Sabato 29 gennaio nuovo appuntamento con “Le arance della salute” 2011, l’evento organizzato dall’Airc (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) per raccogliere i fondi necessari alla ricerca per aiutarla “a rendere il cancro sempre più (in)curabile”, per togliere cioè, come l’efficace campagna pubblicitaria ci mostra, le due lettere “i” e “n” dalla parola incurabile e rendere un brutto ricordo la pericolosità di questa terribile malattia. Come tutti gli anni approfitto di questo spazio per parlare dell’appuntamento per almeno tre ottimi motivi.
Read More
Dal genere Hibiscus molte qualità fitoterapiche interessanti
Al genere Hibiscus (della famiglia delle Malvaceae) appartengono oltre 300 specie tra alberi, arbusti e piante erbacee originarie dell’Africa orientale e dell’Asia tropicale. Molte di queste specie vengono coltivare in tutte le regioni tropicali, e in Africa ma trovano impiego come ornamentali anche in Europa e Nord America. In generale il loro fusto può superare i due metri con foglie di diverse forme ma di solito ovali, spesso allungate o trilobate, ed alterne. Il loro fiore è caratterizzato dalla tipica forma a imbuto ed è di colore bianco o rosa, rosso o rossastro negli ibridi. Proprio dai fiori di queste piante (e in particolare dalla specie H. sabdariffa) si ottiene la famosa bevanda conosciuta col nome di Karkadé.
Le parti utilizzate in fitoterapia sono soprattutto i fiori e, in misura minore, le foglie, le radici, i frutti e i semi. I costituenti principali sono flavonoidi, antociani, vitamina C, mucillagini, acidi organici (acido citrico, malico e tartarico). Molte piante di questo genere presentano interessanti proprietà antinfiammatorie e il tè (o infuso) da esse ottenuto è utilizzato come bevanda dissetante e come fonte di polifenoli ad attività antiossidante. Read More
Tornano “Le arance della salute” Airc, un modo gustoso e salutare di combattere il cancro
Domani sabato 30 gennaio 2010 torna “Le arance della salute” l’evento organizzato dall’Airc (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) per aiutare “la ricerca a rendere il cancro sempre più curabile”. Basta un minimo di 9 euro e si aiuta la ricerca da un lato e, dall’altro, si porta a casa una reticella con 3 kg delle arance più buone al mondo, ovvero le gustosissime rosse della Sicilia.
Read More
Ribes nero, un antiallergico che protegge i capillari
Il ribes nero (Ribes nigrum), è un arbusto che cresce nel centro dell’Europa e nelle zone montuose euroasiatiche e può raggiungere un altezza fino a 2 metri. Il ribes è forse più conosciuto per le tipiche bacche utilizzate in gastronomia e dall’industria dolciaria che non come pianta medicinale; invece è molto usato in fitoterapia per la presenza di vari tipi di costituenti chimici. Le parti utilizzate sono le bacche (che contengono antociani, flavonoidi, procianidine e vitamine), le foglie (polifenoli e triterpeni) e i semi (elevato contenuto di acidi grassi polinsaturi). Ultimamente sono state studiate anche le gemme fresche e in particolare il suo olio essenziale. Read More
Rosa canina, un pieno di vitamina C
La Rosa canina (Rosa canina L.), della famiglia delle Rosaceae, è forse la più famosa tra le rose selvatiche presenti nelle nostre campagne, diffusa ovunque nel nostro Paese; è un arbusto la cui altezza può raggiungere anche i 3 metri, con fusto e rami ricoperti di spine e le foglie ovali, dentellate e allungate. Quelli che impropriamente vengono definiti i frutti della rosa canina sono in realtà falsi, in quanto sono ingrossamenti del ricettacolo chiamati “cinorroidi” e contengono gli acheni che sono i veri frutti della pianta, le parti usate in fitoterapia, che maturano alla fine dell’estate.
