Afidi, maledette bestiacce, si nutrono voracemente dei boccioli delle mie amate roselline!!
Stamattina sono andata in terrazza e ho visto un via vai frenetico di formiche sul mio “roseto in miniatura” costituito da tre diverse varietà di piccole rose che fioriscono indicativamente dalla metà del mese di Aprile fino all’autunno inoltrato. Read More
E il tuo che terreno è?
Non c’è niente da fare. Prima o poi, se vogliamo ottenere il massimo dalle nostre piante, dobbiamo affrontare l’argomento: dobbiamo conoscere il nostro terreno. Questo lo si fa sia tramite un’analisi fisica sia tramite un’analisi chimica. Le caratteristiche fisiche e chimiche del terreno sono fondamentali per la buona riuscita di una coltura, qualunque essa sia. Se infatti coltivate le vostre piante in un terreno sbilanciato difficilmente esse cresceranno vitali e rigogliose. Per conoscere il proprio terreno voglio cominciare a parlare delle sue caratteristiche fisiche chiamando in gioco il concetto di tessitura del terreno. Read More
Toh, voglio comprare un bonsai!
Quante volte vi sarà capitato di soffermarvi a vedere i banchetti delle asociazioni NO PROFIT che espongono vari bonsai (vabbè, chiamiamoli così) e vi aggredisce una voglia matta di comprarne uno? Ecco, forse non è il modo migliore per procurarsi un bonsai, ma è sempre un buon inizio e una buona prova di “pollice verde”; anche perchè spesso ci si trova subito a dover combattere per la sopravvivenza dell’alberello, stressato dal lungo viaggio dai vivai cinesi e dalla terra pessima in cui vive (un mattone di argilla, praticamente…). Read More
Il Melograno, l’arbusto dei miti e delle leggende
Poche piante possono vantare un numero di miti e leggende simile a quello che si può associare al Melograno. Raffigurato fin dal terzo millennio avanti Cristo in numerose tombe egizie questo splendido arbusto attraversa praticamente tutte le culture del Mondo antico, comparendo in riti, racconti, simboli, sogni e tradizioni spesso legati alla sensualità. Read More
L’ortensia: bellissima, facile e… assetata!
Due sono gli elementi indispensabili per avere delle ortensie invidiabili: acqua in abbondanza e qualità del terreno.
Data la facilità di coltivazione la si trova ovunque, sia in vaso che in piena terra e con pochi accorgimenti regala delle copiose e durature fioriture. E’ una arbusto perenne a foglia caduca e, salvo nelle regioni particolarmente fredde (nelle quali se ne consiglia il riparo), sopporta bene anche l’inverno.
Decisamente predilige e cresce meglio all’ombra, ma può adattarsi anche al sole purchè innaffiata più volte al giorno con acqua in abbondanza. Il bisogno primario dell’ortensia è infatti l’acqua, per cui, date le dimensioni che raggiunge, ne è sconsigliata la coltivazione in piena terra a chi non ha riserve alternative all’acquedotto.
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Parliamo di bonsai??
Andiamo per ordine…la parola “bonsai” proviene dalla fusione di due vocaboli giapponesi: “bon” che significa vaso e “sai” che vuol dire coltivare. Da qui l’interpretazione corretta che identifica la parola bonsai come albero coltivato in vaso. Tante volte si pensa che un bonsai sia una pianta di una specie botanica particolare, nella cui genetica sia scritto che essa viva in un vaso…ma non è così: UN BONSAI È UN ALBERO, niente di più… e, come i normali alberi che si osservano in natura, ha bisogno esattamente delle stesse cure. Per coltivare con successo i bonsai bisogna fissare in testa bene questa cosa, effettuando tutti i nostri interventi nel rispetto del ciclo della pianta. Spesso, infatti, i bonsai muoiono per troppa premura, che ci porta ad essere ossessivi nei suoi confronti e, magari, annaffiarlo troppo… ricordatevi che un bonsai sopporta meglio una carenza di cura che un eccesso. Bene… intanto cominciate a fissarvi in testa queste nozioni, elaborate una mentalità ZEN, considerando che un bonsai è come un bambino (vedremo poi che anche in questo caso vi sono gli stadi di crescita come negli umani!!), e, come tale, non possiamo farlo crescere come, dove e quando vogliamo, ma saremo noi che dovremo essere pazienti e assecondare le “scelte” e le “ripicche” di crescita del nostro piccolo figlio. Buon bonsai!
Altri utili consigli per il benessere del vostro prato
Dopo il primo post dedicato all’argomento torniamo di nuovo e volentieri sui lavori da affrontare in questo periodo per favorire una ripartenza vigorosa del nostro prato e lo facciamo grazie ad un prezioso commento speditoci da docrossi (che spero diventi presto nostro prezioso collaboratore!) che ritengo molto interessante e che riporto integralmente:
“Tutto esattissimo!!! Aggiungerei solo una cosa… talvolta d’inverno, specialmente nei prati esposti a nord e non ben assolati, si può formare del muschio tra i cesti erbosi nelle zone più in ombra e umide. All’inizio della primavera è possibile, in queste zone, “strippare” il terreno, ovvero operare una raschiatura del muschio con un rastello rigido (non quelli per raccogliere le foglie) e riseminare con miscuglio leguminose-graminacee (miscugli consigliati per la naturalezza e la complementarietà). Tale operazione, chiamata “TRASEMINA” si effettua normalmente ogni 4-5 anni anche sui pascoli che, a lungo andare, perdono la loro rigogliosità e produttività.”
Nient’altro da aggiungere, rimane solo da ringraziare docrossi per l’ottimo intervento!
L’erba del vicino (non) è sempre più verde…
… ovvero come mantenere un prato da fare invidia!
Sì, lo sappiamo, avere un bel manto erboso non è facile come sembra. Costa molto sudore e molta dedizione pari solo alla soddisfazione che un prato tenuto bene può donare.
Torneremo spesso a parlare del prato sotto i vari aspetti che interessano la sua scelta e il suo mantenimento, i trucchi, i consigli e i suggerimenti per avere l’erba più verde del vicino ma parleremo anche dell’impatto ecologico che il mantenimento del manto erboso comporta.
Quello che ci interessa ora è vedere cosa fare al nostro prato, all’inizio della primavera, per farlo ripartire nel migliore dei modi. Read More
Piante per principianti: il Sedum sieboldii
Amate le piante ma non avete propriamente il pollice verde? Vorreste coltivarne ma proprio non vi sopravvivono? Niente paura! da oggi proporremo alcune piante facili da coltivare adatte ai principianti che vi daranno grosse soddisfazioni.
Cominciamo con il Sedum sieboldii, una pianta della famiglia delle Crassulaceae, originaria del Giappone e, a dispetto dell’apparenza, piuttosto rustica.
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