Nel “Cosa coltivare nell’orto” della settimana si parla di un ortaggio buono per tutte le stagioni (in determinate zone come quelle litorali del sud può essere coltivato in pratica tutto l’anno), ricco di proprietà fitoterapeutiche e alimento fondamentale in ogni dieta che si rispetti: il finocchio.
5 piante che attirano gli insetti utili nell’orto e nel giardino
In questo periodo dell’anno si registra la massima attività dei parassiti delle piante e di conseguenza si ha il picco dei loro attacchi a danno delle nostre verdi amiche. Per difenderle, o almeno per limitare i danni, oltre a usare prodotti antiparassitari (ovviamente naturali) possiamo sfruttare l’azione dgli insetti antagonisti dei parassiti, ovvero avvalersi dell’ausilio dei cosiddetti “insetti utili”. L’argomento è molto interessante, è stato già affrontato su questo blog e verrà ulteriormente approfondito, intanto però possiamo favorire l’arrivo di questi insetti piantando nell’orto e/o nel giardino alcune piante che li attirano. Ecco alcuni esempi di specie spontanee e ornamentali che svolgono questo importante ruolo.
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Cosa coltivare nell’orto, P come Porro
L’ormai classico appuntamento con “Cosa coltivare nell’orto”, si occupa questa settimana di un altro squisito, irrinunciabile ortaggio appartenente alla fondamentale famiglia delle Alliaceae: il porro.
GardenPool, come convertire una piscina in una mini serra per l’autosufficienza alimentare
Considerando che avere la piscina in casa rappresenta un sogno per molti, a quei pochi che se la possono permettere questa esperienza sembrerà una vera e propria eresia e mai si sognerebbero di fare come la famiglia McClung. Eppure la loro idea di trasformare una vecchia piscina in una serra (anche se sarebbe più corretto definirla una mini fattoria) per l’approvvigionamento del cibo quotidiano, ben descritta sul loro sito GardenPool.org, è davvero interessante e indica una strada che prima o poi saremo tutti costretti a prendere in considerazione.
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Cosa coltivare nell’orto, S come sedano
Per il nuovo appuntamento con “Cosa coltivare nell’orto” è il turno di un altro ortaggio talmente buono che non può mancare in ogni orto che si rispetti: il sedano.
Parassiti delle rose (e non solo…): il ragnetto rosso. Caratteristiche, danni e lotta
Continua la veloce carrellata sugli innumerevoli problemi che possono colpire la rosa, trattando di un parassita che non si limita ad attaccare solo la regina dei fiori ma che possiamo trovare ahinoi su molte delle nostre piante, siano esse orticole, ornamentali o da frutto: il ragnetto rosso.
Cosa coltivare nell’orto, C come cocomero
Periodo di iperattività nell’orto quello di questi mesi, ed ecco allora qualche altra dritta per coltivare un ortaggio come il cocomero che può essere ancora seminato o messo a dimora nel mese di maggio. Anche se non è proprio facilissimo da coltivare, durante le calde giornate estive la soddisfazione di gustarsi una fetta fresca di un cocomero coltivato in proprio dovrebbe da sola spingere chiunque a tentare la coltivazione.
Cosa coltivare nell’orto, P come peperone
Visto che questo è il mese della sua messa a dimora in pieno campo un po’ in tutto il Paese, parliamo di un altro ortaggio che è senz’altro tra i più coltivati negli orti di tutta Italia: il peperone.
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Video, messa a dimora della zucchina
Visto che l’altro giorno il mio amico Diego ha messo a dimora alcune piante di zucchina, per altro le ultime uscite da un supreproduttivo semenzaio, ho preso la mia vecchia e fida videocamera e ho immortalato l’operazione. Ne è uscito un video semplice semplice che documenta quanto sia facile la tecnica che dalle mie parti va per la maggiore per trapiantare le zucchine. E non solo.
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“Un posto nel semenzaio”, anno terzo: piante in cerca di sistemazione
Arrivato al terzo anno di esistenza il semenzaio ha raggiunto la piena maturità e la stagionale operazione di semina e crescita degli ortaggi può dirsi conclusa con il massimo dei risultati. Complice anche la stagione non certo troppo fredda, le piante sono cresciute senza alcun problema, all’inizio protette dal calore sprigionato dal processo di trasformazione del letame e, in seguito, dall’effetto serra che la copertura in policarbonato alveolato ha loro assicurato. Il risultato finale è stato quello di una vera e propria esplosione vegetativa che ha presto saturato il poco spazio all’interno del semenzaio costringendomi a piazzare le piante prima del previsto.
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