L’anice verde (Pimpinella anisum L.) della famiglia delle Umbelliferae è una pianta erbacea annuale spontanea, alta circa 80 cm., originaria delle zone del bacino Mediterraneo. Le foglie non sono molto numerose e sembrano differenti per forma, secondo la posizione che occupano lungo i fusti. I fiori sono piccoli, biancastri, e disposti in infiorescenze a forma di ombrella. Molti la conoscono soltanto per il suo contributo nei dolci, in realtà è utile su molti fronti, primo fra tutti la cattiva digestione e la sonnolenza successiva al pranzo. Nell’antica Roma, secondo Plinio il Vecchio aveva 2 caratteristiche: stimolare il sonno e risaltare la freschezza del viso. Le parti utilizzate sono i frutti (chiamati erroneamente semi), che contengono olio essenziale ricco di anetolo (70-90%), flavonoidi e cumarine. L’olio essenziale, ricco di anetolo e carvacrolo, è la parte generalmente usata in fitoterapia. Read More
Lupino, un nuovo aiuto per il cuore
Dopo i ceci, la soia, le lenticchie e i piselli, torniamo a parlare di legumi con un nuovo ingrediente utilizzato dalle industrie alimentari e dietoterapiche, innanzitutto perché non contiene glutine: il lupino (Lupinus luteus).
Appartenente alla famiglia delle leguminose, il lupino ha origini antichissime, i suoi semi sono stati ritrovati nelle piramidi egizie e Maya. Le prime coltivazioni risalgono a circa 4000 anni fa, sia nell’area del Mediterraneo, che nelle zone del Sud America. Il lupino era conosciuto anche da Greci e Romani, e nel 460 a.C. Ippocrate ne esalta le sue proprietà e la sua digeribilità. Interessante la sua composizione chimica: nei semi si trovano un alcaloide (lupanina 1%), acido citrico e acidi organici, resine, olio, fitina, lecitina, lupeolo, albumina, galattosio e arginina. Il lupino contiene degli alcaloidi affini al gruppo della sparteina. Recentemente è stato oggetto di una lunga sperimentazione, che ha coinvolto nutrizionisti e alimentaristi, allo scopo di offrire maggior qualità nutrizionali soprattutto alle persone affette da celiachìa. Durante questi studi sono venute alla luce altre proprietà benefiche molto interessanti, riguardanti soprattutto il cuore. Read More
Aceto di mele, un cucchiaino al giorno toglie il medico di torno
L‘aceto di mele si ottiene fermentando in botti di legno del succo di mela fresco fino a farlo diventare sidro. A questo si aggiungono batteri di genere Acetobacter, presenti anche nell’intestino umano, che lo trasformano in aceto. Quando dopo qualche settimana raggiunge una acidità del 5% si può imbottigliare.
