L’Eleuterococco (Eleutherococcus senticosus) è un arbusto spinoso appartenente alla famiglia delle Araliacee. Alto approssimativamente da uno a tre metri, è originario dell’Asia nord orientale (Siberia, e in alcune regioni del nord di Corea, Giappone e Cina) dove è molto diffuso allo stato selvatico dove vegeta nel sottobosco. I fiori sono piccoli, di colore giallastro (femminili) o violetti (maschili), le foglie sono palmate, ellittiche con margine seghettato, mentre il frutto è una drupa nera, simile a quella dell’edera, che contiene 5 semi. Il rizoma è di colore bruno chiaro con radici cilindriche più scure. Le parti utilizzate in fitoterapia sono le radici e i rizomi, i costituenti principali sono gli eleuterosidi (ai quali erroneamente venivano attribuite tutte le proprietà della pianta), cumarine, olio essenziale, polifenoli, fitosteroli, in particolare polisaccaridi, presenti in quantità tripla rispetto agli eleuterosidi. Nelle foglie abbondano invece saponine triterpeniche. Read More
Meliloto, diuretico naturale contro l’insufficienza venosa
Il meliloto (Melilotus officinalis) della famiglia delle Leguminosae è una pianta erbacea alta circa dai 60 ai 180 cm, con uno o più fusti eretti, semplici o più spesso ramificati di colore verde chiaro. Le foglie sono divise in tre foglioline con margine irregolarmente dentato. I fiori sono gialli (con profumo dolcemente gradevole che ricorda il fieno), a grappolo allungato, mentre i frutti sono piccoli legumi di circa 2/3 mm. glabri, quasi arrotondati all’estremità, di color verde-giallo paglierino o bruno (quando sono maturi). La pianta è molto diffusa in Europa, Asia e nelle zone temperate e cresce spontanea ai margini delle strade, dei campi, dei boschi e nei terreni calcarei. La pianta officinale di meliloto è utilizzata per le sue proprietà in erboristeria ed omeopatia. Le parti usate sono i fiori. i costituenti principali cono le cumarine, ma sotto forma di glucosidi troviamo anche flavonoidi, tannini e saponine triterpeniche. Read More
Anice verde, tonificante dello stomaco, digestivo e regolatore dell’attività gastrointestinale
L’anice verde (Pimpinella anisum L.) della famiglia delle Umbelliferae è una pianta erbacea annuale spontanea, alta circa 80 cm., originaria delle zone del bacino Mediterraneo. Le foglie non sono molto numerose e sembrano differenti per forma, secondo la posizione che occupano lungo i fusti. I fiori sono piccoli, biancastri, e disposti in infiorescenze a forma di ombrella. Molti la conoscono soltanto per il suo contributo nei dolci, in realtà è utile su molti fronti, primo fra tutti la cattiva digestione e la sonnolenza successiva al pranzo. Nell’antica Roma, secondo Plinio il Vecchio aveva 2 caratteristiche: stimolare il sonno e risaltare la freschezza del viso. Le parti utilizzate sono i frutti (chiamati erroneamente semi), che contengono olio essenziale ricco di anetolo (70-90%), flavonoidi e cumarine. L’olio essenziale, ricco di anetolo e carvacrolo, è la parte generalmente usata in fitoterapia. Read More
Fico, un gustoso e delicato lassativo
Il fico comune (Ficus carica L.) è un frutto molto antico che è addirittura citato nel Vecchio Testamento. Esso proviene dall’area che riguarda Mesopotamia, Palestina ed Egitto come ci narra la leggenda della morte di Cleopatra che fu uccisa dal morso di serpenti velenosi nascosti in un cesto pieno di fichi maturi. L’albero può raggiungere gli otto metri d’altezza, ed è troppo comune per dover essere descritto; alcune varietà fruttificano due volte l’anno per esempio le bifere, che producono frutti a maggio (i fichi sono più grossi e detti fioroni) e poi ad agosto-settembre (sono di dimensioni più piccole e sono detti fichi veri), altre una volta sola, per esempio, le unifere. Forse non tutti sanno che in realtà il fico è una grossa infiorescenza, mentre i veri frutti si sviluppano all’interno e sono chiamati acheni. Read More
Gambe gonfie e capillari fragili? un prezioso aiuto dall’ippocastano
Sta per giungere l’estate e con essa il gran caldo, ma per chi soffre di vene varicose e capillari fragili arrivano anche i problemi, dato che il calore può complicare, e non poco, la situazione di chi risente di queste patologie. L’ippocastano (Aesculus hippocastanum) aiuta ad attenuare e a migliorare queste difficoltà. L’albero cresce dalla pianura fino agli 800 metri circa di altitudine ed è imponente, alto fino a 40 metri e dotato di una grande e folta chioma, è originario dell’Europa orientale e fu introdotto in Italia nel XVI secolo, dove oggi viene impiegato a scopo ornamentale nei giardini e nei viali. I suoi frutti (che contengono da uno a quattro semi amarissimi) sono all’interno di ricci spinosi che essendo molto simili alle castagne, vengono chiamati castagne d’India. L’ippocastano in fitoterapia è usato soprattutto per favorire la circolazione sanguigna perché restringe i vasi, attiva la circolazione e favorisce il ritorno venoso, aiutando chi soffre di prostata, alleviando il dolore alle gambe gonfie diminuendone il gonfiore, rinforzando i capillari e sfiammando le emorroidi. Read More