La rucola (Eruca sativa Mill.), appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, è una pianta erbacea annuale. Generalmente è coltivata negli orti, ma si trova anche allo stato selvatico, nei campi, ai bordi delle strade e nei terreni incolti. Le foglie sono basali, a forma di lancia, con il margine dentato e dal caratteristico odore e dal sapore che tende all’acidulo. I fiori sono formati da quattro piccoli petali, bianco-giallastri con venature violette. In tempi lontani la rucola era apprezzata soprattutto per le virtù medicinali, ancor prima che per l’uso alimentare. Gli antichi romani consumavano anche i semi attribuendole qualità magiche e utilizzandola nei filtri amorosi, dato che la ritenevano un potente afrodisiaco. Ne troviamo citazioni dell’uso di questa pianta nelle opere di Orazio, Marziale e Plinio il Vecchio. Nel Medioevo fu addirittura proibita la sua coltivazione nei monasteri, proprio per la sua presunta capacità di risvegliare la carne, che non doveva certo essere ad appannaggio dei monaci…
Nel nostro territorio la rucola si può raccogliere durante tutto l’anno, ma è bene che nella vicinanza non vi siano ristagni d’acqua. Si utilizzano le foglie più tenere raccolte da maggio fino a ottobre (in coltura protetta anche oltre) e si consuma fresca. La rucola è molto ricca di Vitamina C (110 mg. per 100 gr.; in passato era usata contro lo scorbuto) e di sali minerali, inoltre contiene un glucoside che genera un composto solforato. Read More
Marrubio, mucolito e digestivo
Il marrubio (Marrubium vulgare) è una pianta aromatica della famiglia delle Labiate. Originaria dell’ Europa, del nord Africa e dell’Asia, ha fusto eretto, quadrangolare, scarsamente ramificato. Le foglie sono ovali e pelose con una superficie densa e solcata da numerose nervature. I fiori sono di colore bianco-azzurro disposti a grappoli sul fusto principale. Si tratta di una pianta erbacea sempreverde, che somiglia molto alla menta e cresce fino ai 60 cm di altezza. Vive in luoghi aridi, in mezzo ai ruderi e alle macerie, ai margini delle strade, nei terreni sassosi, nelle posizioni assolate, sia in pianura che in montagna. Il nome marrubio deriva dall’ebraico Mar che vuol dire amaro e Rob che significa succo.
Le parti utilizzate in fitoterapia sono le foglie e le sommità fiorite. Read More
Finocchio, proteggiamoci con le verdure di stagione
Il finocchio (Foeniculum vulgare), notissima pianta alimentare, è originario del Mediterraneo, ed è coltivato in tutto il mondo. Ha i fiori gialli e i frutti aromatici, color verde-giallo che ricordano il sapore dell’anice e che venivano usati per coprire i difetti nei cibi. Esistono due varietà di finocchio, quello selvatico e quello coltivato (dolce). Gli osti lo offrivano ai loro clienti per coprire il sapore del vino scadente. Da questa usanza viene la parola infinocchiare. Il finocchio è uno degli ortaggi meno calorici, per questo è usatissimo nelle diete, essendo sprovvisto del tutto di lipidi e amido; è ricco di acqua e contiene oli essenziali che lo rendono un buon antiossidante diuretico e digestivo. Inoltre stimola l’appetito grazie all’azione di alcuni principi aromatici. Contiene sostanze estrogeniche naturali (flavonoidi) chiamati anche “fitoestrogeni“. Read More