Il pungitopo (Ruscus aculeatus), della famiglia delle Ruscaceae, è una pianta perenne arbustiforme, originaria del bacino del Mediterraneo, che cresce spontanea nei boschi e nei sottoboschi di tutta Europa, fino ad un’altitudine di circa 1000 m. È una pianta sempreverde, caratterizzata da foglie ovali verdi scure, lucide e dure, terminanti con una spina acutissima. I fiori sono minuscoli e verdastri e danno origine, in inverno alle tipiche bacche rosso vivo. Il nome pungitopo deriva dall’uso che ne facevano i contadini per proteggere dai topi alcuni prodotti culinari tipo salumi o formaggi messi a stagionare. Usata e conosciuta, insieme ad agrifoglio, vischio e stella di natale, come addobbo natalizio, ha invece molte proprietà curative, soprattutto antinfiammatorie. Esse sono racchiuse nel rizoma (fusto sotterraneo) e nelle radici che risultano essere ricche di saponine di tipo steroideo, in particolar modo ruscogenina e neoruruscogenina, di diversi flavonoidi (come la rutina), di polifenoli e di fitosteroli. Queste sostanze aumentano la resistenza delle pareti capillari e ne normalizzano la permeabilità, in modo che ci sia una minore fuoriuscita di liquidi ed una riduzione di rotture dei capillari stessi. Read More
Agrifoglio, vischio e Stella di Natale, ma quanti veleni nelle piante natalizie!
Stando a quanto dicono da almeno un paio di millenni a questa parte, durante il periodo di Natale dovremmo essere tutti più buoni. Del resto, per chi ci crede, il 25 di dicembre si celebra la nascita del figlio di Dio ed è normale che l’evento susciti sentimenti positivi. Appare quindi per lo meno curioso che alcune delle piante associate a questa festività non risultino, come dire, “in linea con lo spirito natalizio” e che al contrario rappresentino un potenziale pericolo per l’uomo a causa delle sostanze tossiche in esse contenute.
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