Continuo il discorso intrapreso la scorsa settimana con i 5 motivi per i quali vale la pena consumare frutta e verdura dell’estate (e non solo!) entrando questa volta più nel dettaglio su un aspetto molto interessante che spesso diamo per scontato e invece non lo è: la stretta relazione che intercorre tra il colore di frutta e verdura e le sostanze benefiche in esse contenute.
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Erba medica, un valido ricostituente ricco di proteine vegetali
L’erba medica o alfa-alfa (Medicago sativa L.) della famiglia delle Fabaceae, è una pianta erbacea perenne, alta fino a circa 80 cm, che ha un fusto eretto da cui partono molte ramificazioni ricche di numerosi germogli laterali, dai quali, dopo il taglio, si originano nuovi fusti. Ha delle radici estremamente profonde che le permettono di assorbire sostanze nutritive dal basso sottosuolo che sono generalmente non disponibili alle altre piante. Cresce nei prati aridi, nei terreni incolti e al bordo dei campi. La pianta era usata in antichità dagli Arabi come cibo per cavalli, perché sostenevano che li rendesse veloci e forti, per questo la chiamarono Al-fal-fa che significa “padre di tutti i cibi”. Coltivata fin dai tempi più remoti nell’Asia occidentale, fu introdotta in Grecia dai Persiani, mentre in Italia è giunta intorno al 200 a.C. ed è usata, ai giorni nostri, soprattutto come cibo per i conigli. Ma oltre ad essere ricca di proteine (18%, molte più delle uova e del latte), quindi ritenuta dagli esperti un buon ricostituente, possiede anche sorprendenti virtù curative. Read More
Perché le foglie cambiano colore?
Per definizione le foglie sono verdi, tant’è che una modificazione della loro colorazione durante la stagione vegetativa (es. ingiallimento) è un chiaro sintomo delle sue non buone condizioni di salute.
La colorazione delle foglie è dovuta alla presenza di pigmenti; tra questi, la clorofilla che conferisce il colore verde alle foglie svolge una funzione mascherante nei confronti degli altri pigmenti.
Attacchi parassitari o fitopatie di origine abiotica (es. freddo, carenze nutrizionali) possono portare le foglie ad indebolirsi o morire dando origine ad un fenomeno di degradazione della clorofilla che interrompe l’effetto mascherante nei confronti degli altri pigmenti quali i carotenoidi che conferiscono alle foglie la colorazione gialla.
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L’ortica, “burbera e benefica”
L’ortica (Urtica dioica) appartiene alla famiglia delle Urticacee, e sulla sua “burbera” capacità urticante non si discute, così come ormai non si discute più sul suo “benefico” impiego medicinale. In un post precedente, Gianni ci ha argomentato come l’ortica sia un rimedio naturale contro gli afidi, io ne parlerò, nel mio piccolo, sul suo impiego come prodotto fitoterapeutico. Read More
Prezzemolo sempre in mezzo, anche per curare
Il prezzemolo, pianticella erbacea appartenente alla famiglia delle ombrellifere, è coltivata negli orti per le sue foglie aromatiche usate come condimento. In verità, il Petroselinum sativum (così chiamavano il prezzemolo gli antichi Romani) era già conosciutissimo nell’antichità per le preziose virtù medicamentose. Read More