Pungitopo, non solo addobbo natalizio ma anche potente antinfiammatorio

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Il pungitopo (Ruscus aculeatus), della famiglia delle Ruscaceae, è una pianta perenne arbustiforme, originaria del bacino del Mediterraneo, che cresce spontanea nei boschi e nei sottoboschi di tutta Europa, fino ad un’altitudine di circa 1000 m. È una pianta sempreverde, caratterizzata da foglie ovali verdi scure, lucide e dure, terminanti con una spina acutissima. I fiori sono minuscoli e verdastri e danno origine, in inverno alle tipiche bacche rosso vivo. Il nome pungitopo deriva dall’uso che ne facevano i contadini per proteggere dai topi alcuni prodotti culinari tipo salumi o formaggi messi a stagionare. Usata e conosciuta, insieme ad agrifoglio, vischio e stella di natale, come addobbo natalizio, ha invece molte proprietà curative, soprattutto antinfiammatorie. Esse sono racchiuse nel rizoma (fusto sotterraneo) e nelle radici che risultano essere ricche di saponine di tipo steroideo, in particolar modo ruscogenina e neoruruscogenina, di diversi flavonoidi (come la rutina), di polifenoli e di fitosteroli. Queste sostanze aumentano la resistenza delle pareti capillari e ne normalizzano la permeabilità, in modo che ci sia una minore fuoriuscita di liquidi ed una riduzione di rotture dei capillari stessi. Read More

Ribes nero, un antiallergico che protegge i capillari

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Il ribes nero (Ribes nigrum), è un arbusto che cresce nel centro dell’Europa e nelle zone montuose euroasiatiche e può raggiungere un altezza fino a 2 metri. Il ribes è forse più conosciuto per le tipiche bacche utilizzate in gastronomia e dall’industria dolciaria che non come pianta medicinale; invece è molto usato in fitoterapia per la presenza di vari tipi di costituenti chimici. Le parti utilizzate sono le bacche (che contengono antociani, flavonoidi, procianidine e vitamine), le foglie (polifenoli e triterpeni) e i semi (elevato contenuto di acidi grassi polinsaturi). Ultimamente sono state studiate anche le gemme fresche e in particolare il suo olio essenziale. Read More

Non solo legname, il frassino è diuretico e antinfiammatorio

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Il genere Fraxinus, della famiglia delle Oleaceae, raggruppa molte specie di alberi (o raramente arbusti) tra le quali la più comune è il Frassino maggiore (Faxinus excelsior), originario dell’Europa e dell’Asia. Albero imponente, elegante e dal fogliame delicato, il Frassino, di grandi dimensioni, ha chioma ampia e tondeggiante, il fusto è slanciato e generalmente poco ramificato, la corteccia è grigia, liscia negli alberi giovani, diventa rugosa e piena di fessure con il passare del tempo; raggiunge i 30-40 m. di altezza e nei primi anni cresce in modo molto rapido. Le infiorescenze si vedono da aprile a maggio, prima della comparsa delle foglie e sono di colore giallo-verde riunite in pannocchie. Sono piante molto resistenti sia al caldo che alle temperature rigide, quest’ultime però temute dagli esemplari più giovani. Le parti adoperate in erboristeria sono le foglie e la corteccia dei rami di 2/3 anni. I costituenti principali sono frassinite, fraxina e fraxetina, fraxidina, isofraxidina, polifenoli  e tannini, mannitolo, glucosidi iridoidi. La corteccia in particolare è ricca in tannini, polifenoli e cumarine. Read More

Valeriana, la pianta sedativa che favorisce il sonno

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La valeriana (Valeriana officinalis L.) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Valerianaceae, frequente nei boschi umidi e lungo i ruscelli delle zone montagnose dove fiorisce in piena estate; può arrivare fino ad un’altezza di circa un metro e mezzo e presenta delle foglie disposte in senso opposto al fusto, di forma pennata. I fiori sono di colore roseo o bianco, ermafroditi, raccolti in corimbi terminali disposti ad ombrella. Viene coltivata nel Nord America, nell’Asia Occidentale e nell’Europa. Le sue proprietà terapeutiche erano conosciute addirittura presso gli antichi Egizi, i Greci e i Romani, ma la maggiore diffusione di questo rimedio vegetale avvenne nel Medioevo. Il termine  valeriana risale al verbo latino valere che significa “aver forza” e allude alla potenza che ha questa pianta nel far stare in buona salute gli uomini. Le parti utilizzate in fitoterapia sono le radici e i rizomi, costituiti da acidi valerenici, altri derivati sesquiterpenici presenti nell’olio essenziale, i valepotriati (valtrato e baldrinale) e alcuni alcaloidi (valeranina, attinidina e valtrossale). Read More

Ananas, contro infiammazioni, edemi e cellulite

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L’ananas (Ananas comosus), appartenente alla famiglia delle Bromeliaceae,  è una pianta originaria dell’America del sud, conosciuta dalle popolazioni Maya, Atzechi e Incas, ed è stata portata alla conoscenza degli europei e del resto del mondo da Cristoforo Colombo. Attualmente la specie è coltivata in Africa, nelle due Americhe, in Asia e in Australia.
L’ ananas contiene circa il 90% di acqua, mentre il rimanente 10% è costituito da proteine altamente digeribili, vitamine, minerali, oligoelementi (iodio, magnesio, manganese, potassio e calcio), fibre, acidi organici e enzimi proteolitici (bromelina). Il tutto per un apporto calorico ridottissimo, circa 40 calorie per 100g. Le parti utilizzate in fitoterapia sono i frutti e il gambo. Read More

