particolari sacrifici ma con il risultato di regalare ai ricercatori il tempo necessario per trovare soluzioni ecocompatibili.
Facile a dirsi eh? be’, rimbocchiamoci le maniche: per iniziare a cambiare le cose quale migliore occasione de l’Ora della Terra, l’evento globale organizzato dal WWF per sabato 26 marzo 2011? A patto però che non si riduca a un isolato gesto simbolico.
Metalli pesanti nell’acqua? li assorbono efficacemente le bucce di banana!
La Natura è incredibile e nasconde risorse e soluzioni dove meno te lo aspetti. Prendete la buccia della banana: apparentemente inutile, è considerata un rifiuto e viene gettata via senza troppi complimenti o tutt’al più usata per qualche gag comica. Ebbene, un team di ricercatori ha scoperto che le bucce di banana macinate sono in grado di assorbire i metalli pesanti (e spesso inquinanti) come per esempio il piombo e il rame dalle acque inquinate.
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“Un posto nel semenzaio”, anno terzo: la semina
Attesi quei giorni necessari al letame per innescare la produzione di calore la scorsa settimana, aiutato dal grande Beppe, ho dato il via alla semina 2011 caratterizzata da una serie di ortaggi molto più “convenzionali” rispetto alla passata stagione soprattutto perché la rete di coltivatori locali ha sostanzialmente bocciato le specie particolari messe a dimora l’anno scorso a favore di quelle molto più tradizionali e conosciute.
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Buon compleanno Italia! Qualche ricetta per festeggiare i 150 anni dell’unità
Anche il più convinto dei seccessionisti sarà d’accordo su un fatto: se c’è una cosa che ci unisce davvero è il mangiar bene. Dal Nord al Sud Italia infatti non c’è un solo angolo del Paese che non vanti un appetitoso piatto o una gustosa ricetta della tradizione locale, piatti e ricette che ci fanno essere (almeno in quello) orgogliosi di essere italiani. Uno dei modi migliori per festeggiare il 150° anniversario dell’unità d’Italia (e sentirsi un po’ più uniti) potrebbe essere allora quello di sedersi a tavola e gustare un menu realizzato con i prodotti del nostro Paese e con i colori della nostra bandiera. Come spunto potete partire dalle ricette che trovate di seguito, ricette a forte “vocazione vegetale” (come ci si attende da un blog come questo) e caratterizzate dall’ispirazione al Tricolore. Ehi, non aspettatevi niente di particolare: il cuoco, cioè il sottoscritto, è poco più di un dilettante allo sbaraglio ed è in grado di fare solo cose di una semplicità disarmante ma che spera che venga colto lo spirito del tentativo che è animato dal sincero amore per questo assurdo quanto meraviglioso Paese.
Felice 150° a tutti i lettori di Florablog e appuntamento a lunedì. Read More
Buon compleanno Italia! “Il tricolore” del corbezzolo simbolo del Risorgimento
Per gli Stati Uniti è la quercia, così come per la Germania; per la Danimarca il faggio, per la Repubblica Ceca il tiglio, per Maldive, Iraq e Inghilterra la rosa; per il martoriato Giappone i fiori di ciliegio, per l’Albania l’ulivo, il fiordaliso per l’Estonia e la dalia per il Messico; il Canada ha direttamente la foglia di acero nella bandiera così come l’Ecuador ha la palma nello stemma nazionale; la Svizzera ha la stella alpina, il Madagascar il baobab e il Libano (ovvio) il cedro del Libano; la Francia ha il giglio (ma attenzione, non fate gaffe: solo per l’Ancien Régime), per l’Estonia c’è il fiordaliso, la giunchiglia per il Galles, il lotus per l’India, il tulipano per i Paesi Bassi e via elencando. Di cosa stiamo parlando? di alcuni esempi di simboli nazionali che i vari Paesi hanno preso in prestito dal Regno vegetale.
E l’Italia? Nel Paese di Santi, Poeti, Navigatori (e chi più ne ha, più ne metta…) non mancano di certo i simboli derivati da fiori e piante, e anzi regna l’abbondanza; su Wikipedia per esempio si citano il ciclamino delle Alpi, l’ulivo e la quercia ma si scorda di riportare un’altra pianta che, come emblema nazionale, acquista una valenza molto più ricca di significati delle altre perché riassume in sé i colori della nostra bandiera. questa pianta, adottata dal Risorgimento, è il corbezzolo. Prima di spiegare il perché di questa scelta vediamo velocemente le caratteristiche di questa pianta.
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