Riprendo la notizia di La Repubblica sul nuovo record di longevità di un albero, un Abete rosso risalente a 8.000 anni fa. Ci pensate? un albero che era presente sulla terra ai tempi dell’ultima glaciazione ancora vivo e vegeto! (soprattutto vegeto…). Incredibile, non c’è che dire. Il precedente record era attribuito a un Pinus longaeva (tipo questo) che vive sulle White Mountains della California a circa 3 mila metri di quota a cui vengono attribuiti 4600/5000 anni; non pochi certo ma surclassato di ben 3.000 anni dall’Abete svedese, scoperto in una zona scampata casualmente al taglio della foresta a scopo commerciale. Read More
Toh, voglio comprare un bonsai!
Quante volte vi sarà capitato di soffermarvi a vedere i banchetti delle asociazioni NO PROFIT che espongono vari bonsai (vabbè, chiamiamoli così) e vi aggredisce una voglia matta di comprarne uno? Ecco, forse non è il modo migliore per procurarsi un bonsai, ma è sempre un buon inizio e una buona prova di “pollice verde”; anche perchè spesso ci si trova subito a dover combattere per la sopravvivenza dell’alberello, stressato dal lungo viaggio dai vivai cinesi e dalla terra pessima in cui vive (un mattone di argilla, praticamente…). Read More
La Processionaria, come sconfiggerla
Nel precedente post abbiamo parlato della Processionaria e delle sue caratteristiche biologiche, in questo intervento vediamo i metodi di lotta più efficaci per debellare questo parassita (o quantomeno per arginarne i danni).
Cominciamo col dire che la consueta pratica di sparare ai nidi oggi viene considerata non soltanto inutile, ma talvolta addirittura dannosa tanto che le Agenzie Regionali per l’Ambiente ne sconsigliano vivamente l’applicazione.
Tale metodo, attuato generalmente nel periodo invernale quando i grossi nidi bianchi sono visibili anche ad occhi inesperti, facilita la diffusione dei peli urticanti nell’ ambiente favorendo il possibile contatto.
Read More
La Processionaria, conoscerla per combatterla al meglio
La Processionaria si sa è un vero flagello: se in un bosco l’impatto può essere contenuto, in arboricoltura e in ambito domestico (pensate al vostro povero pino…) diventa un vero e proprio problema. Andiamo dunque a conoscerla per poi affrotare il discorso su quella che può essere una lotta efficace a questo lepidottero davvero poco simpatico.
Read More
Parliamo di bonsai??
Andiamo per ordine…la parola “bonsai” proviene dalla fusione di due vocaboli giapponesi: “bon” che significa vaso e “sai” che vuol dire coltivare. Da qui l’interpretazione corretta che identifica la parola bonsai come albero coltivato in vaso. Tante volte si pensa che un bonsai sia una pianta di una specie botanica particolare, nella cui genetica sia scritto che essa viva in un vaso…ma non è così: UN BONSAI È UN ALBERO, niente di più… e, come i normali alberi che si osservano in natura, ha bisogno esattamente delle stesse cure. Per coltivare con successo i bonsai bisogna fissare in testa bene questa cosa, effettuando tutti i nostri interventi nel rispetto del ciclo della pianta. Spesso, infatti, i bonsai muoiono per troppa premura, che ci porta ad essere ossessivi nei suoi confronti e, magari, annaffiarlo troppo… ricordatevi che un bonsai sopporta meglio una carenza di cura che un eccesso. Bene… intanto cominciate a fissarvi in testa queste nozioni, elaborate una mentalità ZEN, considerando che un bonsai è come un bambino (vedremo poi che anche in questo caso vi sono gli stadi di crescita come negli umani!!), e, come tale, non possiamo farlo crescere come, dove e quando vogliamo, ma saremo noi che dovremo essere pazienti e assecondare le “scelte” e le “ripicche” di crescita del nostro piccolo figlio. Buon bonsai!
Allarme rosso per il pino marittimo in Toscana
Tra Viareggio e Livorno si sta consumando uno sterminio. La vittima è il Pinus pinaster comunemente detto pino marittimo la pianta che spesso caratterizza le nostre campagne in prossimità del mare. Il killer è Matsucoccus feytaudi volgarmente chiamato anche Cocciniglia corticola, che, insinuandosi sotto la corteccia del pino, ne succhia la linfa vitale condannandolo inesorabilmente a morte sicura nel giro di due anni.
Sembra si possa solo contrastarlo ma non sconfiggerlo. La situazione appare piuttosto grave e La Repubblica Firenze ha dedicato un ampio approfondimento; è possibile anche segnalare, con foto e video, la presenza del parassita in zone diverse: e tu hai avvistato niente di strano?
altre informazioni disponibili scaricando un PDF tramite questo link dell’Arsia Toscana.