L’aceto di mele è un rimedio naturale utilizzato dalla medicina popolare fin dalla antichità. I cinesi lo prescrivevano abitualmente 400 anni fa e Ippocrate curava i suoi pazienti contro le infezioni e le ferite. Rispetto all’aceto di vino ha un sapore meno aspro e più delicato ed è un integratore alimentare ricco di principi attivi naturali. Contiene moltissimo potassio, è ricco di numerosi altri minerali come il calcio, il magnesio, il cloro, il rame, il ferro, il fluoro e il sodio. Inoltre sono presenti la fibra, la vitamina C, B1, B2, B6, e la Vitamina E, oltre a l’acido acetico, che è uno dei suoi fondamentali ingredienti. Read More
Betulla, un buon diuretico naturale
La betulla (Betula alba L.) della famiglia delle Betulaceae è un albero che proviene dall’Europa e dalla Turchia, che può raggiungere circa i 25 metri di altezza, ma che ha generalmente vita breve, quindi ha una crescita abbastanza rapida e per arrivare alla sua altezza massima impiega solo circa vent’anni. I rami sono sottili, le foglie, piccole e verde chiaro, diventano gialle in autunno, la corteccia, liscia e sottile, con il passare degli anni diventa bianca con caratteristiche striature nere nei punti in cui inizia a desquamarsi. I fiori sono marroni-giallastri, i semi sono gialli, con attorno una membrana marrone per farli allontanare dal vento anche di molti metri. Cresce bene in qualsiasi posto, dato che non ha particolari esigenze, ma preferisce comunque i terreni ben drenati, leggeri e sabbiosi. Prima della plastica era molto coltivata in tutta l’Italia del Nord, chi ha visto il film “L’albero degli zoccoli” di Ermanno Olmi ne conosce bene la situazione. In fitoterapia è una pianta quasi fondamentale, non c’è tisana depurativa o diuretica che non abbia una parte di betulla, ma la principale proprietà è quella drenante e diuretica. Read More
Tormentilla, antibatterico vegetale contro i disturbi intestinali
La tormentilla (Potentilla erecta), o Potentilla (o, altro sinonimo, Cinquefoglia tormetilla), è una pianta erbacea, perenne alta circa 10-50 cm., dotata di un grande rizoma irregolare dal quale spuntano molte radici. Vive nei boschi, ai margini delle strade, nei prati, nei fossi, e nei campi incolti dell’Europa centrale e meridionale, ma anche in Asia settentrionale, Siberia, Asia Minore, Algeria e Marocco. Ha fusti eretti, foglie palmate disposte a rosetta e fiori piccoli e gialli, forniti di un lungo peduncolo. Il periodo della fioritura è da Giugno a Settembre, mentre la parte medicinale, che si ricava dal rizoma privato delle radici, si raccoglie in Settembre fino a Novembre, quando la pianta entra in riposo.
La tormentilla è una delle piante salutari più ricche in tannini, i quali esercitano sull’organismo proprietà astringenti, antinfiammatorie, antimicrobiche, decongestionanti e lenitive. Ma oltre ai tannini catechici (agrimonina) e tannini idrolizzabili, derivati dell’acido cumarico, caffeico ed ellagico, possiede altri principi attivi che vanno dalla gomma ai favonoidi ai triterpeni fino a qulche traccia di olio essenziale. Read More
Cardo mariano, Liquirizia e Carciofo, 3 piante che aiutano fegato e vie biliari
Il fegato è una ghiandola vitale del nostro corpo, in grado di metabolizzare tutto quello che viene introdotto nell’organismo. Le sue funzioni sono molte e complesse, in perfetto equilibrio con tutto il resto del corpo. Purtroppo i danni epatici causati dai medicinali e dalle loro interazioni, dalla cattiva alimentazione, dall’inquinamento ecc., sono sempre più frequenti. Per aiutarci a evitare problemi del genere ci possono venire incontro le piante medicinali che spesso offrono la possibilità di prevenire i danni o addirittura evitare in alcuni casi di assumere medicinali.
