Tra i tanti argomenti dibattuti al Salone del Gusto ne è emerso uno davvero allarmante, ovvero l’impressionante quantità di alimenti che il mondo occidentale spreca ogni anno, nonostante che il cibo mantenga intatte le sue qualità nutrizionali e organolettiche, cioè anche quando è ancora perfettamente buono e nutriente.
Qualche dato: a livello planetario lo spreco degli alimenti è aumentato del 50% rispetto al 1974, ogni giorno negli Stati Uniti la metà esatta del cibo prodotto finisce in discarica e in Italia non va certo molto meglio visto che il 30% degli alimenti acquistati viene buttato, 30% che equivale alla considerevole cifra di più di 32 milioni di tonnellate che si traduce in 541 chili pro-capite di cibo sprecato, e questo solo nel nostro paese. Il tutto mentre un miliardo di persone sulla Terra soffre la fame…
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Dryocosmus kuriphilus, un serio pericolo per la produzione di castagne in Italia
Prima in Europa e quarta al mondo. Questo è quanto vale la produzione di castagne in Italia, una produzione che fa sempre rima con qualità visto che sono addirittura dieci i riconoscimenti ottenuti dai nostri prodotti, tra Dop e Igp: ben quattro in Toscana (Marrone del Mugello Igp, Castagna del Monte Amiata Igp, Farina di Neccio della Garfagnana Dop, Marrone di Caprese Michelangelo Dop), due in Campania (Castagna di Montella Igp, Marrone di Roccadaspide Igp) il romagnolo Marrone di Castel del Rio Igp, il veneto Marrone di San Zeno Dop, dal Lazio la Castagna di Vallerano Dop e dal Piemonte la Castagna Cuneo Igp. Insomma, come si legge su Coldiretti, nonostante un calo della produzione del 10%, con 45 milioni di chili l’Italia vanta un settore di primaria importanza, sul quale però da qualche anno incombe una seria minaccia, rappresentata da un piccolo insetto che, nonostante le dimensioni, è forse in assoluto il più dannoso per il castagno: il Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu.