Alghe, bottiglie riciclate ed energia a impatto zero


Prendete un po’ di bottiglie di plastica, quelle dell’acqua minerale per intendersi, collegatele fra loro con qualche tubicino, sigillate il tutto con guarnizioni e nastro teflon e riempitelo di acqua. Adesso procuratevi delle alghe insieme a un normalissimo fertilizzante liquido con buona percentuale di azoto. Dove trovate le alghe? nello stagno ovviamente! Non avete uno stagno? cercatele sulla rete. Una volta trovate le alghe unitele al fertilizzante e poi aggiungetele alle vostre bottiglie unite e mettete tutto al sole: signore e signori, avete appena costruito il vostro primo bioreattore per la coltivazione delle alghe economico e artigianale.
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Obama, Internet e l’orto alla Casa Bianca

Obama, Internet e l\'orto alla Casa Bianca
Secondo la stragrande maggioranza dei più autorevoli osservatori politici, un ruolo fondamentale nelle ultime elezioni americane lo ha giocato Internet. L’uso che Obama e il suo staff hanno fatto del web è stata la vera grande novità della corsa elettorale che ha portato il senatore di Chicago a diventare il primo presidente di colore nella storia degli Stati Uniti d’America. Diffondendo il suo pensiero su Youtube e raccogliendo i fondi direttamente sul sito internet il neoeletto ha riscritto le regole della campagna elettorale creando un nuovo modello, vincente, che verrà sicuramente studiato a lungo negli anni a venire.
Una volta sedutosi nello studio ovale Obama non ha certo cambiato atteggiamento nei confronti della grande rete ma ha anzi continuato a sfruttarne le potenzialità come per il primo discorso alla nazione, inserito sul sito della Casa Bianca e poi su Youtube. Tra le tante iniziative del nuovo presidente legate a internet mi ha colpito, all’interno di Change.gov, il Citizen’s Briefing Book istituito per raccogliere, idee, progetti, suggerimenti direttamente dai cittadini statunitensi. E gli americani, molto più evoluti di noi nell’usare internet come strumento democratico, hanno risposto in massa: oltre 125.000 utenti hanno presentato più di 44.000 idee giudicate con un milione e 400 mila voti. Niente male. Tra le migliaia di proposte presenti ho puntato la mia attenzione su quelle “verdi”, quelle legate cioè in qualche modo all’ambiente e al regno vegetale e la mia preferita è senz’altro quella che suggerisce al nuovo presidente americano di coltivare una parte dello storico giardino della Casa Bianca a orto biologico.
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Notizie verdi, anche questa settimana c’è poco da stare allegri

Notizie verdi, anche questa settimana c\'è poco da stare allegri
Leggo e rileggo le notizie “a base di verde” degli ultimi giorni e non c’è niente da fare: anche in questa settimana notizie brutte, pessime notizie, notizie inquietanti, disturbanti, a tinte cupe. Sì, ogni tanto si trova una buona notizia ma il bilancio finale volge netto al pessimismo.
Dopo il “malinteso” (?) sull’abbassamento della temperatura al Polo Nord salito alla ribalta la scorsa settimana, giungono altre brutte notizie dal Polo, ma questa volta da quello Sud: fin qui i climatologi ritenevano l’Antartide non coinvolto dal riscaldamento globale ma stando ad un recente studio americano il Polo Sud sarebbe soggetto allo stesso innalzamento delle temperature che sta subendo tutto il resto del pianeta.
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Notizie verdi, notizie nere

Notizie verdi, notizie nere
Se siete tra i pochi che hanno creduto alla notizia secondo la quale i ghiacci del Polo Nord sarebbero in netto aumento è l’ora di tornare con i piedi per terra: lo scienziato interessato alla vicenda ha smentito la notizia così come è stata riportata da tutte le agenzie del pianeta, nata da un malinteso durante un’intervista con un blogger. Dal fatto emerge la schizofrenia a cui è soggetta l’informazione globale, visto che un’involontaria inesattezza si è diffusa istantaneamente in tutto il pianeta tramite tv, giornali e internet, ma soprattutto si capisce come notizie prive di fondamento vengano usate nella guerra tra chi nega i cambiamenti climatici e chi pensa che il nostro pianeta sia sull’orlo del baratro.
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Frutta e verdura di stagione: a gennaio una valanga di agrumi

arance, limoni, mandarini e clementine
Ed eccomi puntuale alla visita di Massimo il fruttivendolo (che come sempre si è gentilmente prestato alla bisogna) per parlare dei prodotti del periodo. Massimo ha preparato il solito cesto ma questa volta invece che col sunto di frutta e verdura di stagione lo ha riempito solo coi protagonisti indiscussi del momento: gli agrumi.
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L’agricoltura verticale salverà il pianeta?

