Grande! Primo albero monumentale del Florablg Contest, e che albero! Grazie a Daniele che lo ha fotografato facciamo la conoscenza con una pianta che è davvero un monumento vivente, rafforzato anche dalla tradizione che lo vuole piantato nientemeno che dal santo dei santi: il cipresso di San Francesco al convento di Santa Croce a Villa Verucchio in Provincia di Rimini.
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Primo Florablog Contest: fotografa gli alberi monumentali e vinci i semi di Solanum torvum
Grazie alla generosità di Giuseppe Marino ho di nuovo una, se pur limitata, disponibilità di semi di Solanum torvum, la solanacea usata per fare il famoso albero delle melanzane. Visto che i semi non sono molti e le richieste al contrario sono svariate (e arrivano in pratica tutti i giorni), mi sono chiesto come poter fare a distribuirli a chi ne faceva richiesta come del resto già fatto nel passato; come detto però la disponibilità di semi non è molta e allora serviva qualcosa che creasse una sorta di “selezione naturale”.
Mumble-mumble, pensa che ti ripensa, alla fine mi è venuta l’idea: perché non fare un contest, ovvero un concorso? Così ho unito due argomenti molto cari a questo blog – l’albero delle melanzane e gli alberi monumentali – ed ecco il primo Florablog Contest: a chi localizza, fotografa e spedisce foto di alberi monumentali italiani verranno spediti i semi di Solanum torvum.
Intervista a Valido Capodarca, il custode degli alberi monumentali d’Italia
Senza Valido Capodarca e il suo amore per gli alberi monumentali forse oggi saremmo tutti un po’ più poveri. Nata quasi per caso alla fine degli anni settanta, la sua passione per queste piante è andata a colmare una grave lacuna del nostro patrimonio ambientale che, fino ad allora, non contemplava nessun elenco o censimento degli esemplari di alberi cosiddetti “monumentali”, ritenuti cioè, per un motivo o per un altro, di grande valore, non solo naturalistico ma anche culturale.
E così, a partire da quegli anni, ufficiale dell’esercito di stanza a Firenze (come spesso succede nella vita, le passioni non coincidono di solito con la principale attività lavorativa), Capodarca ha cominciato a ricercare, fotografare e misurare questi monumenti della natura fino a raccogliere materiale sufficiente per un primo libro (Toscana, cento alberi da salvare – Vallecchi Editore – Firenze – 1983) e a dare di fatto il via a un censimento degli alberi monumentali a livello nazionale e soprattutto a far nascere verso questi esemplari quella coscienza e quella sensibilità che oggi paiono acquisite ma che già pochi anni fa erano poco considerate.
Visto che anche questo blog si interessa all’argomento ho approfittato della gentilezza di Valido Capodarca per rivolgergli qualche domanda sulla sua esperienza. Ne è nata un’intervista a distanza che vi consiglio caldamente di leggere perché è ricca di spunti, aneddoti e insegnamenti davvero interessanti, oltre a contenere un’imperdibile quanto “sofferta” (perché comunque incompleta) top ten degli alberi monumentali d’Italia da vedere assolutamente.
Alberi monumentali, il Leccio dei Cappuccini a Montevarchi (AR)
Assurto suo malgrado alle cronache nazionali, il Valdarno non ha saputo sfornare (ops! verbo decisamente fuori luogo…) solo “tipiche” ricette non so quanto buone ma dal sicuro impatto mediatico (che per fortuna, almeno dei gatti, sono andate – quasi – dimenticate). No, come del resto tutti i territori del Paese, ha saputo e sa regalare anche altro: personaggi di spicco della Storia e dell’Arte non mancano di certo, così come i prodotti tipici, animali e vegetali, che forse saranno più comuni e banali ma che di certo riscuotono molto più successo delle “carnine bianche” di cui sopra. Poi, per carità, De gustibus non est disputandum.
