Alcuni dei migliori alleati che abbiamo nella lotta ai parassiti delle piante dell’orto e/o del giardino non ce li fornisce una fabbrica di veleni chimici ma la Natura stessa. Diversi animali – tra rettili, anfibi, uccelli e mammiferi – giocano infatti un ruolo non secondario nel controllo delle specie fitofaghe ed è per questo consigliato rispettarli e magari favorirne l’insediamento nel nostro terreno tramite comportamenti ad hoc che li invoglino a rimanere “a disposizione” ottenendo in cambio un valido aiuto in difesa delle nostre piante. Vediamo una veloce carrellata degli animali cosiddetti “utili”.
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Cosa coltivare nell’orto, c come carota
Non so di preciso perché ma la carota era rimasta fuori dalla serie di post intitolati “Cosa coltivare nell’orto” e, forse semplicemente per essermene scordato, ero passato a descrivere la coltivazione del cavolo prima e del cetriolo poi. Del resto non è che abbia niente contro questo ortaggio, anzi! Tagliata per esempio à la julienne e condita con olio e un po’ di limone la carota risulta davvero molto buona, rinfrescante (specie in queste torride giornate estive) nonché ricchissima di Betacarotene, di vitamine B, C, PP, D ed E, e di sali minerali.
Poi nei giorni scorsi ho letto l’articolo di Carlo Petrini intitolato “Quei nove centesimi nelle tasche dei contadini” e, oltre a indignarmi per le condizioni in cui versa la nostra agricoltura (i nove centesimi del titolo si riferiscono proprio al compenso che spetta a un agricoltore per un chilo di carote da lui prodotte quando lo stesso chilo a noi ci viene a costare un euro, ovvero con un vergognoso ricarico del 1100%!!!), mi sono ricordato di questo ortaggio talmente comune nei nostri orti da passare quasi inosservato.
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Varietà rare: il pomodoro Feuerwerk
Dopo quella definita “la più piccola del mondo” è il momento di parlare di un’altra varietà poco conosciuta di quello che è forse l’ortaggio più diffuso tra i coltivatori amatoriali, ovvero il pomodoro. E, senza nulla togliere al simpatico Spoon, il salto di qualità è davvero notevole perché il Feuerwerk può essere definito a tutti gli effetti un pomodoro molto pregiato.
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Innesto Solanum torvum, nuovo contributo da parte di un lettore
Dopo l’intervento di Giuseppe che ha illustrato i suoi progressi con il Solanum torvum, è la volta di un altro lettore, Antonio Carrisi, che mi scrive per inviarmi il suo interessantissimo contributo sull’argomento, con l’aggiunta tra l’altro di ben tre gallerie fotografiche.
Il secondo intervento del genere in pochi giorni può solo significare che, grazie anche all’opera “mediatrice” di questo blog, la coltivazione del S. torvum sta via via diffondendosi tra i molti coltivatori amatoriali sparsi lungo tutta la Penisola e questo, è logico, non può che farmi piacere.
Sono molti ormai i lettori che, ottenuti i semi di questa pianta, si cimentano con la sua coltivazione e tentano l’innesto del S. torvum con la melanzana e/o il pomodoro, seguendo magari l’esaustivo video dell’innesto erbaceo che illustra la tecnica cosiddetta “per approssimazione”. E gli ottimi risultati raggiunti dagli appassionati testimoniano la validità di quanto mostrato.
Ma bando alle ciance, vi lascio all’intervento di Antonio:
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10 consigli per ottimizzare il consumo di acqua in giardino, nell’orto e sul balcone
Calura, tremenda calura. Forse un po’ in ritardo sulla tabella di marcia (almeno quella degli ultimi anni) ma alla fine il caldo torrido e insopportabile che abbiamo imparato a conoscere in tempi recenti è purtroppo arrivato. E non è fastidioso e pericoloso solo per noi ma può diventarlo anche per le nostre piante che in questo periodo necessitano di una maggiore quantità di acqua per far fronte all’innalzamento delle temperature. Per non incidere significativamente sulle riserve idriche della propria comunità (dove l’acqua scarseggia è impensabile sfruttarne grandi quantità per annaffiare le proprie piante, senza contare il fatto che in molti comuni le ordinanze dei sindaci vietano di sprecarla, pena multe salatissime) è possibile seguire alcune regole in grado di ottimizzare al massimo il consumo di questa preziosissima risorsa. Vediamo quali.
