Ormai ci siamo, è arrivato il mese del risveglio delle piante e anche i bonsai non sfuggono ovviamente a questa regola. Vediamo allora di fare chiarezza su quelle operazioni fondamentali che fanno sì che i nostri pargoli ripartano alla grande!!!
Orto, finalmente Maggio!
Siamo un bel pezzo dentro Maggio e dopo le fatiche di fine inverno inizio primavera cominciano ad arrivare dall’orto i primi prodotti del nostro lavoro e con essi anche una sana e legittima soddisfazione per i risultati ottenuti (qualunque essi siano…)
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Maggio, le cure colturali del prato
Mantenere un prato in buona salute, si sa, comporta un po’ di sacrificio. In questo periodo, complici le piogge primaverili (per fortuna quest’anno un po’ più frequenti degli ultimi anni), la nostra erba cresce letteralmente a vista d’occhio. Per fare in modo che cresca bella e rigogliosa dobbiamo tagliarla, bagnarla, concimarla, bagnarla di nuovo, ritagliarla…
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L’orto, i lavori d’Aprile
Aprile è il mese in cui inizia la piena attività nell’orto. Pur con un po’ di prudenza (un ritorno del freddo non è scongiurato e per alcune colture potrebbe essere molto dannoso) questo mese è senz’altro quello dei trapianti di tutte quelle piantine ottenute in cassoni, in letti caldi o più semplicemente acquistate già pronte per essere messe a dimora.
Ad Aprile continuano le semine di carote, cicorie, bietole, piselli, lattughe e prezzemolo mentre è possibile cominciare a seminare a dimora anche il basilico, la barbabietola rossa e la rucola.
Per quanto riguarda le piantine già formate potete trapiantare ortaggi come i cavoli, i pomodori, le melanzane, i sedani e le insalate. Premature per il freddo, specialmente al nord, potrebbero rivelarisi la semina o la messa a dimora delle Cucurbitacee in generale (cetrioli, cocomeri, meloni e zucchini): consiglio di aspettare la metà o la fine del mese.
Altri utili consigli per il benessere del vostro prato
Dopo il primo post dedicato all’argomento torniamo di nuovo e volentieri sui lavori da affrontare in questo periodo per favorire una ripartenza vigorosa del nostro prato e lo facciamo grazie ad un prezioso commento speditoci da docrossi (che spero diventi presto nostro prezioso collaboratore!) che ritengo molto interessante e che riporto integralmente:
“Tutto esattissimo!!! Aggiungerei solo una cosa… talvolta d’inverno, specialmente nei prati esposti a nord e non ben assolati, si può formare del muschio tra i cesti erbosi nelle zone più in ombra e umide. All’inizio della primavera è possibile, in queste zone, “strippare” il terreno, ovvero operare una raschiatura del muschio con un rastello rigido (non quelli per raccogliere le foglie) e riseminare con miscuglio leguminose-graminacee (miscugli consigliati per la naturalezza e la complementarietà). Tale operazione, chiamata “TRASEMINA” si effettua normalmente ogni 4-5 anni anche sui pascoli che, a lungo andare, perdono la loro rigogliosità e produttività.”
Nient’altro da aggiungere, rimane solo da ringraziare docrossi per l’ottimo intervento!
L’orto, un piacere e una risorsa
La spesa di tutti i giorni si sa è in costante aumento. I prodotti alimentari in genere, ma anche la frutta e la verdura, hanno subito delle impennate del prezzo preoccupanti. Se aggiungiamo anche il non secondario vantaggio di trovarsi sulla tavola prodotti genuini e controllati perché coltivati da noi ecco che trovare un appezzamento di terreno oppure ritagliarsi un angolo nel giardino da coltivare ad orto è sicuramente un’idea brillante. Read More
L’erba del vicino (non) è sempre più verde…
… ovvero come mantenere un prato da fare invidia!
Sì, lo sappiamo, avere un bel manto erboso non è facile come sembra. Costa molto sudore e molta dedizione pari solo alla soddisfazione che un prato tenuto bene può donare.
Torneremo spesso a parlare del prato sotto i vari aspetti che interessano la sua scelta e il suo mantenimento, i trucchi, i consigli e i suggerimenti per avere l’erba più verde del vicino ma parleremo anche dell’impatto ecologico che il mantenimento del manto erboso comporta.
Quello che ci interessa ora è vedere cosa fare al nostro prato, all’inizio della primavera, per farlo ripartire nel migliore dei modi. Read More
Primula, il fiore che fa Primavera
La Primula si sa è uno dei simboli della Primavera in arrivo. Alla fine dell’inverno non è raro trovare questa pianta in fiore in zone umide, in modo particolare lungo i corsi d’acqua. Ne esistono di moltissime specie, oltre 400 e molte nascono anche in Italia. Per quanto riguarda la coltivazione se avete una zona nel giardino a mezz’ombra potete coltivarla con successo, purchè il terreno e l’acqua non siano calcarei; questa pianta infatti ha bisogno di un terreno neutro o leggermente acido. Ama l’umidità nell’aria, ma bisogna stare attenti a non bagnarla troppo al fine di evitare marciumi. Può essere coltivata sia in piena terra che in vaso e concimata con normali concimi in commercio.
Dovrete inoltre avere l’accortezza di togliere di volta in volta i fiori secchi.
È una bella sfida, ma se avrete queste attenzioni e un pò di passione, potrete vedere le vostre primole rifiorire anche per anni e, vi posso garantire, sarà motivo di orgoglio.
La rosa, è il periodo della potatura
Come non iniziare dalla regina dei fiori, sua Maestà la Rosa?
Torneremo spesso a parlare di questo incredibile fiore che ha da sempre suscitato nell’uomo un fascino insondabile e misterioso.
Ciò che preme ricordare in questo post che è tempo (salvo un improbabile colpo di coda di un inverno che inverno non lo è stato) di potare le nostre rose. Il periodo migliore infatti è marzo e aprile, il periodo durante il quale le gemme cominciano a gonfiarsi. Tutto poi dipende dal clima ma è comunque da sconsigliare la potatura tardiva, quando cioè i getti sono già lunghi; ai rosi a cespuglio vanno lasciate massimo 7 gemme (5 l’ideale) contate dal basso verso l’alto e tolto tutto il resto compresi logicamente i rami secchi o troppo sottili per prendere forza.
se il vostro roso invece è sarmentoso (cioè che si sviluppa con rami lunghi e flessibili che possono essere rampicanti o ricadenti) dovete lasciare i tralci di 2 o 3 anni dove si concentrerà il maggior numero di fiori ripulendo come al solito da rami vecchi e secchi e lasciando 4 o 5 gemme ai getti laterali.
In generale il taglio va fatto in diagonale, inclinato verso il lato opposto a quello dove è presente la gemma, ma solo un po’ di esperienza vi permetterà di operare al meglio.