Tre, in particolare, sono le piante che aiutano a proteggere il fegato e ne aiutano la depurazione: il Cardo mariano, la Liquirizia e il Carciofo. Read More
Cedro, un concentrato di flavonoidi, adesso sulle nostre tavole
Il Cedro (Citrus medica), della famiglia delle Rutacee è considerata una delle tre specie di agrumi, assieme al pomelo ed al mandarino da cui derivano tutte le varietà del genere oggi conosciute. Sembra sia originario dell’India e della Birmania, ma fu uno dei primi agrumi conosciuti in Europa ed entrato subito nella coltivazione. La pianta è un arbusto o un albero che può raggiungere anche 6 metri di altezza, i fiori possono essere in gruppi da tre a dodici e sono molto profumati, il frutto è abbastanza grande di colore giallo, ovale o quasi rotondo, talvolta con protuberanze al peduncolo, mentre la buccia è molto ruvida e spessa e costituisce fino al 70% del frutto, per cui rimane solo un 30% di polpa, oltretutto ricca di semi, che è mangiabile. Il sapore è simile al limone ma più dolce. Questo è il periodo che si trova sui banconi degli ortolani, ma non va mangiato soltanto per il suo gusto fresco e delicato, ma anche per il suo concentrato di virtù terapeutiche, che vanno dall‘azione antiossidante di contrasto ai radicali liberi, all’azione antitumorale nel tratto del colon, all’azione preventiva dell’obesità e di alcune patologie cardiovascolari. Read More
Resveratrolo, licopene e tetracarbinolo proteggono dai tumori, parola di Umberto Veronesi
In un’intervista al Tg1 di pochi giorni fa, il noto professor Umberto Veronesi, uno dei più importanti esperti, non solo in Italia, nella prevenzione e nella cura dei tumori, ci ha dato una gran bella notizia. Alcuni alimenti possono prevenire diversi tipi di tumori. Le sostanze nello specifico sono il resveratrolo (contenuto nel vino e nell’uva rossa), il licopene (contenuto nel pomodoro ma anche nell’anguria) e l’indolo e tetracarbinolo (contenuti nelle crucifere). Read More
Infuso di farfara, contro gli ultimi attacchi della tosse invernale
La farfara (Tussilago farfara L.), della famiglia delle Asteraceae, originaria dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa settentrionale è una pianta erbacea perenne che cresce dappertutto, ma preferisce i luoghi umidi e i terreni argillosi. All’inizio la farfara fu classificata come pianta priva di foglie, dato che i fiori sbocciano direttamente dal terreno e muoiono giorni o addirittura settimane prima che si vedano le foglie. Provvista di un grosso rizoma, gli steli sono pelosi ed eretti mentre i fiori sono di colore giallo e compaiono da febbraio ad aprile, proprio in questo periodo, ed è quindi considerata una pianta primaverile. Questo è il momento della raccolta dei fiori (le foglie si raccolgono ad inizio estate), e questo sarebbe il momento di usarla, soprattutto per chi soffre degli ultimi attacchi di tosse e di catarri invernali; gli infusi di farfara sono infatti utilizzati come rimedio mucolitico e sedativo della tosse e come espettoranti. Si narra che ai tempi di Plinio la farfara era considerata già allora, uno dei migliori rimedi contro la tosse.
Le parti utilizzate nella raccolta sono le foglie e i fiori. Read More
Arachide, dalle noccioline americane un aiuto per il cuore
Lo sapevate che l‘Arachide (Arachis hypogaea L.) o nocciolina americana fa parte, come i fagioli, i ceci, i piselli, la soia e le lenticchie, della famiglia delle Fabaceae o Leguminosae? Ebbene si, è un legume, e come tutti i legumi, insieme ai cereali, è fondamentale per la nostra nutrizione e per la nostra salute. Originaria del Brasile, dal Sud America si è diffusa nel Nord America e poi negli altri continenti. In Italia è coltivata dal 1870, ma senza mai assumere grandi proporzioni. I fiori, quando sono stati fecondati, sviluppano i frutti che avanzano nel terreno, dove crescono e maturano. Questi ultimi sono di colore giallognolo con all’interno generalmente due o tre semi (la parte commestibile) di forma ovale irregolare, ricoperti da una sottile pellicola di colore più o meno rossastro (FONDAMENTALE mangiarla perché ricca di OCP). Dal punto di vista nutrizionale si notano alcune interessanti caratteristiche: ha un ottimo contenuto di proteine vegetali e una discreta quantità di aminoacidi (l‘arginina è quello più abbondante), è ricca di minerali come zinco, magnesio, potassio, fosforo, manganese e rame, ha un grosso contenuto di fibre (25 g/100 g di alimento) e anche il contenuto della vitamina E è particolarmente elevato.
Pur essendo prive di colesterolo le arachidi sono molto ricche di grassi ed in particolare del monoinsaturo acido oleico (omega 9), lo stesso presente nell’olio di oliva, ma anche del polinsaturo acido linoleico (omega3). Read More