Olivo, antivirale, diuretico e ipotensivo

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Olivo (Olea europaea L.) della famiglia delle Oleaceae, è un albero sempreverde che cresce spontaneo in Italia e che viene coltivato soprattutto nel centro sud della penisola; è assai diffuso in tutto il Mediterraneo ed è oggi noto e utilizzato soprattutto per l’olio di oliva ottenuto dalla spremitura dei suoi frutti maturi. L’olivo è una pianta che cresce molto lentamente e occorrono decenni prima che esso raggiunga grandi dimensioni con altezze anche di 10 metri. In tempi antichi l’olivo era utilizzato soprattutto a scopo alimentare e normalmente usato per frizioni e massaggi nelle terme. Il suo impiego in fitoterapia è invece assai più recente. Le parti utilizzate sono le foglie, la corteccia e, per l’olio, i frutti. Read More

Il fieno greco, un ottimo ricostituente

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Il Fieno greco (Trigonella foenumgraecum L.) è una pianta erbacea annuale, originaria dell’Asia occidentale; introdotta in Europa nel IX secolo, cresce spontanea in ambienti costieri e submontani. I fiori del fieno greco possiedono una caratteristica forma a triangolo, dalla quale deriva il nome del genere, mentre quello della specie deriva dall’utilizzo della pianta nell’alimentazione del bestiame. Conosciuta fin dall’antichità per le proprietà stimolanti e “ricostituenti” dovute alla presenza di proteine ad alto valore biologico (contenenti tutti gli aminoacidi essenziali, compresa la lisina poco disponibile in natura), è ancora oggi usata e apprezzata per queste stesse caratteristiche. Ma il Fieno greco. le cui parti utilizzate sono i semi, ha altri preziosi elementi quali flavonoidi, saponine steroidee (tra le quali la diosgenina), alcaloidi (trigonellina), steroli, fibre, vitamine, minerali e galattomannani. Read More

Edera, contro tosse e catarri bronchiali

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Sono iniziati i freddi invernali e con essi arrivano i primi raffreddori e i primi malanni; l’importante è coprirsi bene ed evitare i colpi di freddo, ma se nonostante queste attenzioni la gola si arrossa o se si avvertono i sintomi del raffreddamento, la fitoterapia, in questi casi, ci può dare una mano con l’edera.
L’edera (Hedera helix) appartiene alla famiglia delle Araliaceae, le cui foglie si raccolgono durante tutto l’anno, ma è meglio farlo durante i mesi giugno – agosto quando sono ben sviluppate, evitando di mescolarci i frutti perché questi ultimi sono particolarmente velenosi. Le sue proprietà sono conosciute dai tempi dei Greci e dei Romani: Plinio il Vecchio ci tramanda di come le proprietà medicinali dell’edera rischiarassero le idee offuscate dal troppo bere e avessero proprietà refrigeranti e diuretiche e che il succo di edera bianca togliesse i fastidi alle narici.
Le principali proprietà riconosciute dell’edera sono in particolare antinfiammatorie, sedative della tosse e antimicrobiche dovute alla alfaederina. Read More

Cardiaca, benefica per il cuore

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La cardiaca (Leonorus Cardiaca L.), della famiglia delle Labiatae,  è una pianta perenne, eretta, alta da 50 cm a 1.2 m, con fusto rigido, molto ramificato e ricco di foglie di colore verde scuro nella parte superiore, mentre in quella inferiore è di color cenere. Fiori bianchi o viola rosati, con il labbro inferiore chiazzato di viola, lunghi circa 12 mm. La cardiaca, pianta erbacea da giardino, chiamata anche coda di leone, conosciuta dai greci e coltivata nei monasteri durante il medioevo, cresce nelle macerie e nei luoghi incolti. Nella Cina antica si pensava che la cardiaca favorisse la longevità. In Europa la pianta si diffuse soprattutto come trattamento per le malattie del bestiame. Il tempo della raccolta va da Giugno a Luglio, durante la fioritura, prima della raccolta dei frutti. Le parti utilizzate in fitoterapia sono le sommità fiorite e i costituenti principali usati sono oltre all’olio essenziale, anche flavonoidi, alcaloidi (stachidrina, betonicina e turicina) e tannini. Read More

Erba medica, un valido ricostituente ricco di proteine vegetali

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L’erba medica o alfa-alfa (Medicago sativa L.) della famiglia delle Fabaceae, è una pianta erbacea perenne, alta fino a circa 80 cm, che ha un fusto eretto da cui partono molte ramificazioni ricche di numerosi germogli laterali, dai quali, dopo il taglio, si originano nuovi fusti. Ha delle radici estremamente profonde che le permettono di assorbire sostanze nutritive dal basso sottosuolo che sono generalmente non disponibili alle altre piante. Cresce nei prati aridi, nei terreni incolti e al bordo dei campi. La pianta era usata in antichità dagli Arabi come cibo per cavalli, perché sostenevano che li rendesse veloci e forti, per questo la chiamarono Al-fal-fa che significa “padre di tutti i cibi”. Coltivata fin dai tempi più remoti nell’Asia occidentale, fu introdotta in Grecia dai Persiani, mentre in Italia è giunta intorno al 200 a.C. ed è usata, ai giorni nostri, soprattutto come cibo per i conigli. Ma oltre ad essere ricca di proteine (18%, molte più delle uova e del latte), quindi ritenuta dagli esperti un buon ricostituente, possiede anche sorprendenti virtù curative. Read More