Il cachi (Diospyros kaki) della famiglia delle Ebenaceae, è un tipico frutto autunnale, che molti in questo mese di dicembre avranno già gustato, che si caratterizza per il colore arancio brillante, la buccia liscia e lucida e la polpa molto dolce, simile ad una vellutata. L’albero è a foglia caduca e può raggiungere e oltrepassare i 15 metri anche se viene mantenuto più basso attraverso le potature. Originario dell’estremo Oriente dove venne chiamato “Mela d’Oriente”, si diffuse anche in Giappone ricoprendo un ruolo importante nell’alimentazione del popolo nipponico. Nel nostro paese iniziò a diffondersi nella seconda metà del secolo XIX grazie alle importazioni in Europa dal Giappone. Devo ricordare che secondo il vocabolario di lingua italiana singolare e plurale sono la stessa cosa e quindi si deve dire cachi, per uno come per tanti frutti. Moltissimo tempo fa, in un fumetto del mitico Ken Parker, il protagonista parlando con un suo anziano amico che si rattrista per la sua età avanzata, gli dice con tenerezza che tutte le stagioni hanno i suoi frutti, e che quelli autunnali non sono molti ma sono i più saporiti. Devo dire che quando il cucchiaio da tè affonda nella polpa cremosa del cachi ben maturo, spesso mi tornano a mente quelle parole: non solo è saporito, ma anche pastoso e dolcissimo, in pratica uno dei frutti più buoni di TUTTE le stagioni. Io ne sono letteralmente ghiotto ed è per questo che oggi ne parlo, nonostante che in fitoterapia il cachi non presenti grandi proprietà, ma rappresenta comunque un’interessante riserva di elementi molto utili al nostro organismo Read More
Frutta e verdura di stagione, come conservare i cachi
Se siete consumatori consapevoli e alla ricerca dei prodotti di stagione potete andare sul sicuro: i cachi sono autentici frutti del periodo. Proprio in questa fase dell’anno infatti il Diospyros kaki mostra sui suoi rami spogli (e vagamente spettrali) questi bei frutti sferici caratterizzati da un appariscente color arancione che risalta tra le tonalità un po’ smorte tipiche della tavolozza autunnale. Per chi dispone di questo generoso albero è tempo di raccolta e, di conseguenza, di conservazione dei frutti per i mesi successivi.
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La bontà e la bellezza del Diospyros kaki
L’autunno, si sa, è il periodo dove la natura, per quanto riguarda i colori, si scatena e produce l’infinita tavolozza che ogni anno, immancabilmente, suscita in noi le stesse emozioni. Un altro spettacolo che ci regala questa stagione (sempre legato agli stessi meccanismi che creano i colori autunnali) è senz’altro quello di una pianta che in questo periodo si presenta completamente priva di foglie ma che mostra, quasi orgogliosa, una più che discreta quantità di grossi, bellissimi e rotondeggianti frutti di color arancione acceso che, nel contrasto con la scheletrica architettura dei rami spogli, crea una visione che non esito a definire quasi surreale.
Questo apparente paradosso tra l’albero spoglio e in dormienza e i meravigliosi frutti cosi vivi e allettanti convive perfettamente in un bellissimo albero: il Diospyros kaki.
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