Quando rovisto nel frigo e trovo qualcosa andato a male perdo veramente la pazienza. Mi dò come minimo dell’idiota, impreco come un matto e getto sconsolato il cibo nella pattumiera. L’ultima volta che è successo mi è preso talmente lo sconforto che mi è venuta la voglia di approfondire la cosa e ho scoperto di non essere il solo e che anzi sono in ottima compagnia: ogni anno un italiano butta in media 27 Kg di cibo, uno spreco incredibile, anche da un punto di vista economico giacché l’ammontare di euro gettati in discarica si aggira, sempre di media, sui 600 euro. Certo, niente a che vedere con i 31,6 milioni di tonnellate di alimenti sprecati negli Usa in un anno (sono circa 213 Kg di media per ogni americano… 213 Kg!), ma sono comunque cifre inaccettabili e sulle quali riflettere.
Per questo motivo scrivo qualche post per cercare di dare qualche consiglio (per primo a me…) su come conservare al meglio frutta e verdura. È vero, quello che non ha potuto il buon senso lo potrà la crisi economica (che ha come unico pregio quello di farci recuperare un po’ di senso della misura) che ci induce al risparmio, ma un po’ di cultura in questa direzione non guasta di certo, cominciando da un “attore” invisibile ma determinante per la conservazione dei prodotti: l’etilene.
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Il Kiwi, stagionale e benefico
Il kiwi (Actinidia chinensis) proviene dalla Cina, dove era già noto più di 7 secoli fa con il nome di yang-ta, il cui frutto era assai apprezzato alla corte del Gran Khan. Viene importato nel 1900 in Nuova Zelanda, dove venne chiamato kiwi dal nome dell’uccello (un piccolo struzzo peloso) che rappresenta il simbolo di questo paese. Dalla Nuova Zelanda la coltivazione si estese in Inghilterra, in Francia ed infine anche in Italia, dove arrivò intorno al 1970. Il kiwi è una bella pianta rampicante con fiori gialli e con ramificazioni serpeggianti che possono arrivare fino ad una lunghezza di 8-10 metri. L’Italia è il primo paese produttore di kiwi al mondo con una produzione pari al 35% dell’intera produzione mondiale. Read More