Scherzi a parte, e venendo a temi più cari e consoni a questo blog, anche per quanto riguarda la presenza di alberi monumentali il territorio è abbastanza nutrito (ariops…) e dopo gli esemplari già censiti è il momento di un vero campione della zona: il Leccio dei Cappuccini a Montevarchi, Provincia di Arezzo.
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Alberi monumentali, l’Olivo della Strega a Magliano in Toscana (Gr)
Uno degli aspetti più interessanti del fotocensimento degli alberi monumentali, al di là della bellezza e della maestosità degli esemplari presi in considerazione, sono le storie e le leggende che si intrecciano con e su queste piante. Del resto, quando la tua vita può vantare centinaia e centinaia di anni (se non migliaia…), è facile calamitare le attenzioni di noi esseri umani che, nostro malgrado, vediamo esaurire la nostra esistenza entro scale temporali molto più limitate. È il caso dell’albero monumentale di oggi, vero e proprio mostro di bellezza e longevità, nonché catalizzatore di miti e leggende che si spingono (come la sua età) molto indietro nel tempo: l’Olivo della Strega di Magliano in Toscana, Grosseto.
Alberi monumentali, il Ficus macrophylla di Piazza Marina, Palermo
Con le notizie che in questi giorni giungono da Palermo (ma in realtà è una storia che risale come minimo all’estate) parlare degli alberi monumentali della città siciliana può sembrare quasi un paradosso; proprio in questi frangenti è però bene ricordare la vera Palermo, quella della persone eccezionali, dell’arte, della cultura, della bellezza esagerata, anche per quanto riguarda le piante. Nella (vana?) attesa che anche qui, come a Napoli, si compia l’apparente miracolo della sparizione dei rifiuti (lì largamente testimoniato da una copertura mediatica senza precedenti e qui, stranamente, pressoché assente…), è quasi beneaugurante che la Sicilia degli alberi monumentali faccia il suo esordio nel fotocensimento di Florablog partendo proprio da Palermo, con un esemplare di una bellezza mozzafiato, di prima grandezza: il Ficus macrophylla di Piazza Marina a Palermo.
Alberi monumentali, il leccio di Poggio Amaro a Bucine (AR)
Oggi vi parlo di un albero monumentale davvero unico che deve la sua particolare forma all’intervento dell’uomo che nel corso del tempo l’ha costretta a svilupparsi in modo tale da favorire una vecchia pratica che farà inorridire gli animalisti ma che, dopo circa tre secoli di vita, ha reso la pianta qualcosa di straordinario.
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Alberi monumentali, il Cedro del Libano dell’Orto Botanico di Lucca
Nuovo appuntamento con gli alberi monumentali d’Italia, sempre in Toscana e in quel di Lucca, più precisamente all’interno dell’Orto Botanico della città dove sono presenti due alberi segnalati nell’elenco del Corpo Forestale dello Stato, il primo dei quali è un importante esemplare di Cedro del Libano.
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Alberi monumentali, il “Crognolo” gigante di Montieri (GR)
Come anticipato dal titolo, approfittando delle ultime giornate di pallido sole prima dell’arrivo del grande freddo (beh, qualche assaggio ce lo ha già dato!), ho deciso di farmi una scampagnata alla ricerca di uno dei più rari alberi monumentali che si trova in Toscana, il “Crognolo” (Cornus mas) gigante.
Armato di macchina fotografica sono partito con la mia ragazza alla ricerca di quest’esemplare ultracentenario… Read More
Alberi monumentali, il Cipresso di Galatrona (AR)
Dopo la sortita ligure e quelle sarde, il nuovo appuntamento con gli alberi monumentali d’Italia ci riporta in Toscana e più in particolare nella provincia di Arezzo dove, vicino a Mercatale Valdarno, nel comune di Bucine, lungo la strada che porta alla torre medievale di Galatrona si trova un cipresso davvero eccezionale per la sua bellezza e per le sue dimensioni.