L’ho sempre sostenuto e continuo a crederci: le piante salveranno il pianeta! L’ennesima conferma a questa verosimile teoria arriva dagli Stati Uniti dove il Dipartimento per l’Energia ha deciso di investire 24 milioni di dollari per la ricerca sui biocarburanti derivati dalle alghe.
OGM sì, OGM no, e se i MAS mettessero tutti d’accordo?
Il dibattito sugli OGM, si sa, non prevede molte adesioni al partito dei moderati: di solito o si è a favore o si è contro. Le posizioni poi sono in genere inconciliabili. Da un lato i favorevoli sottolineano che, grazie alla loro (presunta) resistenza a parassiti e malattie e alla loro alta produttività, gli Organismi Geneticamente Modificati possono avere un ruolo fondamentale nella lotta alla fame e alle carestie, oltre a favorire l’abbandono dell’utilizzo di pesticidi e veleni vari; dall’altro i contrari che denunciano proprio la loro inefficacia nel resistere agli attacchi, presentano studi che proverebbero la loro potenziale pericolosità per la salute degli esseri viventi e soprattutto esprimono forte preoccupazione per l’imprevedibilità delle conseguenze che potrebbero scaturire dall’interazione tra il loro codice genetico e quello degli organismi naturali. Nonostante l’opinione favorevole di buona parte della comunità scientifica e delle ultime decisioni prese in sede europea l’adozione degli OGM non convince gli Stati singoli e molti Paesi tra i quali Austria, Germania, Lussemburgo e la stessa Italia hanno adottato misure restrittive che di fatto rendono impossibile la loro coltivazione. Insomma la controversia è sempre più accesa e fino a oggi tra i due schieramenti sembra impossibile un compromesso. Fino a oggi, perché da un po’ di tempo gli scienziati di diversi Paesi, tra i quali il nostro, stanno sviluppando una tecnica detta Marker Assisted Selection (MAS) che promette di mettere tutti d’accordo.
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Idee per l’Ambiente: piante che “sudano” biocarburanti
È la classica situazione da “con le spalle al muro” o meglio de “il topo all’angolo”: i cambiamenti climatici, l’inquinamento, l’esaurimento (imminente?) del petrolio e altri simpatici fattori costringono molti stati, aziende e ricercatori, ovvero l’umanità, a studiare alternative alla situazione odierna nella speranza di trovare fonti energetiche sostenibili e al contempo efficaci, in grado cioè di sostenere lo stesso tenore di vita garantito dagli idrocarburi senza sacrificare le nostre ormai consolidate (e a oggi insostenibili) abitudini. Eufemisticamente parlando, la sfida non è da poco anche se va detto che agli scienziati non manca certo la fantasia e molte innovative e promettenti tecnologie stanno spuntando come funghi praticamente tutti i giorni. È il caso per esempio della tecnica escogitata da una società del Massachusetts, la Joule Unlimited, che sta facendo promettenti passi avanti su un progetto pilota per ottenere combustibile dalle piante. Nessuna novità verrebbe da dire se non per il fatto che le suddette piante sono letteralmente in grado di “sudare” biocarburanti.
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Dal Giappone l’esoscheletro che aiuta gli agricoltori nei lavori
Oggi vi parlo di una notizia che farà molto piacere agli agricoltori, specialmente a quelli meno giovani: la Tokyo University of Agriculture and Technology sta studiando un esoscheletro che aiuta attivamente gli operatori nei lavori sul campo capace di ridurre lo sforzo fisico del 62%.
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Earth Day 2010, oltre un miliardo di persone per salvare il Pianeta
E sempre prendendo spunto dal vulcano islandese che sta creando tanti problemi, se siete seguaci delle teorie di James Lovelock e ritenete che il nostro pianeta sia un superorganismo vivente chiamato Gaia (nate, per intenderis, molto prima di Avatar…), allora l’eruzione dell’Eyjafjallajökull vi sembrerà qualcosa di molto simile a un grido d’allarme, un tentativo (tra l’altro, sembra, ben riuscito) di richiamare l’attenzione su quella che è una giornata simbolo per la salvaguardia della Terra: domani è infatti il 22 aprile e come tutti gli anni si celebra l’Earth Day.
Scoperta la pianta dei miracoli: Antherichthys protelafebolione, anticellulite e viagra naturale
Persa nel flusso di informazioni che ci travolge quotidianamente, la notizia della scoperta da parte dei Royal Botanic Gardens di tre nuove specie di piante era passata di fatto inosservata. Normale, chi presta interesse oggi giorno a cose del genere? Un recente studio su una di queste nuove piante però riporta in primo piano la notizia, perché pare proprio che le qualità dell’Antherichthys protelafebolione abbiano del miracoloso.
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Urban Biofilter, come depurare acqua e aria in città e vivere felici
… o quanto meno a vivere meglio. È quello che cerca di fare il progetto denominato Urban Biofilter che, unendo concetto di fitodepurazione la capacità di alcune piante di operare da filtro contro gli inquinanti atmosferici, vuole assicurare alle popolazioni urbane una qualità di vita migliore e più sana.
Dai piselli al fotovoltaico, nuovi studi per un’energia sostenibile
Finiamo la settimana con una notizia interessante in chiave”energia sostenibile”. Se si riuscisse a sfruttare in maniera ottimale l’illimitata energia del sole i gas serra derivati dall’uso dei combustibili fossili sarebbero un problema marginale se non inesistente. Purtroppo l’efficienza dei sistemi fotovoltaici è ancora bassa e questa tecnologia contribuisce solo in piccola parte alla domanda generale di energia.
Una nuova soluzione ai problemi legati all’energia solare e alla sua efficienza potrebbe giungere da una fonte inaspettata quanto comune perché spesso nei nostri piatti: il Pisum sativum, meglio conosciuto con il nome di pisello, potrebbe svolgere un ruolo importante nel nostro futuro energetico.
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Regalo, pianta e solidarietà. l’8 marzo festeggiatelo con la gardenia dell’AISM
Difficile ottenere di più: fate un bel dono alla morosa (o, se siete donne, un bel regalo per voi stesse) da affiancare magari al solito, classico, mazzo di mimosa; vi ritrovate una pianta da coltivare a dir poco deliziosa; e, ultimo ma non ultimo, compite un’importante opera di solidarietà. Tre in uno. Possibile? Certo, ed è piuttosto semplice: da domani sabato 6 a lunedì 8 marzo non dovrete fare altro che recarvi in una delle oltre 3.000 piazze italiane e acquistare la gardenia dell’AISM per combattere la sclerosi multipla.
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UE, stop alla moratoria sugli Ogm, via libera alla patata transgenica
E così, dopo il mais, ecco che arriva anche la patata Ogm: l’Efsa, l’autorità dell’Unione europea che si occupa della sicurezza alimentare, ha dato il via libera alla coltivazione nel territorio europeo di Amflora, una patata modificata geneticamente che verrà impiegata in ambito industriale per prodotti come carta e adesivi e per la produzione di fertilizzanti e di mangimi per animali.
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