Cosa coltivare nell’orto, P come piselli

Cosa coltivare nell’orto, P come piselli
Anche se manca circa un mese alla fine dell’inverno l’attività nell’orto riparte, lentamente ma riparte, e tra la fine di questo mese e l’inizio di marzo prevede diverse semine, non solo per chi può effettuarle in coltura protetta ma anche per chi semina in piena aria. Per chi coltiva nel Centro e nel Nord Italia per esempio è tempo di seminare il pisello, ortaggio che per la sua resa viene coltivato con successo un po’ in tutti gli orti, amatoriali e non, portando avanti una tradizione antica quasi quanto l’agricoltura.
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Arnica montana, ottima per traumi e contusioni

Arnica montana, ottima per traumi e contusioni
Il genere Arnica comprende circa 30 specie appartenenti alla famiglia delle Asteraceae o Compositae. L’unica che cresce spontaneamente in Italia è l’Arnica montana ed è di questa pianta che parliamo delle sue proprietà benefiche. Pianta erbacea perenne, preferisce i climi freschi e soleggiati, infatti cresce spontaneamente sui pascoli delle Alpi e dell’Appennino settentrionale da 1000 a 2400 m.. Assomiglia alla margherita, anche se i suoi fiori sono giallo-arancioni ed emanano un forte odore aromatico che in alcuni può provocare starnuti. Le foglie sono glabre nella parte inferiore, ma ricoperte di piccola peluria nella parte superiore. A causa della progressiva sparizione del suo habitat naturale, compresso dalle colture intensive, la A. montana è sempre più rara da incontrare ed è inclusa tra la flora protetta.
Le parti utilizzate in fitoterapia sono i fiori e il rizoma. I costituenti principali sono i flavonoidi, i triterpeni, i lattoni sesquiterpenici, un olio essenziale contenente anche timolo, le cumarine e i derivati dell’acido caffeico. Altri componenti sono una sostanza amara chiamata arnicina, tannini e un alcaloide proprio, detto arnicaina.
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Team italiano ottiene la ricostruzione ossea dal legno di rattan

Team italiano ottiene la ricostruzione ossea dal legno di rattan
In un paese che va letteralmente a puttane ((i pochi neopuritani perdoneranno la “sottile” metafora, tutti gli altri ci sono abituati…) quel poco che riesce ancora a essere motivo di orgoglio va sottolineato a dovere, quanto meno per farci un po’ di coraggio. L’occasione, ormai rara, l’offre una ricerca scientifica condotta da qualche anno (e che sta giungendo al termine) da un team italiano che, se non fosse com’è a uno stadio avanzatissimo, apparirebbe come puramente fantascientifica. L’Istituto di Scienza e Tecnologia dei materiali Ceramici (ISTEC) di Faenza sta mettendo infatti a punto una tecnica di ricostruzione ossea che ha dell’incredibile:  sono in grado di ricreare qualsiasi osso lungo partendo dal legno della canna dell’India, più conosciuto con il nome di rattan. Prima di parlare della ricerca però vediamo in due parole di che pianta si tratta.
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Fiori d’inverno, Ipheion uniflorum

Fiori in inverno, Ipheion uniflorum
In attesa della bella stagione, e dell’esplosione di forme e colori che ne consegue, ecco una specie che fiorisce a fine inverno-inizi di primavera, l’Ipheion uniflorum, che in questo periodo colora i nostri giardini e che è stranamente poco diffusa dalle nostre parti. Stranamente perché oltre a dare vita a una bella fioritura l’Ipheion uniflorum è una pianta davvero facile da coltivare.
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Video, costruire un tunnel per l’orto con i tubi di polietilene


Visto che senza almeno un tunnel un orto non può dirsi completo, ho convinto mio cognato Simone a costruirne uno ma invece di realizzare la sua struttura in metallo (come di solito si usa fare) ho proposto di utilizzare i tubi di polietilene usati nell’impiantistica idraulica. Il bello è che, pur se perplesso, Simone mi ha assecondato…
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Timo comune, antisettico ed espettorante

Timo comune, antisettico ed espettorante
Il genere timo (Thymus) comprende circa 300 specie che appartengono alla famiglia delle Lamiaceae. Il timo comune (Thymus vulgaris L.) è quello che adesso prendiamo in considerazione. Piccola erbacea perenne, molto ramosa, diffusa soprattutto in Europa meridionale, con la fioritura tra maggio e ottobre, non supera i 30 cm. ed emana un odore abbastanza gradevole. Il fusto è tortuoso e abbondantemente ramificato, le foglie sono piccole di color grigio-verdi, i fiori, piccoli e tubolari, di color bianco-rosato, ermafroditi, compaiono all’inizio della primavera. Le proprietà medicinali del timo utilizzate in erboristeria, soprattutto per le proprietà antisettiche, sono conosciute fin dall’antichità. Plinio il Vecchio lo raccomandava come un antidoto contro le morsicature e contro il mal di testa. Le parti utilizzate in fitoterapia sono le sommità fiorite e le foglie fresche o essiccate. I costituenti principali sono i flavonoidi, responsabili dell’azione antispastica sulla muscolatura liscia, resina, acidi fenolici, tannini e olio essenziale, presente fra l’altro anche nella Farmacopea Ufficiale italiana, ricco in fenoli (timolo e carvacrolo), ma anche in alcoli e monoterpeni. Read More

Cavolo, non solo bello ma anche buono. Qualche ricetta

Cavolo, non solo bello ma anche buono. Qualche ricetta

Ok, le varietà di cavolo saranno pure belle (e chi scrive è straconvinto che lo siano davvero) ma sono soprattutto molto buone da mangiare. Ecco allora una semplice raccolta di ricette che hanno come protagonisti cavolfiore, broccoletti, cavolo cappuccio, cavolo verza, cavolo romano e, “toscanità nel mondo”, cavolo nero, non prima però di aver ringraziato Vanna, Teresa e Fernanda per il fondamentale contributo.
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