“Un posto nel semenzaio”, anno terzo: i preparativi

"Un posto nel semenzaio", anno terzo: i preparativi
Anche quest’anno eccomi alle prese con il semenzaio a letto caldo che ho costruito tre anni fa. Il grosso dell’attività orticola sta infatti iniziando e per anticipare la maggior parte delle semine, che altrimenti slitterebbe di un mese abbondante, non c’è niente di meglio di un semenzaio “alimentato” con il letame fresco. Ecco dunque di seguito il fotoracconto dei lavori che precedono la semina vera e propria.
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Canfora, fluidificante bronchiale

La canfora si estrae principalmente dal Cinnamomum camphora
La canfora è una resina che si trova in diversi vegetali ma viene principalmente estratta dalla corteccia e dai rami del Cinnamomum camphora (Lauraceae), un albero sempreverde alto fino a 40/50 metri, tipico della Cina meridionale e del Giappone. Le sue foglie sono persistenti, con lamina ovale-allungata, glabre, lucide nella parte superiore e opache in quella inferiore. I fiori sono piccoli di colore giallo-verdognolo, mentre i frutti sono delle drupe ovoidali di colore nero-violaceo.
La canfora si presenta come una sostanza bianca, volatile e cristallina, dall’odore penetrante, mentre il sapore è aromatico e pungente e lascia una sensazione di freddo e amaro. Viene  impiegata spesso nella composizione delle pomate per i trattamenti locali di nevralgie. Importante è anche l’olio essenziale che si ricava dal legno della corteccia e dai rami dell’albero. Read More

La Flora in mostra, gli appuntamenti di marzo 2011

Florablog – Mappa dell’Italia
Poteva arrivare marzo senza il post dedicato agli eventi, alle fiere e alle mostre del mese che hanno in qualche modo a che fare con il Regno vegetale? Certo che no! Ecco allora di seguito una lista dei principali appuntamenti, che sono riuscito a scovare in Rete e altrove, dove poter dare libero sfogo al proprio “pollice verde” che, come la natura che ci circonda, si sta velocemente risvegliando dal torpore invernale.
La lista è come sempre aperta e in divenire e chiunque sia a conoscenza di un evento qui assente può lasciare un commento e il post sarà aggiornato. Anche perché, guardando la mappa qui sopra, salta subito all’occhio la totale assenza di appuntamenti al sud. Non so come mai ma la cosa si era già presentata l’anno scorso: o nel Meridione non organizzano eventi del genere o io non so trovarli su Internet, oppure non vengono debitamente pubblicizzati. In ogni caso fa tristezza vedere anche qui la solita, netta, differenza tra Nord-Sud. Anche per invertire questa tendenza se avete qualcosa da segnalare fatevi sotto!
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I cambiamenti climatici rendono i prodotti agroalimentari più pericolosi per la salute?

I cambiamenti climatici rendono i prodotti agroalimentari più pericolosi per la salute?
A quanto pare il riscaldamento globale, le inondazioni, lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento del livello degli oceani, la siccità ecc. non sono gli unici effetti causati dai cambiamenti climatici che dovrebbero farci preoccupare. Stando a quanto sostenuto da alcuni scienziati al meeting annuale della American Association for the Advancement of Science (AAAS) il clima impazzito potrebbe rendere i prodotti agroalimentari più pericolosi per la nostra salute a causa di parassiti e malattie sempre più aggressivi e dealla contaminazione di prodotti chimici e di pesticidi impiegati in maniera più massiccia per combatterli.
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Delosperma cooperi, bella, facile e resistente

Delosperma cooperi, bella, facile e resistente
Qualche tempo fa, durante una passeggiata, mi sono imbattuta in una pianta tappezzante e strisciante caratterizzata da piccole e fitte foglie “cicciottelle” (che per questo tradivano un’origine “succulenta”) un po’ allungate che ricalavano su un muretto in pietra lungo una stradina di campagna e che ha attirato la mia curiosità. Soprastanti le foglie, di colore verde scuro, sbucavano qua e là dei fiori color fucsia intenso con petali quasi filiformi e con un diametro di 2-3 cm.
La curiosità è quindi aumentata, non ho resistito e ho “rubato” qualche talea che ho provveduto a ripiantare nell’aiuola sopra al muretto di casa mia e addirittura all’interno di un intestizio del muro.
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Cosa coltivare nell’orto, P come pomodoro

Cosa coltivare nell'orto, p come pomodoro
Oh! Finalmente marzo! Non se ne può più di ‘sti mesi freddi e grigi! Non che, a partire da oggi, il periodo di freddo sia archiviato, tutt’altro: siamo pur sempre in inverno e “marzo pazzerello” è da sempre caratterizzato da una forte variabilità atmosferica che rende le incursioni di aria fredda più che probabili certe (poi non dite che non vi avevo avvertiti…), ma questo è pur sempre il mese che dà il via alla primavera e il fatto in sé riesce sempre a trasmettere la sua bella dose di energia positiva.
Anche perché riparte la natura e ripartono le piante e pure nell’orto l’attività si fa più intensa. In questo mese infatti, se possiamo mettere in atto la coltura protetta (tramite serre fredde o calde, piccole o grandi, semenzai, tunnel, doppie finestre ecc.) è possibile iniziare a seminare diversi ortaggi, a cominciare da una pianta che DAVVERO non può mancare in nessun orto: il pomodoro.
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Olio essenziale di Bergamotto, disinfettante e cicatrizzante