L\'agricoltura verticale salverà il pianeta?
L’agricoltura ha cambiato le sorti dell’umanità: in soli 10.000 anni (un’enormità per noi, un battito di ciglia per il pianeta) siamo passati dal ruolo di raccoglitori e cacciatori  a quello che siamo diventati oggi e uno dei motivi fondamentali, se non il principale, è stato appunto la capacità sempre più perfezionata di coltivare il cibo necessario al nostro sostentamento, capace di alimentare il nostro successo evolutivo. Talmente di successo che nel corso del tempo abbiamo rimodellato l’ambiente che ci circonda in funzione dell’agricoltura, favorendo le colture e riducendo molti ecosistemi naturali in aree sempre più piccole o eliminandoli del tutto, fino ad arrivare agli oltre 800 milioni di ettari coltivati attualmente che corrispondono al 38% delle terre emerse. Nonostante queste imponenti cifre le terre coltivate non bastano, specialmente in prospettiva, visto che le stime sull’aumento demografico ci dicono che diventeremo 9 miliardi nel 2050. Ai ritmi attuali di coltivazione (che già non riescono a sfamare molti dei 6 miliardi di individui di oggi) per soddisfare il fabbisogno alimentare dei 9 miliardi di esseri umani del futuro servirebbe un’area coltivabile aggiuntiva uguale alle dimensioni del Brasile. E visto che il 38% delle terre emerse coltivate corrisponde all’85% di quelle che è possibile coltivare si capisce che quella alimentare diventa la priorità assoluta.
Una possibile soluzione al problema potrebbe venire da Dickson Despommier e dal suo team di studenti della Columbia University che da alcuni anni sta sviluppando un’idea dalle potenzialità promettenti: l’agricoltura verticale.
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Clima, la posizione del Governo e l’opinione degli italiani

Clima, la posizione del Governo e l\'opinione degli italiani
Mentre Obama nomina Steven Chu ministro per l’energia il Governo italiano, per quanto riguarda le politiche ambientali, prende decisioni diametralmente opposte. Non bastava infatti il taglio ai fondi per l’efficienza energetica che tanto bene facevano all’ambiente e all’economia (il 56% in più di caldaie a condensazione vendute tra il giugno 2007 e il giugno 2008, unito all’aumento del 42% di installazione del solare termico sono cifre che stanno lì a dimostrarlo), adesso l’Italia sembra mettersi di traverso, minacciando il veto, anche sul pacchetto clima europeo chiamato 202020 (cioè, per ciascun paese della Comunità, taglio del 20% delle emissioni di gas serra, 20% di energie rinnovabili, il tutto entro il 2020).

Al momento in cui scrivo è saltata fuori un nuova bozza, più permissiva nei tempi e nei modi di attuazione, per la quale Berlusconi si dichiara ottimista, ma non si sa come andrà a finire questa storia mentre si capisce benissimo che il clima, per questo Governo, è tutto fuorché un’urgenza. Certo, il nostro esecutivo avrà le sue buone ragioni (penso all’intento di non far pagare alla nostra industria, già gravemente provata dalla crisi mondiale e indietro per quanto riguarda le emissioni di CO2, i costi dell’adeguamento ai nuovi obiettivi) ma la situazione ambientale è tale da non poter più rimandare decisioni di questo tipo.

E allora, dopo aver aderito alla catena di blog creata da ilKuda allo scopo di ripristinare gli sgravi fiscali sul risparmio energetico, e visto che conosco un sacco di gente sensibile ai temi ambientali, sull’argomento clima mi chiedo: e gli italiani? sono d’accordo con la politica di Berlusconi? preferirebbero altre scelte?
Io credo di sì e a tale proposito vi invito a lasciare un commento con la vostra opinione a riguardo.
Nessuna pretesa, ovvio, ma tutto fa brodo…

Foto di Enzo D.

News settimanali, la Flora è onnipresente e trasversale, anche nella solidarietà

Euphorbia pulcherrima Stella di Natale
Leggendo le notizie della settimana mi è venuta in mente una considerazione piuttosto banale: quanto sono importanti le piante.
Tra le migliaia di news che escono tutti i giorni quelle che, direttamente o indirettamente, parlano del regno vegetale sono moltissime e stanno a dimostrare il ruolo fondamentale che le piante hanno per l’uomo, l’ambiente e il pianeta. Che siano gli effetti benefici del té o gli studi sui nuovi biocarburanti derivati dalle alghe, i vegetali sono sempre protagonisti della nostra vita quotidiana anche se spesso non ce ne accorgiamo e li sottovalutiamo, attratti dalle nuove tecnologie e dagli ultimi gadget sempre più performanti.
E allora andiamola a vedere questa breve e (incompleta) rassegna stampa dedicata alla flora, per rilfettere sulla sua importanza e per constatare la sua onnipresenza e trasversalità in ogni aspetto della nostra vita.
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Frutta e verdura di stagione: i prodotti di dicembre

Arance - foto di Marcos.Zion
La natura ha i suoi tempi e i suoi ritmi e da un mese all’altro i prodotti di stagione non si differenziano molto: certo, per qualche ortaggio finisce la produzione mentre un frutto comincia ad apparire sul mercato, ma in genere è naturale che frutta e verdura rimangano in vendita per un lasso di tempo superiore al mese. Meno naturale è trovare (e spesso, diciamocelo, cercare…) tutto l’anno qualsiasi tipo di prodotto. Che sia estivo o autunnale poco importa, state certi che qualcuno che ve lo offre lo troverete di sicuro. Il problema maggiore però non è l’offerta ma la domanda: lapalissiano quanto volete ma se non ci fossero consumatori a cercarli (spesso a pretenderli) i prodotti fuori stagione non ci sarebbero neanche.
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