La Terra in riserva e le arance a settembre

La terra in riserva e le arance a settembreMettiamo per assurdo che tutti i giorni vi nutriate con 4 panini (per es. al prosciutto) assumendo così 1080 calorie quotidiane (calcolando circa 270 calorie a panino) e di contro, per le vostre attività giornaliere, ne consumiate 1512 (cioè 1,4 volte l’energia a disposizione): il risultato di tutto ciò è che il vostro fisico comincia a consumare le riserve di energia accumulate sottoforma di grassi.
Se questo meccanismo nel nostro piccolo può dirsi virtuoso perché ci fa perdere i chili di troppo consegnandoci un fisico più asciutto e in forma (fino a un certo punto, superato il quale l’organismo entra in crisi), lo stesso meccanismo applicato al nostro pianeta significa solo una cosa: Allarme Rosso!
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Salva la Terra, consuma frutta e verdura di stagione. I prodotti di settembre

Frutta e verdura di stagione: i prodotti di settembreParlavo ieri di quanto c’è poco da stare allegri per i mutamenti climatici che sta subendo la terra e di quello che, nel nostro piccolo, possiamo fare di concreto per invertire la rotta e ridare speranza al futuro della terra e quindi al futuro di tutti noi.
Un primo passo importante in questo senso è sicuramente quello di riallineare le nostre abitudini alimentari ai ritmi delle stagioni (è vero: quel che resta delle stagioni…). È bene ricordare infatti che, contrariamente a quello che cerca di farci credere il mercato, non esiste un’unica stagione in cui è possibile trovare praticamente tutta la frutta e la verdura disponibile ma, da sempre, esiste un’alternanza di prodotti che crescono e maturano in armonia con la natura che li produce al ritmo delle stagioni.
Ok, siete scettici e pensate che dopo tutto questo comportamento non serva a un granché? Ecco un esempio:
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vuoi far del bene al Pianeta? consuma solo frutta e verdura di stagione

Funziona così: quando non varcano gli oceani provenienti da altri continenti frutta e verdura vengono ormai coltivate essenzialmente fuori stagione perché fuori stagione hanno un valore di mercato accettabile per i produttori mentre quando entrano nella loro di stagione perdono valore a tal punto che nella stragrande maggioranza dei casi i prodotti vengono lasciati a marcire nei campi perché non vale la pena raccoglierli.
Ha un senso tutto ciò?
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