Ne viene celebrata la bontà tutti i giorni in cucina, è coltivato in ogni orto d’Italia, le sue sostanze benefiche sono fondamentali per il vivere sano, eppure le qualità del pomodoro non finiscono qui: il suo estratto per esempio risulta un ottimo rimedio contro alcuni tipi di parassiti.
L’ortaggio simbolo della dieta mediterranea ha anche questa non trascurabile caratteristica, ovvero può essere usato con efficacia come antiparassitario. L’estratto da esso ottenuto risulta repellente al contatto per gli afidi e per la cavolaia oltre a rendere poco allettante la pianta sulla quale si applica per diversi fitofagi.
Si ottiene l’estratto di pomodoro servendosi di tutta la pianta, pomodori e radici esclusi, l’importante che non abbia ancora fruttificato. Servono 3-4 Kg di piante di pomodoro da immergere in un secchio riempito con 10 litri di acqua. Si tiene il tutto a temperatura ambiente (ma non esposto alla luce diretta del sole) per 3 o 4 giorni mescolandolo una volta al giorno dopodiché si filtra bene facendo attenzione che non passino parti vegetali e si spruzza, non diluito e servendosi di un nebulizzatore, sulle piante colpite e in particolare direttamente nei focolai di parassiti. L’applicazione va fatta una volta o due alla settimana (dipende anche dalla gravità dell’attacco) preferibilmente nel tardo pomeriggio e comunque mai nelle ore più calde della giornata; in caso di pioggia l’operazione va ripetuta.
Logicamente la tempestività gioca un ruolo determinante per contrastare i parassiti con efficacia, quindi prima intervenite e meglio è, di conto mio l’ho appena testato con successo su cetrioli colpiti da afide nero. Provare per credere.