Varietà rare: lo Spoon, ovvero “i pomodori più piccoli del mondo”
Nell’anno della biodiversità era obbligatorio, nel mio semenzaio, dedicare un po’ di spazio alla colitvazione delle varietà di ortaggi rare e inusuali che da troppo tempo ormai finiscono per lasciare il campo alle solite 3 o 4 piante più produttive finendo poi per essere dimenticate. Con tutto quello di negativo che questo comporta, proprio e soprattutto in termini di biodiversità che rischia così di diminuire o sparire per sempre con grave perdita per la vita del pianeta e dei suoi fragili equilibri. Per invertire questa disastrosa tendenza alla distruzione della biodiversità ognuno di noi dovrebbe “adottare”, nel suo piccolo, almeno una pianta rara coltivandola e facendola conoscere, diffondendone cioè, per dirla con uno scontato giro di parole, “la coltura e la cultura”.
Tra le varietà rare che ho seminato quest’anno la parte da leone l’hanno fatta i pomodori: ai soliti semi tramandati dai contadini della zona ho potuto infatti affiancare alcune varietà acquistate, in occasione di Murabilia ’09, presso un esperto appassionato che vanta una collezione di rarità di tutto rispetto. Tra i pomodori acquistati al banchino della manifestazione lucchese c’è per esempio lo Spoon i cui frutti sono definiti come”i pomodori più piccoli del mondo“.
Solanum torvum, l’interessante esperienza di un lettore con l’innesto erbaceo
In attesa di sciogliere il dubbio amletico sulle mie piante di Solanum torvum (“frutti o innesto, questo è il dilemma“) l’altra settimana mi ha scritto da Palermo un lettore abituale di queste pagine, Giuseppe Pergolizzi, che mi ha inviato alcune foto molto interessanti sulla sua esperienza con l’innesto erbaceo tra il S. torvum e una piante di melanzana.
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Cosa coltivare nell’orto, c come cetriolo
Nuovo appuntamento con “Cosa coltivare nell’orto” e altro ortaggio che non può assolutamente mancare tra le proprie piante: il cetriolo. Magari ci sarà qualcuno a cui non piace (esiste?!?!) o a chi questo ortaggio rimane particolarmente indigesto (ma ci sono, come vedremo, rimedi in tal senso) ma per tutti gli altri è impossibile negarsi il piacere di mangiare questo squisito prodotto (da solo o in un’insalata mista) e beneficiare delle sue qualità rinfrescanti e rimineralizzanti, specie durante queste torride giornate estive.
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Cosa coltivare nell’orto, c come cavolfiore
Può dirsi un vero orto quello che non ospita almeno una varietà di cavolo? A mio modesto parere no perché ogni “ortolano” che si rispetti dovrebbe cimentarsi con la coltivazione di questa meravigliosa e benefica pianta, come minimo con una delle sue molteplici forme. Molteplici sì, perché si fa presto a dire cavolo!
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La “preziosa” Erba cipollina, buona e facilissima da coltivare, anche sul balcone
Da quando ho scoperto che negli Stati Uniti l’Erba cipollina vale cifre da capogiro, tratto con i guanti di velluto il mio storico vaso dove la coltivo da anni per esigenze culinarie. Se per questa pianta aromatica gli americani sono infatti disposti a sganciare tutti quei dollari allora, mi sono detto, ho un bel valore da custodire gelosamente. A parte la facile ironia, in quella che sembra a tutti gli effetti una valutazione avventata fatta però all’interno di un ragionamento comunque interessante (ovvero quello che segue alla domanda “quali sono gli ortaggi più convenienti da coltivare?”), si nasconde comunque una semplice verità e cioè che l’Erba cipollina è comunque preziosa, almeno come alleata in cucina.
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