Anche se si è costretti a vivere in città (e in pratica la metà della popolazione mondiale lo fa) non è detto che non si possa, in un modo o nell’altro, cimentarsi con la coltivazione dell’orto. Le soluzioni in questo senso non mancano: dagli orti urbani a quelli sui tetti, passando per le colture verticali e per gli orti sui balconi, in molti si cimentano con questa virtuosa pratica in un contesto come quello cittadino che, almeno sulla carta, non è proprio l’ambiente ideale per farlo.
Molti amici e conoscenti che vivono nelle “giungle d’asfalto” mi chiedono se l’orto sul balcone può essere praticato con successo e io rispondo che sì, nei limiti del possibile, qualcosa di buono lo si può senz’altro ottenere anche in uno spazio limitato come può essere quello di un terrazzo o di un balcone; per questo da un po’ di tempo sto sperimentando una tecnica efficace ed economica basata sulle classiche cassette della frutta, quelle per intendersi usate dagli ortolani per trasportare ed esporre i prodotti, che ho ultimamente perfezionato e provato in prima persona.
Tanti buoni motivi per consumare l’origano
L’origano (Origanum vulgare L.), appartiene alla famiglia delle Lamiaceae ed è un’erbacea perenne che cresce spontanea nei luoghi soleggiati e con clima caldo e asciutto fino a circa 2000 metri, ma nelle zone fredde è meglio coltivarla in serra. È un’erba aromatica, usata nella cucina francese, spagnola e greca, ma soprattutto in quella italiana. La pianta ha origini antichissime e deve il suo nome all’unione di due parole greche, “oros”, che significa montagna, e da “ganos”, che significa splendore; in parole povere “gioia della montagna”. Nell’antica Grecia, infatti, si ornavano gli sposi con ghirlande fatte di origano, considerato simbolo di felicità e prosperità. La pianta dell’origano è considerata ricca di proprietà terapeutiche, utilizzata anche come olio essenziale per migliorare diversi problemi come tosse, emicrania, disturbi digestivi e dolori reumatici. I suoi principi attivi sono i fenoli timolo e carvacrolo, oltre a grassi, proteine, sali minerali, vitamine (tiamina) e carboidrati. È ricca inoltre di ferro, calcio, magnesio e vitamina C. Read More
Basilico, facilissimo da coltivare anche sul balcone
Che sia nell’orto, in vaso sul balcone o sul davanzale di una finestra, se volete coltivare un ortaggio da condimento di estrema facilità e sicuro successo, il basilico è la pianta che fa per voi. Diffusissimo in tutta Italia e praticamente indispensabile per la cucina mediterranea, questa erba aromatica è coltivata in tutte le nostre regioni e finisce immancabilmente per guarnire molte ricette, quando, come nel pesto, non è impiegata come ingrediente principale.
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Semenzaio superproduttivo, al via l’operazione “adotta un pomodoro”
Sono passati ormai due mesi e mezzo dalle prime semine nel semenzaio a letto caldo e il bilancio non si può che definire più che positivo. Pure troppo.
Con la sola eccezione delle melanzane, il cui seme era forse troppo vecchio, tutte le piante sono nate in abbondanza: cocomeri, meloni e peperoncini non hanno avuto problemi e sono stati ben stimati nel numero mentre basilico, cetrioli e zucchine sono stati seminati più volte per far fronte alle richieste dei coltivatori di zona. Quella che mi è completamente sfuggita di mano però è la semina dei pomodori. Tradito dalla fertilità dei semi, ampiamente sottovalutata, mi sono ritrovato il semenzaio invaso da Ciliegini, Cuore di Bue, Romanelli e altre varietà di pomodoro con il risultato di dover piazzare qualche centinaio di piante, ben oltre la richiesta degli amici orticoltori.
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Basilico: il pesto ci salva dai parassiti
Il Basilico (Ocimum basilicum) è l’ingrediente principale del pesto alla genovese, specialità culinaria nota in tutto il mondo. Si tratta di un’erba che da molti anni è tra le più apprezzate sia in cucina che in fitoterapia. Read More