Appartenente alla famiglia delle Fagaceae, il genere Quercus include circa 600 specie. Tra le molte specie presenti in Italia la farnia (Quercus robur), la quercia più diffusa in Europa, è un albero rustico e si adatta bene sia al clima secco che a quello umido e tollera inverni freddi. Ama i terreni ben drenati (anche se si adatta bene a molte situazioni, possibilmente esposti al sole. In Italia è presente soprattutto nel nord, nei parchi e nei grandi giardini; albero dal bel portamento, con chioma allargata e tondeggiante, la sua altezza oscilla tra i 25 e i 40 metri, anche se si conoscono esemplari che hanno raggiunto eccezionalmente i 50 metri. Le foglie sono verdi scure e lucide sulla parte superiore, più chiare in quella inferiore e cadono durante il periodo invernale, mentre i frutti chiamati ghiande, sono acheni avvolti nella parte superiore da una cupola emisferica ruvida e legnosa.
La parte utilizzata in erboristeria è la corteccia dei rami giovani raccolti in Primavera o in Autunno. I principali costituenti sono i polifenoli (procianidine, cathechine e tannini). Read More
Cipresso, un buon rimedio contro l’insufficienza venosa
Il cipresso mediterraneo (Cupressus sempervirens L.) è una pianta che cresce spontaneamente in tutta l’area mediterranea. Comunissimo in Italia è caratteristico di molte Regioni come per esempio la Toscana dove fa parte integrante del paesaggio e dove, tra gli altri impieghi nei quali è adoperato questo albero, ci sono anche i suggestivi viali, il più famoso dei quali è ricordato dal Carducci nella sua poesia “Davanti a San Guido“.
Il cipresso ama il sole e una temperatura mite, ma si adatta a vivere anche con inverni rigidi e non è esigente in fatto di clima e terreno. Sembra che il suo nome derivi dal giovane greco Ciparisso, che per sbaglio uccise il cerbiatto amorosamente allevato da lui stesso e che per il dispiacere si suicidò.
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Achillea millefoglie, antinfiammatoria e antiemorragica
L‘Achillea millefoglie (Achillea millefolium L.), della famiglia delle Asteraceae (Compositae) è una pianta erbacea rustica, perenne, che cresce spontaneamente nei prati di tutta Italia. I fusti che raggiungono un’altezza di circa 50-70 cm, sono eretti, striati e ramificati in alto. Le foglie sono pelose, frastagliate e hanno un certo odore aromatico. I fiori sono piccoli di colore variabile dal bianco al rosa intenso e sono riuniti in infiorescenze. La fioritura avviene da giugno a settembre e produce acheni. Il suo nome deriva dalla tradizione dell’antica Grecia secondo la quale sembrerebbe che Achille ne facesse uso per curare i suoi soldati feriti nelle battaglie. La pianta deve infatti la notorietà alle sue proprietà emostatiche, antiemorragiche e spasmolitiche. Le parti utilizzate sono le sommità fiorite e le foglie. I principali costituenti sono i polifenoli, i flavonoidi, un olio essenziale ricco in terpeni ed azuleni e lattoni sesquiterpenici (leucodina, achillicina ecc.). Read More
Tormentilla, antibatterico vegetale contro i disturbi intestinali
La tormentilla (Potentilla erecta), o Potentilla (o, altro sinonimo, Cinquefoglia tormetilla), è una pianta erbacea, perenne alta circa 10-50 cm., dotata di un grande rizoma irregolare dal quale spuntano molte radici. Vive nei boschi, ai margini delle strade, nei prati, nei fossi, e nei campi incolti dell’Europa centrale e meridionale, ma anche in Asia settentrionale, Siberia, Asia Minore, Algeria e Marocco. Ha fusti eretti, foglie palmate disposte a rosetta e fiori piccoli e gialli, forniti di un lungo peduncolo. Il periodo della fioritura è da Giugno a Settembre, mentre la parte medicinale, che si ricava dal rizoma privato delle radici, si raccoglie in Settembre fino a Novembre, quando la pianta entra in riposo.
