Votate le 7 meraviglie naturali, votate l’Albero della Vita

L\'Albero della Vita, tree of life
Leggo sul Corriere.it che la ONG svizzera New7Wonders, dopo le 7 meraviglie create dall’uomo, organizza un nuovo censimento dedicato questa volta alle 7 meraviglie naturali. Il censimento è alla fase due dove 261 candidati sono in competizione per rimanere nei primi 77; da lì, entro il 7 luglio, i candidati rimarranno in 21 finché, nel biennio 2010/11, non verranno proclamati i 7 vincitori. Ho visitato il sito e tra un sacco di posti meravigliosi e mozzafiato ho ritrovato mete conosciute e ho fatto qualche sorprendente scoperta, ma tra tutti i luoghi incantevoli in concorso ho finito col rimanere letteralmente folgorato dalla straordinaria e commovente ostinazione dell’Albero della Vita.
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L’agricoltura verticale salverà il pianeta?

L\'agricoltura verticale salverà il pianeta?
L’agricoltura ha cambiato le sorti dell’umanità: in soli 10.000 anni (un’enormità per noi, un battito di ciglia per il pianeta) siamo passati dal ruolo di raccoglitori e cacciatori  a quello che siamo diventati oggi e uno dei motivi fondamentali, se non il principale, è stato appunto la capacità sempre più perfezionata di coltivare il cibo necessario al nostro sostentamento, capace di alimentare il nostro successo evolutivo. Talmente di successo che nel corso del tempo abbiamo rimodellato l’ambiente che ci circonda in funzione dell’agricoltura, favorendo le colture e riducendo molti ecosistemi naturali in aree sempre più piccole o eliminandoli del tutto, fino ad arrivare agli oltre 800 milioni di ettari coltivati attualmente che corrispondono al 38% delle terre emerse. Nonostante queste imponenti cifre le terre coltivate non bastano, specialmente in prospettiva, visto che le stime sull’aumento demografico ci dicono che diventeremo 9 miliardi nel 2050. Ai ritmi attuali di coltivazione (che già non riescono a sfamare molti dei 6 miliardi di individui di oggi) per soddisfare il fabbisogno alimentare dei 9 miliardi di esseri umani del futuro servirebbe un’area coltivabile aggiuntiva uguale alle dimensioni del Brasile. E visto che il 38% delle terre emerse coltivate corrisponde all’85% di quelle che è possibile coltivare si capisce che quella alimentare diventa la priorità assoluta.
Una possibile soluzione al problema potrebbe venire da Dickson Despommier e dal suo team di studenti della Columbia University che da alcuni anni sta sviluppando un’idea dalle potenzialità promettenti: l’agricoltura verticale.
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Clima, la posizione del Governo e l’opinione degli italiani

Clima, la posizione del Governo e l\'opinione degli italiani
Mentre Obama nomina Steven Chu ministro per l’energia il Governo italiano, per quanto riguarda le politiche ambientali, prende decisioni diametralmente opposte. Non bastava infatti il taglio ai fondi per l’efficienza energetica che tanto bene facevano all’ambiente e all’economia (il 56% in più di caldaie a condensazione vendute tra il giugno 2007 e il giugno 2008, unito all’aumento del 42% di installazione del solare termico sono cifre che stanno lì a dimostrarlo), adesso l’Italia sembra mettersi di traverso, minacciando il veto, anche sul pacchetto clima europeo chiamato 202020 (cioè, per ciascun paese della Comunità, taglio del 20% delle emissioni di gas serra, 20% di energie rinnovabili, il tutto entro il 2020).

Al momento in cui scrivo è saltata fuori un nuova bozza, più permissiva nei tempi e nei modi di attuazione, per la quale Berlusconi si dichiara ottimista, ma non si sa come andrà a finire questa storia mentre si capisce benissimo che il clima, per questo Governo, è tutto fuorché un’urgenza. Certo, il nostro esecutivo avrà le sue buone ragioni (penso all’intento di non far pagare alla nostra industria, già gravemente provata dalla crisi mondiale e indietro per quanto riguarda le emissioni di CO2, i costi dell’adeguamento ai nuovi obiettivi) ma la situazione ambientale è tale da non poter più rimandare decisioni di questo tipo.