Olio essenziale di Bergamotto, disinfettante e cicatrizzante
Il Bergamotto (Citrus bergamia L.), è un agrume frutto dell’omonimo albero della famiglia delle Rutaceae. La pianta ha origini oscure e ancora oggi i botanici non sono d’accordo se essa sia un genere vero e proprio oppure se si tratti di una sottospecie dell’arancio amaro o, come sostengono delle recenti ricerche genetiche, un incrocio a quanto pare naturale tra lo stesso arancio amaro e probabilmente cedro e lime. Le prime notizie della sua coltivazione sono datate 1750 in Calabria, regione che ancora oggi, specialmente nella fascia costiera nelle vicinanze di Villa S. Giovanni, detiene la stragrande maggioranza della produzione mondiale, stimata intorno all’80% del totale.
Può raggiungere i 4 m. di altezza e presenta foglie verde chiaro a forma ovale allungata e con fiori bianchi profumati. I suoi frutti, giallo-verdi, sono simili al limone, profumatissimi, dalla cui buccia si ottiene un’essenza odorosa utilizzata prevalentemente nella cosmesi e in profumeria, ma ricca di proprietà medicinali. Lo strato esterno è sottile, ma è in quello sottostante che si trovano le ghiandole oleifere, ed è da qui che viene estratto, con pressione a freddo, l’olio essenziale. Bisogna ricordare che la resa dell’olio essenziale è molto bassa, circa lo 0,005%.
Il costituente principale del Bergamotto è l’olio essenziale ricco in terpeni (linaiolo) e bergapteni. Le maggiori proprietà mediche sono antinfiammatorie, disinfettanti e cicatrizzanti. Read More

Alberi monumentali, il cedro dell’Himalaya di Vallerano (VT)

Alberi monumentali, il cedro dell'Himalaya di Vallerano (VT)

Guardando la mappa degli alberi monumentali pubblicata su questo blog si nota qualcosa di strano. Le segnalazioni crescono con buon ritmo ma si concentrano prevalentemente al Nord e al Sud d’Italia (isole comprese) con la sola eccezione della Toscana, dove però molti alberi li ho fotografati personalmente. Per il resto il Centro Italia non ha in pratica segnalazioni, se si escludono i pioppi bianchi de L’Aquila segnalati qualche tempo fa da Carmine.
Boh? non so spiegarmi il motivo di questa carenza di segnalazioni, forse i lettori del Centro non sono interessati all’argomento, forse il concorso per vincere i semi di Solanum torvum non riesce a rappresentare un incentivo, fatto sta che fino a oggi la zona, pur essendo straricca di esemplari di primaria importanza, è completamente assente dalla mappa. Fino a oggi perché qualcosa si muove e grazie a Giovanni ho potuto aggiungere un “alberino” alla mappa, ad indicare il cedro dell’Himalaya di Vallerano da lui fotografato.
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Volti di fiori, ortaggi e frutta: in mostra a Milano il genio di Arcimboldo

Arcimboldo in mostra a Milano
Ogni tanto su questo blog compaiono post che parlano di arte quando quest’ultima, direttamente o indirettamente, si tinge di verde, inteso come il colore del Regno vegetale. È il caso di una bella mostra che si tiene al Palazzo Reale di Milano fino al 22 maggio 2011 che celebra il genio di Giuseppe Arcimboldo e che invito milanesi e non a visitare non solo per ammirare l’opera dell’artista ma anche per approfondire l’aspetto “botanico” della sua arte.

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Dall’agave alte rese di biocarburanti ecosostenibili

Dall'agave alte rese di biocarburanti ecosostenibili
Le terribili, terrificanti notizie che giungono dalla Libia, oltre a suscitare il massimo sdegno e una condanna senza appello, ci costringono anche a fare i conti con problemi che ci investono direttamente come la ricaduta sulla nostra economia (sono molte le aziende italiane che stringono affari con lo (ex) “scatolone di sabbia” e che in queste ore subiscono forti perdite in borsa) e, per quanto riguarda il fabbisogno energetico, la nostra dipendenza dagli idrocarburi. Anche se la chiusura del gasdotto GreenStream non sembra preoccupare più di tanto, visto che da lì ci riforniamo “solo” del 12% del gas totale (ma un importante 30% proviene dalla confinante Algeria e se l’effetto domino delle rivolte nei paesi nordafricani non si arresta…), di diversa portata appare la questione petrolio considerando che dalla Libia arriva poco meno del 24% del nostro fabbisogno di greggio. Poca cosa rispetto ai problemi che sta affrontando il popolo libico ma prima o poi qualcuno ci presenterà il conto anche se quanto quest’ultimo sarà salato nessuno può dirlo.

Anche alla luce di questi nuovi fatti cercare alternative al petrolio risulta sempre più fondamentale per il nostro futuro (anche per quello immediato) e ogni novità a riguardo è da analizzare con interesse. Di sicuro l’interesse lo suscita un articolo apparso sulla rivista Global Change Biology Bioenergy dove i ricercatori della Università dell’Illinois sostengono come dall’agave si possano ottenere biocarburanti in maniera efficace ed ecosostenibile.
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