Una volta maturi, i cinorrodi vengono raccolti per la loro altissima concentrazione di vitamina C. (acido ascorbico), più alta che in qualsiasi altro frutto: l´arancia contiene mediamente 50 mg. per etto di acido ascorbico, mentre la rosa canina può arrivare addirittura 2250 mg. Read More
Ciliege, mentre le gustiamo ci depurano e aiutano il cuore
Finalmente arriva sui banconi dei mercati il frutto, a parer mio, più saporito dell’anno: la ciliegia. È il momento dunque di mangiarle in abbondanza, perché oltre al fatto che sono gustose, sono anche ricche di sostanze nutrienti e curative. La ciliegia è il frutto del ciliegio (Prunus avium) appartenente alla famiglia delle Rosacee, nota per alcune piante impiegate in fitoterapia, tipo la rosa canina, la spirea ulmaria, il biancospino etc. Il merito di tante virtù terapeutiche è la presenza di elementi come fibre, potassio, calcio, fosforo, vitamine, tannini e zuccheri ma in una forma (fruttosio) adatta anche e soprattutto agli obesi e ai diabetici. Ci sono poi i flavonoidi (utili contro i radicali liberi) cui fanno parte gli antociani, sostanze che praticamente rappresentano una “aspirina naturale”, che aiutano l’organismo a combattere le malattie cardiovascolari.
Le arance della salute, fanno bene a te, fanno bene a tutti
Doppio post oggi, e a fin di bene, per segnalare che domani sabato 31 gennaio in oltre 2000 piazze italiane potete acquistare dall’Airc (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) le “Arance della Salute” i cui proventi verranno impiegati dall’Airc per una serie di ricerche. La confezione, con tre Kg di squisite arance rosse offerte dalla Regione Sicilia, costa otto euro.
L’occasione è buona perché si parlerà anche di corretta alimentazione visto che molte ricerche confermano che tre tumori su dieci possono essere evitati facendo attenzione alla nostra dieta e agli alimenti che mangiamo. In particolare verranno promossi gli alimenti che contengono sostanze antitumorali, alimenti praticamente tutti di origine vegetale, a partire dalle arance rosse vendute nelle piazze che, oltre a proteggerci dai malanni invernali grazie all’alta presenza di vitamina C, rappresenta, grazie alla presenza di antiossidanti e di antociani, una valida arma contro il cancro.
Qui potete trovare la piazza più vicina a voi dove poter acquistare le arance, mi raccomando, accorrete numerosi.
Malva, sicura, delicata e antinfiammatoria
La malva, (Malva silvestris L.), appartiene alla famiglia delle Malvaceae ed è nota fin dai tempi più antichi per le sue straordinarie proprietà fitoterapeutiche. Fiorisce spontaneamente da Giugno a Settembre sui terreni incolti; i suoi fiori sono a cinque petali, di colore bianco o rosa e le sue foglie sono larghe e segmentate. Si usano soprattutto le foglie, ma anche i fiori trovano buone applicazioni. La malva è una pianta delicata, indicata agli adulti ma sopratutto ai bambini; essa contiene mucillagini antociani (malvina e malvidina) utili contro gli stati infiammatori delle mucose intestinali, contro la stitichezza e per distruggere le tossine; ha proprietà antinfiammatorie, lassative, emollienti e lenitive. Read More
Perché le foglie cambiano colore?
Per definizione le foglie sono verdi, tant’è che una modificazione della loro colorazione durante la stagione vegetativa (es. ingiallimento) è un chiaro sintomo delle sue non buone condizioni di salute.
La colorazione delle foglie è dovuta alla presenza di pigmenti; tra questi, la clorofilla che conferisce il colore verde alle foglie svolge una funzione mascherante nei confronti degli altri pigmenti.
Attacchi parassitari o fitopatie di origine abiotica (es. freddo, carenze nutrizionali) possono portare le foglie ad indebolirsi o morire dando origine ad un fenomeno di degradazione della clorofilla che interrompe l’effetto mascherante nei confronti degli altri pigmenti quali i carotenoidi che conferiscono alle foglie la colorazione gialla.
Read More