La tormentilla è una delle piante salutari più ricche in tannini, i quali esercitano sull’organismo proprietà astringenti, antinfiammatorie, antimicrobiche, decongestionanti e lenitive. Ma oltre ai tannini catechici (agrimonina) e tannini idrolizzabili, derivati dell’acido cumarico, caffeico ed ellagico, possiede altri principi attivi che vanno dalla gomma ai favonoidi ai triterpeni fino a qulche traccia di olio essenziale. Read More
Pungitopo, non solo addobbo natalizio ma anche potente antinfiammatorio
Il pungitopo (Ruscus aculeatus), della famiglia delle Ruscaceae, è una pianta perenne arbustiforme, originaria del bacino del Mediterraneo, che cresce spontanea nei boschi e nei sottoboschi di tutta Europa, fino ad un’altitudine di circa 1000 m. È una pianta sempreverde, caratterizzata da foglie ovali verdi scure, lucide e dure, terminanti con una spina acutissima. I fiori sono minuscoli e verdastri e danno origine, in inverno alle tipiche bacche rosso vivo. Il nome pungitopo deriva dall’uso che ne facevano i contadini per proteggere dai topi alcuni prodotti culinari tipo salumi o formaggi messi a stagionare. Usata e conosciuta, insieme ad agrifoglio, vischio e stella di natale, come addobbo natalizio, ha invece molte proprietà curative, soprattutto antinfiammatorie. Esse sono racchiuse nel rizoma (fusto sotterraneo) e nelle radici che risultano essere ricche di saponine di tipo steroideo, in particolar modo ruscogenina e neoruruscogenina, di diversi flavonoidi (come la rutina), di polifenoli e di fitosteroli. Queste sostanze aumentano la resistenza delle pareti capillari e ne normalizzano la permeabilità, in modo che ci sia una minore fuoriuscita di liquidi ed una riduzione di rotture dei capillari stessi. Read More
Psillio, fibre solubili per favorire la funzione intestinale
Lo psillio (Plantago psylium L.) è una pianta erbacea annuale con fusto eretto e glabro, infiorescenza a spiga e semi di colore bruno, originaria della zona mediterranea ma coltivata soprattutto in Iran, India, Pakistan e Stati Uniti d’America. Le parti utilizzate in fitoterapia sono i semi, che vanno raccolti quando il frutto è già maturo, costituiti in gran quantità di mucillagine oltre a una buona quantità di proteine (15-20%), olio (5-13%), trisaccaridi, triterpeni, fitosteroli, glucosidi iridoidi e alcaloidi. La principale proprietà del psillio è quella lassativa e regolatrice della peristalsi intestinale (normale motilità della muscolatura dello stomaco e dell’intestino che aiuta il transito degli alimenti). Read More
Amamelide, aiuta in modo naturale la circolazione venosa
L’amamelide (Hamamelis Virginiana L.), come l’ippocastano e la centella asiatica, fa parte delle piante che curano i problemi circolatori. Quando arriva il primo caldo si possono avere dei disturbi alle gambe, come gonfiore, senso di pesantezza, prurito e formicolii, ciò è il segnale che qualcosa non va a livello della circolazione venosa; talvolta i capillari delle gambe si rompono, compaiono dei lividi e si arriva fino alla formazione delle vene varicose. Tutte queste manifestazioni sono i sintomi di una cattiva circolazione, che viene peggiorata proprio dall’aumento della temperatura, tipica della Primavera e ancor più della Estate. L’amamelide è una pianta i cui componenti terapeutici, racchiusi nelle foglie e nei rametti, sono vasocostrittori venosi, utili quindi in caso di cellulite, varici, emorroidi, flebiti e in tutti i disturbi legati alla circolazione.
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Gambe gonfie e capillari fragili? un prezioso aiuto dall’ippocastano
Sta per giungere l’estate e con essa il gran caldo, ma per chi soffre di vene varicose e capillari fragili arrivano anche i problemi, dato che il calore può complicare, e non poco, la situazione di chi risente di queste patologie. L’ippocastano (Aesculus hippocastanum) aiuta ad attenuare e a migliorare queste difficoltà. L’albero cresce dalla pianura fino agli 800 metri circa di altitudine ed è imponente, alto fino a 40 metri e dotato di una grande e folta chioma, è originario dell’Europa orientale e fu introdotto in Italia nel XVI secolo, dove oggi viene impiegato a scopo ornamentale nei giardini e nei viali. I suoi frutti (che contengono da uno a quattro semi amarissimi) sono all’interno di ricci spinosi che essendo molto simili alle castagne, vengono chiamati castagne d’India. L’ippocastano in fitoterapia è usato soprattutto per favorire la circolazione sanguigna perché restringe i vasi, attiva la circolazione e favorisce il ritorno venoso, aiutando chi soffre di prostata, alleviando il dolore alle gambe gonfie diminuendone il gonfiore, rinforzando i capillari e sfiammando le emorroidi. Read More