E allora, dopo aver aderito alla catena di blog creata da ilKuda allo scopo di ripristinare gli sgravi fiscali sul risparmio energetico, e visto che conosco un sacco di gente sensibile ai temi ambientali, sull’argomento clima mi chiedo: e gli italiani? sono d’accordo con la politica di Berlusconi? preferirebbero altre scelte?
Io credo di sì e a tale proposito vi invito a lasciare un commento con la vostra opinione a riguardo.
Nessuna pretesa, ovvio, ma tutto fa brodo…

Foto di Enzo D.

Chi compra una pianta finta inquina anche per te, digli di non farlo

Chi compra una pianta finta inquina anche per te, digli di non farlo
Ieri, durante un vero e proprio diluvio, vado in un ufficio per lavoro e al suo ingresso trovo una novità: di corsa per l’acqua a catinelle noto, al lato della porta, un bel vaso alto un metro e mezzo al cui interno una composizione di Echinocactus grusonii, (notoriamente conosciuto come “cuscino della suocera“) fa bella mostra di se. Appena entrato, incuriosito dalla nuova presenza, chiedo subito lumi facendo notare che una pianta del genere, fuori dall’edificio e a pochi giorni dall’inverno, ha poche possibilità di sopravvivere. Dapprima non facendo caso ai mezzi sorrisi scaturiti dalle mie osservazioni, mi sento rispondere, con malcelato scherno, frasi del tipo “ma quella è una pianta speciale”, “vedrai se sopravvive…” vive per sempre!” e via dicendo. Noncurante delle avvisaglie insisto con i miei consigli, parlando delle caratteristiche di questa bellissima pianta e di come tentare di coltivarla (non sono un espertone dell’argomento ma conosco chi la coltiva con discreto successo). A questo punto, tra le risate generali, mi si avvicina uno e mi fa: “caro il mio Florablog la pianta all’ingresso non può morire perché è una pianta finta!”
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News settimanali, la Flora è onnipresente e trasversale, anche nella solidarietà

Euphorbia pulcherrima Stella di Natale
Leggendo le notizie della settimana mi è venuta in mente una considerazione piuttosto banale: quanto sono importanti le piante.
Tra le migliaia di news che escono tutti i giorni quelle che, direttamente o indirettamente, parlano del regno vegetale sono moltissime e stanno a dimostrare il ruolo fondamentale che le piante hanno per l’uomo, l’ambiente e il pianeta. Che siano gli effetti benefici del té o gli studi sui nuovi biocarburanti derivati dalle alghe, i vegetali sono sempre protagonisti della nostra vita quotidiana anche se spesso non ce ne accorgiamo e li sottovalutiamo, attratti dalle nuove tecnologie e dagli ultimi gadget sempre più performanti.
E allora andiamola a vedere questa breve e (incompleta) rassegna stampa dedicata alla flora, per rilfettere sulla sua importanza e per constatare la sua onnipresenza e trasversalità in ogni aspetto della nostra vita.
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Come conservare la verdura: carciofi, cavoli e spinaci


Secondo post sulla conservazione di frutta e verdura, dedicato questa volta ad alcuni conosciutissimi prodotti di stagione: carciofi, cavoli e spinaci.
Quello della corretta conservazione dei vegetali può sembrare un argomento di poco conto ma in realtà si rivela un comportamento virtuoso che può risultare un primo passo importante per la salvaguardia del pianeta e per il rispetto delle sue (limitate) risorse.
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224 alberi, le oasi di fiori e i benefici dei giardini per la salute

I benefici del verde sulla salute
Micro rassegna stampa all’insegna dell’ottimismo quella di oggi. Superselezionata e breve è vero, perché non mancherebbero come sempre tonnellate di notizie poco incoraggianti, ma ogni tanto parlare delle piccole cose positive può servire a restituire un po’ di ottimismo e magari ad aiutare nella ricerca di soluzioni ecosostenibili.
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Victory Gardens, di nuovo “in guerra” questa volta per l’ambiente

victory-gardens-1943
L’altro giorno a zonzo per la rete mi sono imbattuto in Victory Gardens, un interessante progetto che riporta la memoria alla seconda guerra mondiale. Il nome deriva infatti dai “Giardini della vittoria” che furono allestiti in tutti gli Stati Uniti dai cittadini americani per far fronte alle carenze alimentari causate dal conflitto.
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