Noci, nocciole, mandorle, arachidi, chiamati un tempo “alimenti poveri”, oggi vengono rivalutati da nutrizionisti e medici che ne suggeriscono il consumo giornaliero dato il loro effettivo toccasana per il cuore, le arterie e per le altre patologie vascolari. La frutta secca è poverissima di acqua ma ricca di proteine vegetali (tanto da essere indicata dai vegani, insieme ai legumi, come alternativa alla carne rossa), vitamine, sali minerali, grassi fondamentali (monoinsaturi e polinsaturi), fibre e zuccheri. I grassi presenti abbassano i livelli del colesterolo e riducono il rischio di aterosclerosi e di cardiopatie.
La frutta secca si potrebbe dividere in due categorie: quella lipidica, propriamente detta secca (ricca di grassi benefici e povera di zuccheri cioè di carboidrati) e quella essiccata detta glucidica (ricca di zuccheri e povera di grassi). La frutta secca lipidica comprende i semi di alcune piante come ad esempio arachidi. noci, nocciole, pistacchi, mandorle, noci brasiliane, anacardi, pecan, etc., mentre quella essiccata glucidica comprende prugne, datteri, albicocche, etc. Oggi parliamo delle qualità nutrizionali della prima categoria: la frutta secca lipidica. Read More
Il succo d’uva ha gli stessi benefici del vino rosso?
Per una volta rubo il mestiere a Franco e riporto una notizia letta sul New York Times che farà molto piacere a tutti gli astemi.
Ultimamente i ricercatori sembrano concordi nel ritenere l’assunzione moderata di vino rosso una valida difesa per il nostro sistema cardiovascolare grazie alla sua azione benefica sui vasi sanguigni e alla capacità di aumentare i livelli dell’HDL, il cosiddetto colesterolo “buono”.
Ma il resveratrolo e i flavonoidi si trovano anche nel succo d’uva e per questo gli scienziati hanno cominciato ad indagarne le proprietà, in particolare del succo di uva Concord, già conosciuto da tempo per i suoi alti livelli di antiossidanti. (esiste anche una Concord Grape Association dove si trovano molte informazioni sulle azioni benefiche di questa uva)
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