Specie appartenente alla famiglia delle Liliacee, il porro (Allium Porrum) è un ortaggio dal gusto molto simile alla cipolla.
La sua origine è incerta, può darsi che provenga dai territori celtici, ma lo conoscevano ed usavano anche gli Egiziani, mentre in Europa fu importato dai Romani. Plinio tesseva le lodi del porro affermando che “preso in una crema d’orzo, oppure mangiato crudo senza pane, un giorno si e uno no, giova anche alla voce ed al sonno”. Lo storico latino raccontava aneddoti sull’imperatore Nerone che, ogni mese, in determinati giorni, mangiava solo porri conditi con olio di oliva per conservare una bella voce.
Di questa pianta si consuma il bulbo, formato dalla parte basale delle foglie. Si impiega crudo o cotto in svariate preparazioni. In molti casi può sostituire la cipolla, e viene impiegato per preparare minestre, brodi, zuppe, risotti, frittate, tortini e pasta. Il porro è ricco di acqua (più del 90%), assolutamente ipocalorico, quindi indicato nelle diete dimagranti. Ricco di vitamina A, abbastanza di vitamina C e con discrete quantità di vitamine B., contiene minerali come il ferro, il magnesio (utile per il cuore), la silice (per l’elasticità delle ossa e della pelle), il potassio, il calcio (per rinforzare le ossa) e l’acido fosforico (utile per il sistema nervoso). Read More
Arance, mangiamo sostanze utili con la frutta di stagione
L’Arancio (Citrus x sinensis) appartiene al genere Citrus e alla famiglia delle rutacee. Antico ibrido (da secoli coltivato come specie propria) probabilmente originario dell’Indocina è una pianta sempreverde, alta fino a 10 metri, con foglie resistenti, fiori bianchi e odorosi. Viene coltivato in molte aree del Mediterraneo (in Italia sopratutto in Sicilia) nelle quali è stato portato dagli arabi e poi dai mercanti genovesi, anche se alcuni antichi testi romani ne fanno cenno già nel primo secolo. L’arancia (il frutto dell’arancio) si presenta all’esterno con una scorza (pericarpo), che inizialmente è di colore verde e poi, maturando diviene gialla, arancione o rossa (per es. arancia rossa di Sicilia IGP). La parte interna (endocarpo), è polposa e divisa in spicchi pieni di succo contenente acido citrico, zuccheri, vitamine (soprattutto C), calcio, fosforo, potassio, ferro e selenio. Read More
Cavolo, l’ortaggio che ci protegge dai tumori
Conosciuto fin dai tempi antichi, il cavolo (Brassica oleracea) era utilizzato dai Romani per curare moltissime malattie e veniva mangiato crudo per aiutare a depurare l’organismo. Quasi l’80% della produzione mondiale di cavolo proviene da Asia ed Europa. In Italia le regioni dove la produzione dell’ortaggio è più sviluppata sono: Campania, Sicilia, Lazio, Abruzzo e Puglia. Il cavolo è ricco di zolfo, sodio, potassio, magnesio, acido folico, vitamina A, B1, B2, C, U (ultima arrivata, che combatte l’ulcera gastrica quella duodenale e quelle intestinali). L’acido folico favorisce la produzione di emoglobina, quindi può essere mangiato da chi ha problemi di anemia. Le sue proprietà diuretiche, cicatrizzanti, depurative e curative ne fanno un ottimo rimedio contro piccoli e grandi disturbi. Ma la sua vera virtù terapeutica sembra quella di agire sulle cellule tumorali attraverso dei composti chiamati isotiocianati. Read More
Frutta e verdura di stagione: i prodotti di dicembre
La natura ha i suoi tempi e i suoi ritmi e da un mese all’altro i prodotti di stagione non si differenziano molto: certo, per qualche ortaggio finisce la produzione mentre un frutto comincia ad apparire sul mercato, ma in genere è naturale che frutta e verdura rimangano in vendita per un lasso di tempo superiore al mese. Meno naturale è trovare (e spesso, diciamocelo, cercare…) tutto l’anno qualsiasi tipo di prodotto. Che sia estivo o autunnale poco importa, state certi che qualcuno che ve lo offre lo troverete di sicuro. Il problema maggiore però non è l’offerta ma la domanda: lapalissiano quanto volete ma se non ci fossero consumatori a cercarli (spesso a pretenderli) i prodotti fuori stagione non ci sarebbero neanche.
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Olio d’oliva estratto a freddo, cerchiamo di capirci qualcosa
Come tutti gli anni in questo periodo vengono raccolte le olive. Da un po’ di anni mi occupo della fase finale del processo di estrazione dell’oro verde, nel senso che accompagno gentilmente le olive di famiglia al frantoio per tornare con i fusti pieni di extra vergine. Uno degli aspetti più divertenti è la polemica che si accende su gusto, colore, odore e purezza del prodotto. Nessuno ammetterà mai, neanche sotto tortura, che il suo olio è inferiore al vostro. Quest’anno, approfittando anche dell’annata spettacolare (praticamente assente la tristemente famosa mosca che tanti danni aveva arrecato la scorsa stagione), ho deciso di sbaragliare la concorrenza provando a portare parte del raccolto in un frantoio all’antica soprattutto perché ero curioso di verificare la leggenda dell’olio di una volta più verde, più pizzichino, più tutto.
In seguito cercherò di elencare le principali differenze che ho riscontrato portando olive provenienti dallo stesso campo nella stessa settimana.
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Frutta e verdura di stagione, i prodotti di novembre
Eccomi di ritorno da Massimo il fruttivendolo (che come sempre ha gentilmente allestito il “set fotografico”) con la foto di molti dei prodotti di stagione che potete trovare nei negozi di frutta e verdura nel mese di novembre, con un occhio al portafogli (i prodotti di stagione costano meno) e uno all’ambiente (far venire le fragole dall’altra parte del mondo non è salutare per il pianeta…).
La lista non si discosta molto da quella dei prodotti di ottobre, perde qualche pezzo per strada ma guadagna alcune new entry di sicuro interesse, sia per la loro bontà che per le indubbie qualità nutrizionali.
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