Dopo i ceci, la soia, le lenticchie e i piselli, torniamo a parlare di legumi con un nuovo ingrediente utilizzato dalle industrie alimentari e dietoterapiche, innanzitutto perché non contiene glutine: il lupino (Lupinus luteus).
Appartenente alla famiglia delle leguminose, il lupino ha origini antichissime, i suoi semi sono stati ritrovati nelle piramidi egizie e Maya. Le prime coltivazioni risalgono a circa 4000 anni fa, sia nell’area del Mediterraneo, che nelle zone del Sud America. Il lupino era conosciuto anche da Greci e Romani, e nel 460 a.C. Ippocrate ne esalta le sue proprietà e la sua digeribilità. Interessante la sua composizione chimica: nei semi si trovano un alcaloide (lupanina 1%), acido citrico e acidi organici, resine, olio, fitina, lecitina, lupeolo, albumina, galattosio e arginina. Il lupino contiene degli alcaloidi affini al gruppo della sparteina. Recentemente è stato oggetto di una lunga sperimentazione, che ha coinvolto nutrizionisti e alimentaristi, allo scopo di offrire maggior qualità nutrizionali soprattutto alle persone affette da celiachìa. Durante questi studi sono venute alla luce altre proprietà benefiche molto interessanti, riguardanti soprattutto il cuore. Read More
Melissa, sedativo naturale
La Melissa (melissa officinalis L.) è una pianta erbacea perenne dall’odore simile al limone, alta dai 30 ai 100 cm. dall’aspetto cespuglioso, quasi come l‘ortica, con steli erbacei ramificati sui quali nascono tantissime foglie a forma di cuore con margini seghettati ricche di sostanze oleose. Originaria del Mediterraneo orientale e dell’Asia occidentale, cresce spontanea nei luoghi freschi, ma può essere coltivata facilmente nelle zone d’ ombra del giardino e anche in vaso dato che non esige particolari cure. La Melissa, insieme alla Valeriana ed alla Passiflora, è conosciuta in fitoterapia come pianta sedativa e riequilibrante del sistema nervoso, dalle proprietà toniche e rilassanti. Le foglie, che sono la parte utilizzata per le preparazioni erboristiche, sono ricche in polifenoli, flavonoidi, acido caffeico, acido clorogenetico, acido rosmarinico, triterpeni, ma anche l’olio essenziale, contiene altrettante sostanze attive tipo citrale, citronellale, pinene, geraniolo, linalolo, citranellolo, mucillagine, tannino, pectina, acido caffeico, clorogenico, rosmarinico, flavonoidi, terpeni e acidi fenolici. Read More
Alloro, un digestivo naturale utile anche contro gli insetti
L’alloro (Laurus nobilis L.), appartiene alla famiglia delle Lauracee, proviene dall’Asia minore e fu introdotto nel Mediterraneo in tempi antichissimi. Ama questo clima e nasce spontaneamente soprattutto nell’Italia meridionale e insulare, ma cresce anche al centro e al nord della nostra penisola. L’alloro era già noto fin dall’antichità, sia come pianta sacra, usata per cingere il capo dei poeti e dei condottieri vittoriosi, sia per le sue qualità benefiche. È un sempreverde che può raggiungere circa i 10 metri di altezza, ha foglie lunghe, ovali, di colore verde scuro profumate, i suoi fiori sono bianco-giallastri che compaiono in primavera, mentre i suoi frutti (drupe o bacche) sono maturi in autunno. Più che per le sue proprietà fitoterapeutiche, che sono piuttosto conosciute, l’alloro si è rilevato utile come repellente contro gli insetti e gli scarafaggi. Read More
Echinacea, rimedio contro i malanni di stagione
Stanno arrivando i primi freddi e con essi anche i mali stagionali, raffreddori e influenze, per cercare di alleviare questi noiosi inconvenienti una buona idea potrebbe essere quella di usare l’echinacea. Read More
Ulmaria, un antipiretico naturale
Anche io, come molte persone della mia zona, ho sofferto di una inopportuna e fastidiosa influenza estiva, che si manifesta con febbre alta, tosse, raffreddore e dolori muscolari. Curiosando nella mia dispensa di piante medicinali ho trovato un contenitore di foglie e sommità fiorite di Ulmaria (Spiraea ulmaria) e ne ho approfittato per alleviare la febbre con un gradevole infuso. Read More
Iperico, l’antidrepessivo dalle piante
L’iperico detta anche erba di San Giovanni in onore a Giovanni Battista, reputando che la pianta emettesse l’olio sanguinolento il 29 Agosto, data della decapitazione del santo. Scientificamente conosciuta come Hypericum perforatum è una diffusa erba da campo dal fiore giallo brillante; se viene stropicciata, la pianta libera un pigmento rosso contenente l’ipericina, una sostanza dalle virtù farmacologiche. Le secrezioni rosse rappresentano il sangue di Giovanni Battista quando venne decapitato. Read More
Basilico: il pesto ci salva dai parassiti
Il Basilico (Ocimum basilicum) è l’ingrediente principale del pesto alla genovese, specialità culinaria nota in tutto il mondo. Si tratta di un’erba che da molti anni è tra le più apprezzate sia in cucina che in fitoterapia. Read More